Con questo articolo del nostro magazine vogliamo presentare un approfondimento dedicato agli acquerelli Daniel Smith, un marchio che nel mondo dell’arte non dovrebbe avere bisogno di presentazioni.
Parliamo infatti di un produttore acquerelli, colori ad olio e medium di qualità professionale che gli artisti hanno imparato ad apprezzare e ad ammirare già da molto tempo: il brand è nato nel 1976 negli Stati Uniti, quando Dan Smith decise di vendere la propria motocicletta per finanziare la propria attività di produzione di colori per il mondo dell’arte, a Seattle.
Nel nostro e-commerce è possibile acquistare gli acquerelli ExtraFine Daniel Smith, pensati per artisti professionisti. La gamma comprende ben 260 tinte in tubetti da 15 ml. Oggi vedremo le proprietà di alcuni dei più interessanti acquerelli della serie, a partire dall’originale cerchio cromatico – o ruota dei colori – sviluppato dall’azienda statunitense.
- La ruota dei colori di Daniel Smith
- Gli acquerelli Daniel Smith, dal verde al giallo
- Gli acquerelli Daniel Smith, dal giallo al rosso, passando per l’arancione
- Gli acquerelli Daniel Smith, dal rosso al blu
- Gli acquerelli Daniel Smith, dal blu al verde
- Gli acquerelli Daniel Smith, dal nero al bianco
La ruota dei colori di Daniel Smith
Come abbiamo spiegato negli articoli dedicati alla teoria dei colori, nel corso del tempo artisti, scienziati e produttori di colore hanno proposto i più diversi metodi per costruire delle convincenti ruote dei colori. E lo stesso brand Daniel Smith si è trovato a misurarsi con il problema della costruzione del “proprio” cerchio cromatico: come costruire uno schema capace di rappresentare al meglio la varietà di colori proposta?
I diversi schemi di colore nel corso dei secoli
I precedenti ai quali appoggiarsi di certo non mancano: negli ultimi due secoli e mezzo sono stati messi a punto cerchi, sfere, triangoli, grafici di ogni sorta per raggiungere lo scopo. Isaac Newton, per esempio, nel 1700 mise a punto una ruota dei colori basata su un concetto di base piuttosto preciso: il bianco era la somma di tutti i colori dello spettro. Ecco che come conseguenza il cerchio cromatico di Newton si presenta come una ruota che mostrava all’esterno le pure tinte dello spettro, le quali venivano poi ombreggiate spostandosi verso l’interno del cerchio.
Il fisico Thomas Young, ripreso successivamente da J.C.Maxwell e H. von Helmholtz, propose invece la sintesi del rosso, del verde e del violetto chiaro. E ancora, lo stampatore Jakob LeBlon scoprì come fosse possibile rappresentare tutti i colori visibili utilizzando tre colori di base, ovvero il giallo, il magenta e il blu.
A partire dalle ricerche fatte fino a quel momento, il pittore americano Albert Munsell scelse di costruire una ruota dei colori ordinata per tonalità, saturazione e luminosità, tre dimensioni indipendenti che venivano poi rappresentate da un sistema di coordinate cilindriche. Il chimico Wilhelm Ostwald classificò invece i colori a partire dalla quantità di bianco e di nero che ognuno di essi conteneva, mentre Ewald Hering dimostrò come con tre paia di colori opposti (ovvero giallo e blu, verde e rosso, bianco e nero) fosse possibile produrre tutti i colori.
La sfera dei colori di Daniel Smith
Insomma, le basi sulle quali creare una chiara ruota dei colori firmata Daniel Smith, in grado di mettere ordine la propria produzione di colori, di certo non mancavano. Ecco che allora il brand ha messo a punto uno schema basato sulla misurazione esatta dei colori come effettivamente li vediamo, e dunque sulla colorimetria.
Qui sotto vediamo come la conseguente sfera dei colori, tenendo conto di tonalità, saturazione e luminosità, riesce a rappresentare i colori proposti: è possibile individuare nello schema qui proposto il Cadmium Yellow Deep Hue, rappresentato dallo scuolabus, e l’Hansa Yellow Light, rappresentato dal limone.
Per capire al meglio questo grafico è bene sapere che l’asse L rappresenta il variare della luminosità, con il polo superiore in cui si posiziona il bianco, e con il polo inferiore in cui si posiziona invece il nero.
All’aumentare del valore “a” si avrà una maggiore quantità di rosso, mentre al suo diminuire si avrà una maggiore quantità di verde. All’incrementare del valore di “b” si avrà invece una quantità maggiore di giallo, mentre al suo venire meno ci si avvicinerà sempre più al blu.
Diventa così possibile avere le coordinate esatte di ogni colore. Nel caso del Cadmium Yellow Deep (che nella mappa dei colori di Daniel Smith assume il numero #37) le coordinate esatte sono:
L* = 84.63 +a* = 14.12 +b* = 54.07
Per comprendere appieno lo schema proposto da Daniel Smith, il trucco è guardare a esso come a una serie di dischi concentrici, lungo i quali bordi esterni si muovono i valori a e b, inseriti in un perno centrale chiamato L. Ecco allora che, muovendosi su questo schema, si individueranno tutti i cambiamenti dei colori, passando dalla tonalità pura fino al grigio.
Gli acquerelli Daniel Smith, dal verde al giallo
A partire da quanto visto sopra, per scoprire gli acquerelli Daniel Smith è possibile dividere il viaggio in 4 tappe: dal verde al giallo, dal giallo al rosso, dal rosso al blu, dal blu a verde. All’interno di queste tappe è possibile inoltre individuare diversi gruppi cromatici, a partire dalle tonalità più luminose, e quindi dall’esterno, per muoversi verso l’interno, alla scoperta dei colori meno saturi.
Il primo gruppo cromatico dal verde al giallo
Il primo gruppo cromatico all’interno della sezione dal verde al giallo degli acquerelli Daniel Smith contiene le opzioni: Amazonite Genuine, Phthalo Green-BS, Phthalo Green-YS, Permanent Green, Permanent Green Light, Phthalo Yellow Green, Hansa Yellow Light, Lemon Yellow, Bismuth Vanadate Yellow e Green Gold.
Amazonite Genuine
È un verde che è possibile trovare solamente tra gli acquerelli Daniel Smith, all’interno della serie PrimaTek paints. Si tratta di colori creati a partire da pigmenti minerali e sviluppati internamente dai chimici dell’azienda statunitense.
Di fatto si tratta di una tonalità verde acqua trasparente che offre tutta la chiarezza dei pigmenti Phthalo, ma con una colorazione differente. Il nome deriva dall’Amazzonia, lì dove il minerale di riferimento è stato trovato.

Swatch Amazonite Genuine – 163
Phthalo Green-BS, Phthalo Green-YS
I verdi Phthalo sono sono dei colori puliti, chiari e puri, che si muovono dal verde più scuro al più trasparente verde bottiglia. Il BS, chiamato anche Winsor Green da altri produttori, e l’YS (con più giallo) sono entrambi potenti, trasparenti e coloranti.
Va sottolineato che i colori di questo tipo, trasparenti e coloranti, hanno la tendenza a predominare sugli altri colori al momento del mix. Meglio quindi partire sempre con il colore più debole, aggiungendo poi poche gocce del colore dominante.

Swatch Phthalo Green Yellow Shade – 124
Permanent Green, Permanent Green Light, Phthalo Yellow Green
Si tratta in tutti e tre i casi di misture a partire dal precedente Phthalo Green-BS

Swatch Permanent Green – 070
Hansa Yellow Light, Lemon Yellow, Bismuth Vanadate Yellow
Tutti e tre gialli molto vivaci. Hansa Yellow Light presenta un delicato sottotono verde; Lemon Yellow ha un’alta resistenza alla luce ed è realizzato a partire da pigmenti organici. Entrambi sono semi-trasparenti e vibranti nei mix con altri colori. Il Bismuth Vanadate Yellow, infine, presenta una pigmentazione pesante e densa, per offrire una tonalità opaca.

Swatch Bismuth Vanadate Yellow – 154
Green Gold
A differenziarlo dagli altri gialli è la presenza di una massa verde scuro, andando a replicare il vecchio pigmento PY10, a partire da una miscela di Nickel Azo, Hansa Yellow Light e Phthalo Green.
Il secondo gruppo cromatico dal verde al giallo
Il secondo gruppo cromatico in questo primo quarto dello schema è costituito da gialli e verdi meno concentrati, con porzioni minori di giallo e verde e componenti maggiori di rosso e blu. Qui troviamo i prodotti Viridian, Cobalt Green, Hooker’s Green, Sap Green, Aureolin (Cobalt Yellow) e Cadmium Yellow Light Hue.
Viridian
Realizzato a partire dal pigmento puro utilizzato dal 1838, non è potenziato – come accade spesso oggi – con il verde ftalo. Ottimo per le velature.
Cobalt Green
Come il precedente, anche il verde cobalto è ottimo per le velature, disperdendosi in modo molto uniforme.

Swatch Cobalt Green – 026
Hooker’s Green
Questo verde sfumato presenta una grande resistenza alla luce.
Sap Green
Ci muoviamo ora decisamente verso il giallo, realizzato a partire da verde ftalo e oro.
Aureolin (Cobalt Yellow) e Cadmium Yellow Light Hue
Il primo è meno trasparente, più granulare e meno giallo del secondo. In entrambi i casi, si tratta di pigmenti inorganici, con una punta di verde.
Il terzo gruppo cromatico dal verde al giallo
Passiamo ora al terzo gruppo cromatico nel range tra verde e giallo. Qui troviamo solamente pigmenti inorganici, quali Kingman Green Turquoise Genuine, Fuchsite Genuine,Terre Verte, Cobalt Green Pale, Zoisite Genuine,Chromium Green Oxide, Buff Titanium, Undersea Green, Naples Yellow, Olive Green e Nickel Titanate Yellow.
Contraddistinti da una maggiore luminosità, contengono proporzioni minori di verde e di giallo. Essendo pigmenti naturali inorganici, non spiccano per saturazione.
Kingman Turquoise Genuine
Realizzato a partire dal minerale estratto in Arizona, è un acquerello poco colorante.
Fuchsite Genuine
In questo caso il minerale arriva dalla Russia, e conserva le sue qualità luminose.
Terre Verte
Chiamato anche verde terra, è realizzato a partire dal viridiano e terra naturale, per imitare i classici fondi usati dai romani.

Swatch Terre Verte – 104
Cobalt Green Pale
Si tratta di un blu-verde pallido.
Zoisite Genuine
Un acquerello con una decisa granularità che crea delle texture interessanti, per arrivare a un verde bottiglia scuro.
Chromium Green Oxide
Un verde neutro che può essere utilizzato specialmente per ammorbidire altri colori.

Swatch Chromium Green Oxide – 024
Buff Titanium
Sorprendentemente trasparente, è un bel colore sabbia neutro.
Undersea Green
Questo acquerello Daniel Smith è il risultato del mix dei pigmenti French ultramarine e Organic quinacridone gold.
Naples Yellow
Qui, per neutralizzare il mix tra il giallo cadmio e il rosso veneziano, è stato aggiunto dell’ossido di zinco, per creare un giallo caldo e dorato, con una punta di arancione
Olive Green
Un mix tra terra naturale, blu ultramarino e Aureolin, per avere un acquerello delicatamente granulare e semi-trasparente.
Nickel Titanate Yellow
Questo titanato di nickel è un giallo opaco, chiamato altrove Lemon Yellow Hue.

Swatch Nickel Titanate Yellow – 062
Gli acquerelli Daniel Smith, dal giallo al rosso, passando per l’arancione
Il primo gruppo cromatico dal giallo al rosso
Iniziamo con il primo gruppo cromatico, costituito dagli acquerelli più saturi. Parliamo di: Cadmium Yellow Medium Hue, Hansa Yellow Medium, Hansa Yellow Deep, Nickel Azo Yellow, Rich Green Gold, Indian Yellow, New Gamboge, Cadmium Yellow Deep Hue, Burgundy Yellow Ochre, Permanent Yellow Deep, Quinacridone Gold, Transparent Yellow Oxide, Permanent Orange, Pompeii Red, Cadmium Orange Hue e Quinacridone Sienna.
Sono tantissimi, e quindi cercheremo di andare veloci, senza però perderci le loro caratteristiche fondamentali!
Cadmium Yellow Medium Hue
Il mix realizzato per creare questo giallo luminoso ha l’obiettivo di rimpiazzare il vecchio giallo cadmio, per ottenere un acquerello con migliori caratteristiche al momento del mix e un po’ di forza in più quanto a potere colorante.
Hansa Yellow Medium e Hansa Yellow Deep
Entrambi sono pigmenti sviluppati negli anni Cinquanta; il primo è conosciuto come il giallo perfetto.
Nickel Azo Yellow
Caldo quanto l’Hansa Yellow, è però più pallido, più neutro.

Swatch Nickel Azo Yellow – 061
Rich Green Gold
Un giallo-verde semitrasparente, perfetto per le velature e prezioso per dipingere dei paesaggi.
Indian Yellow e New Gamboge
A differenza di quelli proposti da altri produttori, questi due acquerelli gialli hanno una buona resistenza alla luce.
Cadmium Yellow Deep
Un giallo semi-trasparente e meno puro rispetto ai gialli Hansa, per un giallo caldo e mediamente granuloso nei mix.

Swatch Cadmium Yellow Deep – 221
Burgundy Yellow Ochre
Un ocra terra che arriva dalla Borgogna, con una saturazione maggiore rispetto all’ocra standard.
Permanent Yellow Deep
Un giallo ricco con una massa arancione, perfetto per i tramonti.
Quinacridone Gold
Tra le novità più popolari tra quelle introdotte tra gli acquerelli Daniel Smith. Tanti artisti hanno imparato a utilizzarlo al posto del Raw Sienna.

Swatch Quinacridone Gold – 238
Transparent Yellow Oxide
Un giallo che vira verso il marrone.
Pompeii Red
Tra l’arancione e il rosso, presenta una saturazione sorprendente per una terra naturale.
Permanent Orange e Cadmium Orange Hue
Due arancioni simili. Il primo è più giallo e leggermente più saturo, mentre il secondo vira maggiormente verso il rosso.

Swatch Cadium Orange Hue – 220
Il secondo gruppo cromatico dal giallo al rosso
Proseguiamo con il secondo segmento di questa serie, ovvero con questi arancioni e rossi: Pyrrol Orange, Perinone Orange, Pyrrol Scarlet, Organic Vermilion, Perylene Scarlet, Permanent Alizarin Crimson, Cadmium Red Scarlet Hue, Cadmium Red Medium Hue, Pyrrol Crimson, Pyrrol Red, Perylene Red, Permanent Red, Permanent Red Deep, Carmine, Quinacridone Coral, Quinacridone Fuchsia e infine Quinacridone Red.
Pyrrol Orange
Di questo acquerello arancio ci si potrebbe effettivamente innamorare. Caldo, intenso e molto resistente alla luce, è realizzato con pigmenti sintetici organici.
Perinone Orange
Anche questo è un pigmento moderno, luminoso, ricco e trasparente.

Swatch Perinone Orange – 066
Pyrrol Scarlet, Organic Vermilion, e Perylene Scarlet
Molto simili tra loro quando escono dal tubetto, differenti una volta utilizzati. Il primo è realizzato con dei pigmenti sintetici organici, per avere una arancio brillante.
Permanent Alizarin Crimson
Un acquerello che dona un rosa luminoso, trasparente e brillante, con un’altissima resistenza alla luce e una grande intensità.

Swatch Permanent Alizarin Crimson – 185
Permanent Red e Permanent Red Deep
Luminosi e semi trasparenti.
Carmine
Se in altri produttori il carminio può essere indicato come un colore che tende a scomparire, qui è invece molto resistente alla luce, grazie alla qualità del pigmento usato.

Swatch Carmine – 020
Quinacridone Coral e Quinacridone Red
Il primo è stato definito come il match perfetto con il Tropicana Rose, mentre il secondo è uno dei rossi più autentici tra gli acquerelli Daniel Smith.
Quinacridone Fuchsia
Vivido come i due precedenti, ma leggermente più freddo.

Swatch Quinacridone Fuchsia – 132
Il terzo gruppo cromatico dal giallo al rosso
Ci muoviamo ora verso il centro della mappa dei colori realizzata da Daniel Smith, verso i gialli e rossi meno saturi: French Ochre, Yellow Ochre, Verona Gold Ochre, Goethite (Brown Ochre), Monte Amiata Natural Sienna, Mars Yellow, Italian Deep Ochre, Raw Sienna, German Green Raw Umber, Yavapai Genuine, Burgundy Red Ochre, Terre Ercolano, Transparent Red Oxide, Quinacridone Burnt Orange, Mummy Bauxite, English Red Ochre, Transparent Brown Oxide, Italian Burnt Sienna, Italian Venetian Red, Sedona Genuine, Hematite Burnt Scarlet, Burnt Sienna, English Red Earth, Venetian Red, Minnesota Pipestone Genuine, Lunar Earth, Permanent Brown, Quinacridone Burnt Scarlet, Deep Scarlet, Indian Red, Perylene Maroon, Anthraquinoid Red e Alizarin Crimson.
French Ochre
Un ocra abbastanza luminoso, con un leggerissimo tono verde.
Yellow Ochre
Uno dei pigmenti più antichi, un ocra neutro.
Mars Yellow
Simile all’ocra appena visto ma più scuro e più trasparente.
Verona Gold Ochre e Italian Deep Ochre
Il primo ha un tocco di oro e di rosa, mentre il secondo si muove verso l’arancione-marrone.

Swatch Italian Deep Ochre – 135
English Red Ochre e Goethite (Brown Ochre)
Il primo è un ocra caldo con sedimenti rossastri, il secondo è leggermente meno caldo, con una granulazione più accentuata rispetto agli altre ocra Daniel Smith
Raw Sienna e Burnt Sienna
Pigmenti antichi molto conosciuti, con una permanenza estrema.
Monte Amiata Natural Sienna
Realizzato con pigmenti italiani estremamente fini, è trasparente e vibrante.
German Green Raw Umber
Un pigmento di terra che spicca per il suo pallore, con una sfumatura di verde.

Swatch German Green Raw Umber – 121
Yavapai Genuine
Un rosa-marrone molto morbido.
Burgundy Red Ochre
Un ocra naturale molto trasparente e ricco, conosciuto per la sua bella granulazione nell’acquerello.
Terre Ercolano
Più rosso della terra di Siena bruciata, decisamente vibrante.
Transparent Red Oxide
Un arancione ruggine, altamente resistene alla luce.

Swatch Transparent Red Oxide – 130
Transparent Brown Oxide
Molto ricco, un marrone caldo con un’interessante granulazione.
Lunar Earth
Un colore che si trova solo nella gamma di acquerelli Daniel Smith, vicino alla terra di Siena Bruciata, con un interessante effetto di separazione.
Mummy Bauxite
Prodotto a partire dalla Bauxite, un cannella caldo che si avvicina al metallo arrugginito.
English Red Earth, Venetian Red e Indian Red
Rossi inorganici densi e opachi. Il rosso veneziano è più rosso, quello indiano è più marrone, e quello inglese si presenta come un compromesso tra i primi due.

Swatch English Red Earth – 137
Italian Burnt Sienna
Simile alla terra di Siena bruciata, con maggiore saturazione e luminosità.
Sedona Genuine, Hematite Burnt Scarlet e Minnesota Pipestone
Il primo è rubicondo come la roccia dell’Arizona da cui proviene, il secondo è realizzato a partire da Ematite autentica, mentre il terzo è apprezzato per il sottotono bluastro.
Quinacridone Burnt Scarlet, Permanent Brown, Perylene Maroon e Deep Scarlet
Tra i preferiti degli artisti che hanno provato le novità introdotte negli ultimi tempi da Daniel Smith, sono acquerelli molto coloranti che si muovono dal più scuro rosso-marrone.
Anthraquinoid Red
Un violetto rosso caldo e granulare, con un’eccellente resistenza alla luce.

Swatch Anthraquinoid Red – 005
Il quarto gruppo cromatico dal giallo al rosso
Siamo arrivati all’ultima breve serie cromatico tra il giallo e il rosso, contenente i ricchi e scuri marroni: Tiger’s Eye Genuine, Burnt Tiger’s Eye, Burnt Umber, Lunar Red Rock, Rose Madder Permanent, Hematite Genuine, Sepia, Van Dyck Brown, Hematite Violet Genuine e Raw Umber Violet.
Tiger’s Eye e Burnt Tiger’s Eye Genuine
Entrambi realizzati a partire dalla medesima gemma di quarzo con ossidi di ferro, presentano una granulazione importante; il secondo è realizzato a partire da pietre cotte, per avere un tono più rosso e caldo.
Lunar Red Rock
Un colore che si trova solo nella gamma di acquerelli di Daniel Smith, con alta granulazione per avere un buon colore rosso ferro.
Van Dyck Brown
Una mistura di terre di Siena, per creare un acquerello molto resistente alla luce.

Swatch Van Dyck Brown – 110
Raw Umber Violet
Una mistura di terre d’ombra con il violetto quinacridone, per avere un pizzico di borgogna.
Rose Madder Permanent
Si tratta di un rosa caldo che ha un leggero accenno di marrone. Questa peculiarità lo rende meno vivido dei vari rosa quinacridone, perfetto per la realizzazione di ritratti.
Gli acquerelli Daniel Smith, dal rosso al blu
La sezione del cerchio cromatico elaborato da Daniel Smith per i suoi acquerelli può essere divisa in due gruppi.
Il primo gruppo cromatico dal rosso al blu
Qui troviamo i colori ad acquerello Rhodonite Genuine, Quinacridone Rose, Quinacridone Pink, Quinacridone Magenta, Bordeaux, Quinacridone Violet, Imperial Purple, Rose of Ultramarine, Carbazole Violet, Cobalt Blue Violet, Ultramarine Blue e French Ultramarine.
Come è noto, tanti artisti preferiscono creare da sé i propri viola. Il motivo è semplice: storicamente questi colori sono stati realizzati con pigmenti di origine animale e vegetale piuttosto fuggitivi. Ma esistono delle alternative moderne decisamente più promettenti.
Rhodonite Genuine
Un rosso neutro estremamente intenso e non granuloso, il quale viene prodotto a partire dalla stessa Rodonite tedesca usata tipicamente nel campo della gioielleria.
Quinacridone Rose, Quinacridone Pink, Quinacridone Violet e Quinacridone Magenta
Tre colori molto trasparenti e con una tinta molto forte. Il Quinacridone Rose – chiamato anche rosa permanente – non è consigliato per i mix, così come è molto forte la variante Pink. Va sottolineato che il Pink è leggermente più rossastro del magenta.
Bordeaux
Vellutato e del colore del vino rosso, è semitrasparente e ad alta colorazione.
Imperial Purple
Un colore ad acquerello messo a punto da Daniel Smith a partire dalle esigenze espresse dagli artisti in ricerca di un porpora vibrante e granuloso.

Swatch Imperial Purple – 174
Rose of Ultramarine
Un mix di Quinacridone Rose e Ultramarine Blue, capace di creare un violetto molto vivido.
Carbazole Violet
Un viola che tende al blu, leggermente granulare.
Cobalt Blue Violet
Un blend molto apprezzato di Cobalt blue e Quinacridone violet.
Ultramarine Blue e French Ultramarine
Più decisamente blu e meno saturo il primo, più saturato e leggermente più rosso il secondo.

Swatch French Ultramarine – 034
Il secondo gruppo cromatico dal rosso al blu
Ci muoviamo verso il centro dello schema, con colori via via meno rossi e meno blu: qui troviamo gli acquerelli Permanent Violet, Naphthamide Maroon, Purpurite Genuine, Ultramarine Red, Cobalt Violet, Ultramarine Violet, Cobalt Violet Deep, Lunar Violet, Moonglow e Indanthrone Blue.
Permanent Violet
Un violetto ricco, forte e rossastro.
Naphthamide Maroon
Un violetto profondo che tende al marrone, semitrasparente, poco colorante.
Purpurite Genuine
Realizzato a partire dall’omonimo minerale estratto in Sud Africa, è di fatto un fosfato di manganese con piccole quantità di ematite, per avere infine una tonalità terrosa.
Ultramarine Violet e Ultramarine Red
Entrambi sono il risultato di un riscaldamento chimico dell’Ultramarine Blue, a diverse temperature. Il risultato sono dei colori trasparenti, con un potere colorante moderato.

Swatch Ultramarine Red – 107
Cobalt Violet e Cobalt Violet Deep
Ancora meno potenti degli Utramarine, sono perfetti per le velature per la loro leggerezza.
Lunar Violet
Un colore profondo e intenso, ottenuto combinando Mars Black and Ultramarine Violet.
Moonglow
Questo acquerello è stato fatto a partire da un parallelo esperimento nei colori a olio Daniel Smith, per creare un nuovo viola-grigio.
Indanthrone Blue
Un altro colore originale Daniel Smith, un blu molto scuro e trasparente con un leggero tocco di rosso: un’alternativa da non trascurare del French Ultramarine.
Gli acquerelli Daniel Smith, dal blu al verde
Siamo arrivati all’ultima sezione, e quindi alla chiusura del cerchio: stiamo tornando quindi al verde ftalo dal quale abbiamo iniziato il nostro viaggio alla scoperta degli acquerelli Daniel Smith.
Il primo gruppo cromatico dal blu al verde
Qui troviamo 5 colori, ovvero: Phthalo Blue (RS), Phthalo Blue (GS), Verditer Blue, Phthalo Turquoise e Ultramarine Turquoise.
Phthalo Blue (GS) e Phthalo Blue (RS)
Trasparenti e saturi, si presentano nella versione verso il verde e verso il rosso.
Verditer Blue
Simile ai Phthalo Blue appena visti, se ne discosta non vantando le medesime e alte trasparenza e saturazione, per via dell’aggiunta di zinco.

Swatch Verditer Blue – 173
Phthalo Turquoise
Un turchese chiaro prodotto unicamente da Daniel Smith, più luminoso del Prussian Green.
Ultramarine Turquoise
Anch’esso molto luminoso, viene prodotto mescolando Ultramarine Blue e Phthalo Turquoise.
Il secondo gruppo cromatico dal blu al verde
Ci avviciniamo al centro con i colori Cobalt Blue, Prussian Blue, Cerulean Blue, Manganese Blue Hue, Sleeping Beauty Turquoise, Lunar Blue, Prussian Green, Cobalt Teal Blue, Cobalt Turquoise, Cascade Green, Kyanite Genuine e Lapis Lazuli Genuine.
Cobalt Blue e Prussian Blue
Pigmenti inorganici classici, sono sulla palette degli artisti rispettivamente da uno e da due secoli. Il secondo è decisamente più scuro e più tendente al verde.
Cerulean Blue
Inorganico e granulare, pensato per i cieli.
Manganese Blue Hue
Realizzato con pigmenti ftalo, riesce a esprimere la texture e la vividezza del Manganese Blue originale, il quale non può più essere prodotto.

Swatch Manganese Blue Hue – 051
Sleeping Beauty Turquoise
Questo acquerello dal nome articolato è creato dalla gemma turchese che si trova nelle Sleeping Beauty Mountain dell’Arizona. Più blu e più forte rispetto ad altri turchesi.
Lunar Blue
Uno speciale blend di Mars Black e Manganese Blue Hue, capace – grazie ai due pigmenti granulosi – di creare dei pattern unici.
Prussian Green
Un blend fatto con Prussian Blue e Cadmium Yellow Light, per risultati dalla texture affascinante.

Swatch Prussian Green – 128
Cobalt Teal Blue
Un verde-blu luminoso.
Cobalt Turquoise
Un turchese grigio pastello.
Cascade Green
Un blend di Phthalo Blue e Raw Sienna, con le caratteristiche uniche date dall’affondamento della pesante terra di Siena che lascia emergere il più leggero blu.
Kyanite Genuine
Realizzato a partire da un minerale mica dal colore bluastro, presenta un torno argentato.
Lapis Lazuli Genuine
Si tratta di un colore ricavato dalla pietra lapislazuli, una pietra molto difficile da estrarre. Il pigmento, di estrema qualità, è di un sottile grigio-blu ed è ottenuto con pigmento all’80% miscelato con legante.

Swatch Lapis Lazuli Genuine – 138
Gli acquerelli Daniel Smith, dal nero al bianco
Al centro della mappa dei colori ad acquerello Daniel Smith troviamo tutte le tonalità nere e bianche, ovvero Sodalite Genuine, Indigo, Payne’s Gray, Lamp Black, Lunar Black, Graphite Gray, Ivory Black, Titanium White e Chinese White.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di valide alternative all’abitudine di produrre dà se stessi i vari grigi realizzati con il mix dei colori complementari.
Sodalite Genuine
Il nome è quello della pietra blu, bianca e nera da cui viene prodotto. I pigmenti neri finiscono per affondare, lasciando in superficie i pigmenti blu.
Indigo
Un mix tra Indanthrone Blue e Lamp Black, un blu scuro estremamente resistente alla luce.

Swatch Indigo – 046
Payne’s Gray
Una versione di blu-grigio.
Ivory Black
Un nero con la presenza di rosso e marrone.
Graphite Gray
Un grigio con una nota di verde, simile al colore tipico della grafite usata nelle matita da disegno.
Lamp Black
Realizzato a partire dalla fuliggine creata dalla combustione di olio minerale, presenta un alto potere colorante, non a caso usato per secoli.
Lunar Black
Una creazione originale Daniel Smith, un colore insolito che regala affascinanti effetti marmorei.

Swatch Lunar Black – 049
Titanium White
Un bianco coprente, molto utilizzato per apportare correzioni all’ultimo minuto.
Chinese White
Chiudiamo con un bianco puro prodotto a partire da una formula messa a punto nel 1830, semitrasparente, ottimo per schiarire altri colori.
Ora sai davvero tutto quello che devi sapere per scegliere gli acquerelli Daniel Smith più utili per la tua tavolozza!
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