Il marrone è indubbiamente uno dei colori più diffusi al mondo, le sfumature di questo colore che puoi trovare in natura sono davvero infinite. Spesso, purtroppo, viene oscurato da altre tonalità maggiormente luminose e vibranti.
Dobbiamo quindi avere poca considerazione del marrone? Assolutamente no! Con questo articolo vedremo insieme come veniva utilizzato nell’antichità e che cosa simboleggiava. Scopriremo poi qualche curioso retroscena su come veniva ottenuto e, infine, parleremo di quanto sia importante perla sostenibilità e di come possa essere definito uno dei colori più importanti del mondo moderno.
La storia di questo colore è tutt’altro che noiosa, scopriamola insieme!
- Il marrone, un colore super diffuso
- Il marrone nell’antichità
- Una fonte di marrone insolita
- Il marrone e un futuro più sostenibile
Il marrone, un colore super diffuso
Quando si parla del colore marrone si fa riferimento ad un colore super diffuso, possiamo infatti trovarlo ovunque all’interno della nostra giornata. In natura è indubbiamente una delle tonalità più comuni, basti pensare alla terra, alle piante e agli alberi. Ma non è tutto qui, anche il caffè può essere considerato come una sfumatura di marrone, così come il cioccolato.
I pigmenti utilizzati per il marrone sono tra i più antichi. Alcuni dipinti che contengono al loro interno il Terra d’Ombra Grezza, un pigmento naturale derivante dalla terra, risalgono addirittura al 40.000 a.C. Insomma, stiamo parlando indubbiamente di uno dei colori più importanti e presenti al mondo.
Il marrone nell’antichità
Il marrone, e le sue varie sfumature, sono sempre state molto presenti all’interno dei dipinti antichi. Questo ci fa intuire che si tratta di un colore molto utilizzato, nei prossimi paragrafi sveleremo qualche retroscena riguardo come veniva ottenuto e perché veniva utilizzato in passato.
Il marrone utilizzato nei vestiti
Nell’antichità, all’interno del regno dei tessuti e dell’abbigliamento, il marrone veniva generalmente associato alle persone appartenenti alle classi sociali più basse. Il motivo è presto spiegato, gli inchiostri erano molto costosi ai tempi, mentre le stoffe marroni, tinteggiate naturalmente tramite i vegetali, erano decisamente più economiche da produrre. Quella che inizialmente veniva considerata una necessità di risparmio, divenne rapidamente un simbolo di status sociale.
Nel Medioevo i vestiti marroni venivano utilizzati dai monaci Francescani come segno di umiltà e come simbolo di uno stile di vita modesto. Nell’antica Roma l’abbigliamento marrone veniva utilizzato dai ceti sociali bassi e da coloro che venivano chiamati “barbari”. Il termine che veniva utilizzato per i plebei era “pullati”, che significava letteralmente “quelli vestiti di marrone”.
Un altro esempio lo si può trovare con i cittadini inglesi della umile classe operaia che, secondo lo statuto del 1363, dovevano indossare il ruggine, un panno di lana grezza che veniva tinto con guado e robbia in modo da renderlo grigio o marrone.
Il Mummy Brown
Guardando sempre al passato, possiamo affermare che una fonte di pigmenti bruni ha origine nel periodo medievale, quando resti di mummie venivano macinati per finalità mediche. Si riteneva infatti che il bitume contenuto al loro interno avesse particolari poteri curativi. Fu però più tardi, durante il XVI e il XVII secolo, che si decise di dar vita a un colore vero e proprio tramite la macerazione di questi resti, provenienti sopratutto dall’antico Egitto.
Siamo certi che, a tal proposito, avrai già sentito parlare del Mummy Brown, anche noi lo abbiamo fatto in uno dei nostri articoli. Questo colore era particolarmente popolare tra i pittori preraffaelliti della metà del XIX secolo, come Edward Burne-Jones e Dante Gabriel Rossetti.
Si trattava di un marrone dalle trasparenze molto apprezzate che veniva utilizzato per la realizzazione di velature, ombreggiature e per la colorazione di pelle e capelli. Questo colore fu utilizzato fino all’era vittoriana, quando iniziò pian piano a essere messo da parte a causa del costo di produzione elevato e per la crescente consapevolezza di come venisse prodotto e di quali fossero le sue origini.
Se dovessi trovare questa tonalità all’interno di qualche gamma di colori, non ti preoccupare. Oggi viene prodotta con quarzo, caolino, goethite ed ematite, niente resti di mummie!
Una fonte di marrone insolita
Una delle fonti più insolite che veniva utilizzata per dar vita a una sfumatura di marrone è la seppia. Questo pigmento bruno rossastro veniva creato partendo proprio dalla sacca di inchiostro dell’animale stesso. La singolare provenienza di questo colore faceva si che ci fossero diverse sfumature dello stesso, dovute al luogo di produzione e alle diverse specie di seppie utilizzate.
Il colore Marrone Seppia, super apprezzato da artiste e artisti al giorno d’oggi, è sempre stato molto impiegato all’interno dei dipinti di grandi artisti. Basti pensare a Leonardo da Vinci che era solito utilizzare lavaggi colorati in tonalità seppia.
Il termine “seppia” viene anche usato per identificare il metodo usato per tonificare le foto con una sfumatura marrone sbiadita, impiegando sostanze chimiche come il solfuro di sodio. Oggi, ovviamente, questo effetto può essere ottenuto digitalmente tramite un metodo che combina un’immagine in scala di grigi con un altro colore.
Il marrone e un futuro più sostenibile
Al giorno d’oggi il passato, magari un po’ cupo e poco brillante, del marrone è stato completamente capovolto. Questo perché viene sempre più associato all’ascesa di prodotti sostenibili ed ecologici, necessari per poter cambiare il mondo e regalarci un futuro sostenibile.
Basta infatti pensare agli spazzolini da denti in bambù, al sughero riciclabile, oppure ai sacchetti di carta marrone. Quando le varie aziende utilizzano il marrone nei loro elementi visivi, si rivolgono a un pubblico di persone sintonizzate sulla crisi climatica e consapevoli che è necessario intraprendere delle azioni per ridurre il nostro impatto ambientale.
Ciò che un tempo, come abbiamo visto nell’antica Roma oppure nel medioevo, era considerato “umile” è tornato oggi ad essere il nostro punto di partenza. La facilità con cui poteva essere ottenuto, il basso costo e la coesione con il mondo naturale del marrone lo hanno reso un qualcosa di “negativo” in passato, ma sono proprio queste caratteristiche che lo rendono oggi una delle tonalità più importanti del mondo moderno.
Leave A Comment