Preparare la carta per l’acquerello: un tutorial

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Non sempre la carta per dipingere è già pronta per l’utilizzo. Proprio così: ci sono dei casi in cui non basta comprare un album di carta per la pittura, sfilare un foglio e iniziare a dipingere in modo spensierato. Lo sanno bene gli acquerellisti più esperti, i quali negli anni, lavoro dopo lavoro, hanno messo a punto tante piccole tecniche per preparare al meglio la propria carta per dipingere, in modo da evitare minacciose increspature e pericolose curvature

Non tutti, però, sono così esperti e navigati: ci sono tanti pittori alle prime armi che non conoscono i metodi più efficaci per tendere la carta per l’acquerello, e che dunque sono destinati a veder incurvarsi i fogli proprio nel bel mezzo del lavoro. Non si tratta peraltro di segreti di stato, e proprio per questo motivo, in questo post, spiegheremo nel dettaglio come preparare la carta per dipingere prima di usare gli acquerelli.

Quando la carta per acquerello ha bisogno di venire tesa?


Va anticipato fin da subito che non sempre la carta per acquerello va tesa prima d’essere utilizzata. Talvolta questa operazione va assolutamente fatta, altre volte può invece essere evitata, a discrezione dell’artista. Per capire quando compiere questa operazione sulla carta per dipingere e quando invece passare direttamente alla pittura bisogna capire l’effettiva composizione dei fogli e la loro reazione a contatto con gli acquerelli.

Mettendo sotto il microscopio la carta potremmo vedere tantissime fibre, le quali sono tenute insieme da un mix di sostanze leganti per formare il nostro foglio. Sono proprio le fibre che dobbiamo tenere sottocchio quando si parla di acquerello: mentre dipingiamo, infatti, loro assorbono l’umidità, finendo così per distendersi. Una volta asciugate, però, tenderanno ad accorciarsi, ed è proprio questo processo di espansione e di contrazione che può compromettere un intero lavoro, incurvando inesorabilmente la carta.

Chi dipinge lo sa bene: avere a che fare con della carta da pittura incurvata o increspata vuol inesorabilmente dire ritrovarsi con delle depressioni che attirano verso di sé la tinta, rendendo praticamente impossibile l’uniformità del colore nonché la definizione di eventuali dettagli. Non tutti i tipi di carta per dipingere, però, si comportano nello stesso modo. I migliori album di carta per acquerello, infatti, presentano dei fogli espressamente realizzati per resistere all’umidità, e quindi per non curvarsi al momento della pittura.

Come capire quando è necessario preparare il nostro supporto? Con l’aumentare delle dimensioni del foglio, nonché con il diminuire della quantità di cotone presente e con il crescere della quantità di acqua utilizzata dall’artista durante la pittura, aumenterà anche la necessità di preparare per bene il foglio.

Questo significa che, comprando della carta per acquerello di alta qualità – come per esempio la formidabile Carta Arches da 640 grammi, 100% cotone – l’artista non è obbligato a preparare il foglio prima dell’utilizzo, potendo contare su delle fibre di cotone molto lunghe, capaci di assorbire una discreta quantità d’acqua senza portare all’imbarcamento della carta. Ciononostante, molti acquerellisti di lungo corso tendono a effettuare il tiraggio – così si chiama il procedimento – anche nel caso di carta per dipingere di alta qualità, un po’ per andare sul sicuro, e un po’ per abitudine consolidata.

Detto questo, possiamo passare a illustrare tutte le fasi della preparazione della carta per dipingere con gli acquerelli!

Tiraggio: come preparare la carta per dipingere con gli acquerelli


Per prima cosa, andiamo a elencare tutto quello che ti servirà per effettuare un tiraggio a regola d’arte della tua carta per acquerello.

  • Un foglio di carta da acquerello
  • Una bacinella larga almeno quanto il foglio (in caso è possibile usare direttamente la vasca da bagno)
  • Dell’acqua
  • Una tavola di legno
  • Del nastro telato (o dello scotch di carta)
  • Delle forbici
  • Una spugna

Bene, iniziamo: il primo passo è quello di prendere il nostro foglio per acquerello, posizionarlo sul fondo del nostro contenitore (sia esso un semplice contenitore rettangolare di plastica, un lavandino o una vasca da bagno) e versare dell’acqua. Non ne serve tanta: l’importante è che la carta risulti completamente immersa. Ora non ci resta che aspettare, senza avere paura di rovinare la carta. Purtroppo non esiste un tempo perfetto da rispettare, in quanto il tempo di attesa cambia di foglio in foglio. Un foglio di carta per dipingere da 300 grammi composto al 100% da cotone, per esempio, potrà senz’altro essere lasciato in ammollo per più di mezzora senza alcun timore, e anzi, un’attesa minore potrebbe compromettere la riuscita del tiraggio. Un foglio di carta con una percentuale minore di cotone e una grammatura più ridotta, invece, dovrà essere tenuto sott’acqua per meno tempo: talvolta, per della carta particolarmente ‘debole’, possono essere sufficienti 3 o 4 minuti.

Passato il tempo necessario, sarà possibile estrarre il foglio dall’acqua, tenendolo un po’ a sgocciolare l’acqua in eccesso. Fatto questo, è possibile posizionare la carta bagnata sulla nostra tavola di legno, avendo cura di passare delicatamente il foglio con una spugna (anch’essa deve essere almeno un po’ umida) per eliminare le bolle, spianare il foglio ed eliminare l’eventuale acqua rimasta in superficie.

Ora è il momento di fissare e quindi di immobilizzare la carta alla tavola di legno, così da evitare malformazioni. Alcuni utilizzano puntine da disegno, altri dei pesi, ma indubbiamente il metodo più efficace è quello con del nastro adesivo telato. Purtroppo, lo scotch di carta non funziona molto bene sulla carta bagnata; per questo ti suggeriamo di usare del nastro telato (anche detto nastro kraft o gommato), che invece funziona perfettamente in contesti ‘umidi’. Per attivarlo dovrai infatti inumidirlo leggermente, per poi farlo aderire con attenzione al lato del tuo foglio, cercando di tirare perfettamente ogni lato. É importante usare del nastro abbastanza largo, così da incollare una buona parte di carta: in questo modo, si avrà la certezza che il nastro non si strappi dal foglio (portando con sé la parte superficiale della nostra carta).

Una volta posizionato il nastro su tutti i lati, è necessario aspettare che la carta si asciughi completamente. Per essere certi che l’asciugatura sia perfetta, bisogna riporre la tavola con il foglio in posizione orizzontale, così da favorire un’essiccazione omogenea ed equilibrata. Per lo stesso motivo, la carta va tenuta lontana da fonti di calore, nonché da eventuali raggi di sole. Un foglio di carta per acquerello con grammatura uguale o superiore ai 300 grammi richiederà un periodo di asciugatura di circa 24 ore, mentre della carta da dipingere più leggera impiegherà di meno. Tutto dipende, peraltro, anche dal tasso di umidità dell’ambiente circostante.

Passate le ore necessarie e controllata l’effettiva asciugatura del foglio, si potrà staccare delicatamente il foglio dalla tavola di legno, per iniziare finalmente il proprio acquerello – con la certezza di poter dipingere su della carta perfettamente stabile, e quindi protetta da insidiose incurvature!


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Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!

2 Comments

  1. Anna 10 Agosto 2019 at 8:33 - Reply

    Buongiorno, vorrei incorniciare solo con il passpartout alcuni miei acquerelli. Ho usato fogli Arches 300gr grano fino, ma inevitabilmente sono tutti ”incurvati” e ci sono inevitabilmente pieghe (ho comprato da un corniciaio dei passpartout e sto provando ad incorniciarli da sola). Posso provare a bagnare i fogli per tenderli dopo dipinti? Rischio di rovinarli? Mi da qualche consiglio? Grazie
    Anna Palombi

    • Tiziano Momarte 11 Agosto 2019 at 11:21 - Reply

      Buongiorno Anna,

      Cercherò di aiutarla, ma ho bisogno di farle delle domande.

      1. Le incurvature che dice sono dovute all’acqua utilizzata durante la realizzazione dell’acquerello, giusto? (a volte noi usiamo anche il termine “imbarcatura”)
      2. Le pieghe sono sulla parte di foglio dove vi è il disegno o sui lati?

      Il problema principale è che i fogli sono già stati utilizzati, quindi, qualsiasi sia la tecnica o metodo che andremo ad usare per cercare di eliminare pieghe o curvature, dobbiamo fare molta attenzione a non rovinare il disegno!!

      Per l’imbarcatura può provare a tendere il foglio, come spieghiamo in questo articolo, evitando assolutamente il passaggio dove la carta viene bagnata. Essendoci già del colore, non deve bagnare il foglio, ma cercare piuttosto di inumidirlo (magari dal retro, quindi la parte dove non c’è il disegno) con uno spruzzino o con del vapore. Poi potrà tenderlo e lasciarlo teso per qualche tempo. Faccia prima delle prove!

      Per le pieghe invece si usa inumidire il foglio con il vapore del ferro da stiro e poi passarci sopra il ferro caldo. In sostanza come se “stirassimo” il foglio. Il ferro non deve venire in contatto diretto, ma dovrà metterci un panno in mezzo o un tessuto sottile (in modo che il calore passi attraverso, quindi un asciugamano troppo spesso non andrebbe bene).
      Non mi sento però di consigliarle questo metodo se le piegature passano sopra il disegno. Al limite potrebbe provare a farlo dal lato di foglio opposta al disegno (quindi sul retro) in modo da non passare direttamente sui colori. Le consiglio però di fare delle prove del risultato prima di farlo sui suoi lavori, soprattutto per vedere come reagiscono i colori.

      Il mio consiglio, come ho già ripetuto due volte e come ripeto una terza, è: faccia sempre delle prove prima e non sperimenti direttamente sul suo dipinto. Non vogliamo che in qualche modo si possa rovinare!

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