Tutto quello che devi sapere sui materiali da disegno

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Da piccoli, tutti noi, disegnavamo. Disegnavamo all’asilo, disegnavamo a casa, e disegnavamo a scuola. Poi la maggioranza di noi ha semplicemente smesso, per i più differenti motivi, ma soprattutto perché la nostra vita è già di per sé piena di cose da fare. Di tanto in tanto, però, anche chi non tocca una matita da disegno da anni ha uno stimolo che lo porta a tracciare degli schizzi.

Ecco allora che scatta il percorso di ri-avvicinamento al mondo del disegno, portandoci a ritagliare dei piccoli spazi del nostro tempo libero proprio per disegnare, per tornare a divertirsi e perché no, a rilassarsi con matite e carta. Per farlo davvero è necessario avere a disposizione i materiali da disegno: facciamo un riepilogo per chi desidera (ri)avvicinarsi a questa stupenda e antichissima attività!

L’evoluzione dei materiali da disegno

Che la voglia di disegnare riaffiori di tanto in tanto nelle vita di tutti non deve stupirci affatto. Bisogna infatti ricordarsi sempre che, in realtà, l’essere umano ha disegnato per decine di migliaia di anni, rendendo questa attività distintiva della nostra stessa specie. Pensaci un po’: abbiamo iniziato a scrivere solo 5 millenni fa, con pittogrammi, cuneiformi e geroglifici. Prima, per decine di millenni, non abbiamo fatto altro che disegnare, a partire dalle pareti della caverne che usavamo come umili dimore.

Certo, gli strumenti da disegno che i nostri antenati utilizzavano per decorare quelle spelonche, e per raccontare graficamente le loro storie, erano semplicissimi: i disegni venivano fatti attraverso l’incisione, andando a “strofinare” contro la pietra dei sassi appuntiti; oppure venivano usati dei pigmenti primitivi per lasciare una traccia colorata, come per esempio dei legnetti bruciacchiati o alcune terre colorate, usando semplicemente le mani e le dita.

Dipinto Grotte di Lascaux

Con l’evolversi della società si andarono via via migliorando anche le tecniche di disegno e con esse gli accessori usati, a partire dai supporti, con le tavolette di argilla della Mesopotamia o con il papiro dell’Egitto. E fu proprio per sfruttare al meglio quest’ultimo che nacquero i primi sottili pennelli, i primissimi righelli nonché le antenate delle nostre penne.

La grafite, da parte sua, inizierà il suo percorso di avvicinamento al mondo dell’arte nel sedicesimo secolo – dapprima chiamata “piombo spagnolo” o “piombo nero” – per avere le prime matite con astucci in legno verso al fine del Seicento.

Questo continuo evolversi dei materiali da disegno – lento ai nostri occhi, fulmineo se comparato alla lunghissima storia di questa attività – ha portato i disegnatori e le disegnatrici di oggi ad avere a disposizione un’ampia gamma di strumenti: vediamo quindi quali sono gli accessori a disposizione di chi vuole tornare a disegnare, in modo serio e appagante!

I materiali da disegno

In questo articolo andremo dunque a presentare uno dopo l’altro i diversi materiali da disegno. Parleremo quindi di:

  • Fusaggine e carboncino
  • Grafite
  • Matite seppia, sanguigna e gesso
  • Matite colorate
  • Carta da disegno
  • Altri accessori per il disegno

A prima vista potrebbe sembrare una lunga lista di oggetti. Non è così: in effetti l’insieme dei materiali necessari alla disegnatrice e al disegnatore artistico è di gran lunga inferiore a quelli necessari, per esempio, a chi si cimenta con il disegno tecnico, o con la pittura.

Qui, infatti, sarà sufficiente avere un astuccio contenente tutte le matite e i vari accessori, più la carta da disegno; chi invece si appresta a dipingere con i colori a olio – per esempio – dovrà avere con sé pennelli, tubetti, tavolozza, bicchieri, tela, cavalletto, medium e via dicendo.

Ma ora, bando alle ciance: andiamo alla scoperta dei materiali da disegno che tutti i disegnatori e le disegnatrici dovrebbero conoscere e sapere usare al meglio.

La fusaggine e il carboncino

Come abbiamo visto, tra i primi strumenti da disegno utilizzati dai nostri antenati c’è stato proprio il legno bruciato: possiamo quasi vederlo quell’uomo o quella donna primitiva che, estraendo un rametto bruciacchiato dal falò, inizia a tracciare delle linee su una parete rocciosa, per riportare magari una scena di caccia. Ebbene, va detto che ancora oggi è possibile disegnare con uno strumento molto simile a quei primitivi legnetti: parliamo della fusaggine.

Abbiamo già spiegato altrove cosa è la fusaggine e come si ottiene: in estrema sintesi, si tratta di pezzetti di legno selezionati e carbonizzati a temperature precise, per ottenere dei cannelli perfetti per creare degli affascinanti disegni in bianco e nero.

Per usare la fusaggine, come per utilizzare in generale ogni tipo di carboncino da disegno, è necessario essere estremamente delicati, trattandosi di uno strumento piuttosto fragile. Ma del resto è proprio questa fragilità distintiva a rendere i carboncini così versatili, essendo possibile usarli sia come una matita, in modo più o meno inclinato, sia in altri modi, andando per esempio a depositare sul foglio un po’ di polvere di carboncino per poi sfumare con le dita, con lo sfumino, con dei pennelli asciutti o con del tessuto. Non c’è che dire, disegnare con i carboncini rappresenta una grandissima palestra per la creatività di artiste e artisti.

Accessorio fondamentale, per chi desidera disegnare con fusaggine e carboncino, è senz’altro la gomma pane, da usare per mantenere pulito il foglio nonché per creare delle zone di luce. Di questo particolare strumento da disegno, però, parleremo più avanti.

La grafite

Parlare della storia della grafite significa parlare della storia moderna del disegno. Effettivamente è strano pensare che uno strumento così comune e semplice come la matita da disegno in grafite sia di fatto un accessorio moderno. Di più: è impressionante pensare che grandi maestri come Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti, Raffaello Sanzio, Sandro Botticelli, Tintoretto, Giotto, Tiziano Vecellio, Masaccio, Piero della Francesca e via dicendo siano vissuti prima della scoperta della grafite.

Sì, perché la grafite, che oggi diamo così per scontata, è stata scoperta solamente nel 1565, nel Cumberland. E di certo non si iniziò immediatamente a produrre delle matite da disegno con questo materiale, nossignore: ci si avvicinò a tentoni, decennio dopo decennio, per arrivare alla prima vera produzione industriale di matite in grafite nel 1762.

Questo strumento ha cambiato il mondo del disegno artistico come quello del disegno tecnico. Differente dal carboncino e da altre matite che vedremo tra poco, la matita in grafite si è evoluta nel corso della modernità in direzioni diverse.

Ci sono le classiche matite da disegno in grafite che possono essere usate anche per il disegno tecnico, con corpo in legno e grafite di diversa durezza. Ma ci sono anche le matite in grafite acquerellabili, pensate per poter creare delle velature fino alla quasi totale trasparenza. E ancora, c’è la grafite in pastelli, ovvero un concentrato di grafite purissima e grezza che permette agli appassionati e alle appasionate del disegno monocromatico di andare oltre l’uso del carboncino.

Le matite seppia, sanguigna e gesso

Come ben sanno disegnatrici e disegnatori esperti, non esistono solamente le matite da disegno in grafite. Esistono infatti delle matite meno note al pubblico, pensate per – e usate da – una ristretta cerchia di appassionati. Va detto peraltro che queste matite ebbero un grande successo prima della comparsa sul mercato della grafite (ai tempi dell’affascinante tecnica delle tre matite) che, come ben sappiamo oggi, è diventata la matita da disegno per antonomasia.

Partiamo dalla matita sanguigna, strumento al centro di un’antica quanto pregiata tecnica di disegno. Niente paura: al di là del colore del tratto, questo accessorio non ha assolutamente niente a che vedere con il sangue. La matita sanguigna fu uno tra gli accessori da disegno per eccellenza di maestri come Leonardo da Vinci.

Ma con cosa è fatta la sanguigna? Lì dove ci potremmo aspettare di trovare la nera grafite troviamo la rossa ematite, un minerale ferroso che viene utilizzato per disegnare fin dall’antichità. Non possiamo quindi stupirci che la parola “matita” derivi proprio da “ematite”!

Nel nostro e-commerce di accessori per il disegno artistico potrai trovare sia matite sanguigne secche, sia matite sanguigne grasse. La prima dona un tratto intenso, perfetta per l’ombreggiatura, ma risulta piuttosto difficoltosa per il disegnatore poco esperto. La seconda, invece, permette tratti più netti, ed è più simile quanto a utilizzo a una normale matita in grafite.

La matita seppia, da parte sua, è un accessorio ideale per degli schizzi veloci o per dei disegni trainati dall’ispirazione del momento; in questo caso non si avrà il tratto rosso della sanguigna, quanto invece un tratto color terra d’ombra bruciata (nel nostro store è comunque possibile scegliere sia la seppia chiara che la seppia scura).

Infine c’è lei, la matita a gesso. Come si può immaginare, il tratto che ne risulta è bianco. Ma va anche detto che esistono diverse tipologie di matita a gesso, più o meno coprenti, più o meno grasse, in base alle sostanze che vengono aggiunte alla base di carbonato di calcio. La matita a gesso è l’ideale per il disegno sul cartoncino, nonché per creare delle stupende zone di luce nei propri disegni attraverso la lumeggiatura.

Le matite colorate

Fin qui abbiamo parlato di schizzi e di disegno monocromatico. Ma nella vita, si sa, ci vuole un po’ di colore, anzi, se possibile tanto colore. Ecco allora che le disegnatrici e i disegnatori sono sempre alla ricerca delle migliori matite colorate, le quali, se scelte bene e usate altrettanto bene, non fanno rimpiangere i colori a olio, né i colori acrilici.

Per fare chiarezza, è bene sottolineare che matite colorate e pastelli colorati – termini che spesso vengono usati come sinonimi intercambiabili – sono due strumenti estremamente differenti. I pastelli sono infatti dei bastoncini prodotti utilizzando solo e unicamente del pigmento, strutturato di volta in volta con sezione quadrata, rotonda o triangolare, e protetto tutt’al più da un sottile strato di carta.

Le matite colorate sono invece delle matite vere e proprie, e quindi degli accessori da disegno dotate di un involucro in legno, che può essere esagonale o rotondo. Al loro interno troviamo una mina non gessosa, che può essere realizzata con mix diversi: in linea generale, comunque, si parla di pigmenti colorati che vengono mescolati con dei leganti, con delle cere o con delle colle.

La scelta delle matite colorate deve essere fatta attentamente. Prima di tutto va chiarito il fatto che le migliori matite da disegno sono lontane anni luce da quelle che la maggior parte di noi usava durante l’infanzia, quelle che, per capirci, si compravano in edicola. Le matite colorate per il disegno artistico permettono infatti di colorare i disegni con effetti sorprendenti.

Ma come scegliere le matite colorate perfette per i propri disegni? Ci si può rivolgere ovviamente verso le matite colorate classiche, ma di alta qualità, che non sbiadiscono nel tempo e resistono alla luce. Ma ci sono anche le matite acquerellabili, ovvero le matite che possono essere usate normalmente oppure in umido, utilizzando un pennello leggermente bagnato per un utilizzo misto.
Ci sono inoltre le matite pastello, ovvero le matite colorate che uniscono i due mondi che abbiamo visto sopra: in un solo strumento si avranno così la praticità della matita e il potere espressivo dei pastelli.

La carta da disegno

Finora si è parlato unicamente degli accessori da disegno, senza pensare al fatto che anche il supporto determina in modo importante sia il modo di disegnare, sia il risultato di tale attività. Abbiamo visto all’inizio che i supporti sono cambiati enormemente nel corso del tempo, passando dalle pareti delle caverne alla tavolette di argilla, per arrivare fino ai papiri. E di certo l’evoluzione non si è fermata, portando alla pergamena prima e alla carta poi.

Come è noto, nel nostro Paese la carta da disegno viene prodotta principalmente a partire dal legno di pioppo, un albero che è caratterizzato da un legno tenero e chiaro, nonché particolarmente generoso in fatto di cellulosa. Attraverso la scortecciatura, la sfibratura, la cippatura, la cottura e altri processi si arriva infine alla candida carta da disegno, di cui i disegnatori non hanno mai a sufficienza.

Esistono però diversi tipi di carta da disegno. Nella sezione del nostro e-commerce dedicata alla carta da disegno artistico è possibile trovare sia album che blocchi. Questi ultimi sono utilizzati soprattutto per gli schizzi, a partire quindi dai blocchi da sketching, realizzati con della carta sottile, con della grammatura ridotta, meglio ancora se prodotti con della carta riciclata, per mantenere bassi allo stesso tempo sia i costi economici che quelli ambientali.

Il supporto per i disegni destinati a durare è invece contenuto negli album da disegno, ovvero dei contenitori di carta di alta qualità, con una grammatura maggiore. E qui, ovviamente, la scelta deve essere fatta in base al tipo di disegno che si vuole ottenere, nonché in base agli strumenti che si andranno a utilizzare su quel supporto. Chi opta per un disegno con linee precise e dettagli curati sceglie tendenzialmente una carta liscia, a grana fine, mentre chi vuole esaltare le proprie opere anche attraverso la trama del supporto acquista della carta ruvida, a grana grossa.

Esistono poi album di carta da disegno pensati di volta in volta per l’utilizzo di matite colorate, di pastelli, di pennarelli e via dicendo.

Gli accessori per il disegno

Eccoci giunti all’ultimo capitolo del nostro articolo dedicato ai materiali da disegno: chiudiamo qui con tutti gli strumenti collaterali per il disegno artistico, ovvero con gli accessori che permettono di usare al meglio matite e carta.

Assolutamente immancabili sono, ovviamente, gli strumenti per mantenere ben appuntite le nostre matite: come abbiamo già parlato altrove, esistono delle tecniche precise per temperare le matite. Chi desidera fare delle punte in modo veloce, senza togliere nemmeno un secondo al proprio disegno, opterà per il classico temperino, con o senza serbatoio. Viceversa, chi desidera avere una punta sempre perfetta in base alle proprie esigenze, opterà per il coltellino tempera matite, ovvero per una piccola lama affilata che permette di “scolpire” la punta della matita a mano libera.

Non si può poi iniziare un disegno senza mettere in conto qualche piccolo errore, qualche ripensamento. Ecco allora che entrano in gioco le gomme, quelle utilissime gomme bianche che permettono di cancellare il tratto della matita senza rovinare la trama del foglio di carta. Accanto alla classica gomma ci dev’essere, sulla scrivania del disegnatore, anche la gomma pane, quella gomma morbida che permette di cancellare, di pulire il foglio nonché di creare fantastici punti di luce nei lavori in chiaro scuro.

Chi compie un passo verso il disegno di qualità non può inoltre fare a meno dello sfumino, per creare punti di luce nonché per sfumare il tratto. Infine, i disegnatori più attenti, che vogliono utilizzare fino in fondo ognuna delle matite acquistate, non mancheranno di dotarsi di un utilissimo prolungatore per matite: si tratta per l’appunto di uno strumento che permette di usare comodamente anche i “moncherini” di matita, per non buttare via nemmeno un centimetro di mina!

Ecco, questi sono i principali materiali da disegno che tutte le persone che desiderano dedicare del tempo a questa nobile attività devono assolutamente conoscere: ti aspettiamo nel nostro store online per trovare tutto il necessario per i tuoi lavori futuri!

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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