E’ possibile dipingere riducendo al minimo il nostro impatto sulla natura e sull’ambiente che ci circonda?
Noi pensiamo di sì, ed in questa guida ti mostrerò varie alternative e soluzioni da adottare.
Ma partiamo dall’inizio.
Non possiamo più negarlo, l’essere umano ha avuto un impatto profondo sulla natura e sugli animali: le conseguenze di tutto ciò sono davanti ai nostri occhi e noi, come i nostri figli, le subiremo in prima persona.
Ma questo cosa significa, che dobbiamo completamente smettere di dipingere perché questa attività non é ecosostenibile?
No, non è questo il messaggio che il nostro articolo vuole trasmettere.
Al contrario il nostro obiettivo è quello di attrarre sempre più persone alla mondo della pittura e delle Belle Arti!
In questo articolo vogliamo capire insieme a te se ci sono dei modi e degli accorgimenti per ridurre il nostro impatto ogni volta che dipingiamo. Spesso si tratta di piccole azioni che possono fare molto.
Come ridurre il tuo impatto ambientale quando dipingi
Come possiamo ridurre il nostro impatto ecologico quando dipingiamo?
La prima cosa da fare è quella di capire se c’è qualcosa che possiamo migliorare nei comportamenti e nelle abitudini che abbiamo quando lavoriamo con colori e pennelli. Sprechiamo troppa carta? Gettiamo sostanze pericolose nel lavandino di casa? Usiamo litri e litri d’acqua per sciacquare i pennelli? Questi sono tutti comportamenti da evitare.
In secondo luogo possiamo delle considerazioni in merito ai prodotti che utilizziamo per capire il loro reale costo, non solo monetario ma soprattutto ambientale. Ecco alcune domande che possiamo farci.
Come viene prodotto il colore, strumento o sostanza che stiamo utilizzando? Il prodotto viene testato su animali o vengono usati ingredienti di origine animale nella ricetta L’azienda produttrice cerca di rispettare degli standard qualitativi e di limitare il proprio impatto durante la produzione? Come uso il prodotto? Ci sono delle azioni che faccio che potrebbero essere sbagliate o non consigliate? Come smaltisco il prodotto? Può essere differenziato o riciclato?
Ecco di cosa parleremo in questo articolo:
- Tre cose da fare subito per inquinare meno quando dipingi
- Prodotti per dipingere vegani e cruelty free
- Altri semplici accorgimenti da adottare per inquinare di meno quando dipingiamo.
- Puoi fare tanto, anche quando dipingi!
Tre cose da fare subito per inquinare meno quando dipingi
Che tu sia più o meno sensibile verso i problemi legati all’inquinamento, ci sono alcuni comportamenti da adottare che al giorno d’oggi dovrebbero essere di uso comune e che siamo certi conoscerai di già.
Alcuni di questi comportamenti dovrebbero essere delle abitudini ormai quotidiane e qui li analizzeremo dal punto di vista della nostra passione, cioè la pittura.
Differenzia e ricicla i prodotti che usi
Qui non accettiamo scuse. Non è possibile non differenziare la propria spazzatura nel 2020. Se ancora non lo fai, ti prego di iniziare subito.
Acquistando un colore, un pennello o un set di acquerelli produrrai vari tipi di rifiuti che dovrai essere capace di differenziare.
Ad esempio il prodotto potrebbe essere contenuto in una scatola o confezione. Di cartone o di plastica? Qui ci si pone la prima domanda fondamentale: in base al materiale utilizzato per l’involucro lo riporremo nel contenitore indicato.
Solitamente un prodotto “generico” non produce altri rifiuti fino al momento in cui non è terminato (ad esempio ad un tubetto) o quando non è più utilizzabile (ad esempio un vecchio pennello).
Anche in questo caso dobbiamo capire dove andrà riposto: e’ di metallo, di plastica o di vetro? Contiene ancora del colore? Magari posso aprire il tubetto ed utilizzare il colore rimanente senza sprecarlo (il tuo portafoglio sarà contento).
Si tratta di un vecchio pennello? Invece di buttarlo tutto intero perché non separare le parti, cioè manico, setole e ghiera, e differenziarle separatamente?
Non gettare diluenti, solventi e sostanze tossiche nel lavandino!
Assolutamente non versare i solventi e i liquidi diluenti nel lavabo o nel wc!
Questi prodotti contengono delle sostanze tossiche ed estremamente dannose per l’ambiente.
Per prima cosa ricordati che questi prodotti, soprattutto nel caso dei solventi, possono essere riutilizzati più volte. Se ad esempio usi dell’acquaragia per pulire i pennelli puoi versarne una piccola quantità in un barattolo richiudibile (in modo che non evapori) ed usarla per pulire i pennelli. Anche se ti sembrerà “sporca” vedrai che dopo poco i residui di vernice e sedimenti si depositeranno sul fondo. Potrai quindi riutilizzarla più e più volte.
Quando sarà arrivato il momento di buttarla, raccogli il tutto in un contenitore apposito, che potrebbe essere una latta di metallo come quelle usate per l’olio e contatta il tuo comune per capire come smaltire questo tipo di rifiuti.
Non sprecare litri e litri d’acqua per la pulizia dei tuoi strumenti!
Anche in questo caso bastano pochi accorgimenti per ridurre il proprio impatto. L’acqua è un elemento fondamentale per la vita e non deve essere sprecata.
Vuoi pulire i tuoi pennelli in maniera più eco sostenibile? Ti spiegherò un metodo che mi capita di utilizzare.
Per prima cosa assicurati di rimuovere il grosso della vernice ancora sulle setole passando il pennello su una superficie tipo cartone o usa un vecchio straccio di tessuto. Insomma, quello che non devi fare è lavare il pennello con ancora un chilo di vernice attaccata…
Subito dopo puoi riempire un secchio o piccolo contenitore con dell’acqua: lo userai proprio per lavare i pennelli, magari aiutandoti con un sapone vegetale pensato appositamente per fare questo lavoro.
Una volta terminato il lavaggio, non gettare l’acqua! Attendi una notte, il tempo che i residui si depositino sul fondo del secchio. Il mattino dopo potrai raccoglierli e filtrare l’acqua.
I residui di vernice potranno essere gettati nella spazzatura o raccolti in un conenitore apposito e poi smaltiti, mentre l’acqua potrà essere riutilizzata per altri lavaggi.
Naturalmente se usi dei solventi il discorso diventa più complicato, in quanto non sono facilmente separabili dall’acqua. Il consiglio è quello di usarne il meno possibile e cercare lo stesso di seguire questo procedimento.
Prodotti per dipingere vegani e cruelty free
Molte persone lo ignorano ma gli animali hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della pittura e delle tecniche pittoriche.
Un tempo ancora più che oggi venivano utilizzati tantissimi prodotti di origine animale per realizzare pennelli, prodotti ausiliari e colle e gli stessi pigmenti di origine organica.
Pensiamo ai pigmenti come il Nero di Seppia, il Giallo Indiano, il Vermiglione, il Bianco d’Ossa, oppure da sostanze come il Fiele di Bue o la Colla di Coniglio.
E come dimenticare tutte le varietà di pennelli a pelo naturale?
Ad oggi molte di questi ingredienti sono stati sostituiti con delle alternative sintetiche, inorganiche o creati con altri processi chimici.
Ad esempio la serie di acquerelli Akademie della Schmincke è completamente vegana, mentre invece la serie Horadam non lo è in quanto contiene del Fiele di Bue.
Lo stesso discorso è valido per la carta: la Canson Heritage è una carta 100% vegana, mentre Arches e Saunders Waterford usano delle gelatine che potrebbero avere origine animale.
Per capire quali sono o meno i colori o le serie di colori vegani, la cosa migliore è leggere le schede tecniche. A breve pubblicheremo degli articoli di approfondimento con delle liste di prodotti consigliate e miglioreremo le nostre schede prodotto per darti tutte le informazioni necessarie!
Cosa significa scegliere dei prodotti per pittura vegani?
Quando si sceglie di utilizzare solamente colori e strumenti per la pittura e l’arte che non vengono prodotti utilizzando ingredienti di origine animale, si stanno utilizzando dei prodotti per pittura vegani.
Ma non è tutto. Esiste anche una categoria chiamata “Cruelty free”, termine inglese che significa “senza crudeltà/libero da crudeltà”. Con questo termine si indica il fatto che il prodotto è stato sviluppato e testato seguendo dei processi che non includo nessun tipo di violenza o crudeltà sugli animali, come ad esempio la sperimentazione.
Un esempio di pennello cruelty free è ad esempio il magnifico Bombasino 1407 Tintoretto, realizzato con pelo sintetico, è in tutto e per tutto simile ad un pennello di pelo naturale, ma è “cruelty free”!
Nota bene: Quando si usa la parola “vegano” ci sono sempre delle reazioni contrastanti, soprattutto da parte di chi conosce poco questo mondo.
Lo scopo di questo articolo non è assolutamente quello di convincerti a fare come diciamo noi o a cambiare le tue abitudini, ma di prendere semplicemente più coscienza delle tue azioni. La scelta poi sarà da tua e nessuno la giudicherà!
Altri semplici accorgimenti da adottare per inquinare di meno quando dipingiamo.
Per prima cosa ti abbiamo elencato i consigli di base per inquinare di meno quando dipingi. Queste sono delle regole fondamentali, che devi assolutamente seguire e che non puoi più ignorare.
Subito dopo ti abbiamo spiegato cosa vuol dire dipingere con prodotti vegani e cruelty free.
Di seguito ti proponiamo una lista, che diventerà sempre più lunga con il passare del tempo, con tanti piccoli accorgimenti da adottare per ridurre sempre la nostra contribuzione all’inquinamento..
Trovati un grembiule da utilizzare quando dipingi
Dipingendo, soprattutto quando si lavora su grandi tele, è molto facile sporcarsi.
A volte non ci si preoccupa troppo, in fondo si potrà poi lavare il tutto in lavatrice. Le macchie causate dalla pittura sono però molto resistenti e quindi dobbiamo spesso raddoppiare la quantità di detersivo necessaria.
E naturalmente lo sai che questo detersivo, unito all’acqua ed all’energia necessaria per la lavatrice, inquinano? Dovremmo cercare di ridurre il numero totale di lavaggi che facciamo in una settimana!
A volte poi, le macchie sono secche, ostinate o magari oleose (chi dipinge ad olio lo sa) ed impossibili da tirare via. Quindi addio alla tua maglietta o ai tuoi jeans preferiti… Fai attenzione: anche i vestiti, quando si buttano, sono considerati rifiuti.
Perché non provare a risolvere questi problemi? La soluzione più semplice è quella di usare un grembiule. Un comodo, colorato, resistente e pratico grembiule.
Uno di quelli con tante tasche per i pennelli e il porta straccio. Forse non ti proteggerà al 100% dalle esplosioni di tubetti e schizzi di colore, ma sicuramente salverà non pochi dei tuoi vestiti.
In alternativa potresti avere dei vestiti “dedicati alla pittura”, cioè degli indumenti che metterai sempre quando dipingi e che sai che puoi sporcare. Questo però si rivela poco pratico quando devi dipingere in giro, mentre il grembiule potrai metterlo e toglierlo con più facilità.
Usa uno straccio usato per la pulizia dei pennelli e dei colori
Come abbiamo spiegato più volte è meglio pulire i pennelli dopo ogni sessione di pittura. Questo eviterà che la vernice si secchi tra le setole e che diventino inutilizzabili, quindi da buttare.
Prima di lavarli in acqua con un sapone vegetale e per dargli un’asciugata prima di farli sgocciolare, perché non usare un vecchio straccio al posto di quantità industriali di carta assorbente?
Cosa c’è di più facile che ricavare uno straccio da un indumento? Puoi usare una vecchia maglietta ormai bucata, dei pezzi di tessuto, delle mutande ormai troppo orribili da indossare (lo ammetto, mi è capitato di usare vecchie mutande come stracci…)
Così consumerai meno carta e potrai utilizzare lo stesso straccio più e più volte… quasi all’infinito!
Riutilizza le scatole ed i cartoni di imballaggio!
Molto spesso abbiamo bisogno di provare dei colori, capire se un tinta corrisponde a quello che abbiamo in testa o realizzare un prova per un quadro che andremo a riportare poi su tela.
Molto spesso di sceglie di fare queste operazioni su dei cartoni o pannelli telati, molto più economici dei telai telati.
Ma perché invece non riutilizzare dei cartoni o degli imballaggi?
Ad esempio anche il pacco che ricevi ogni volta che ordini dal nostro sito può trasformarsi in un supporto perfetto per le tue opere!
Anzi ecco la nostra proposta: la prossima volta che ordinerai da MomArte, realizza una opera o un dipinto utilizzando il nostro cartone e inviaci la foto. Saremo felicissimi di condividerla sui nostri profili Facebook ed Instagram!
Puoi fare tanto, anche quando dipingi!
In questo articolo ti abbiamo mostrato solo alcuni dei buoni comportamenti e delle buone abitudini che dovresti mettere in pratica per ridurre il tuo impatto ambientale quando dipingi.
Spesso si tratta di semplici accorgimenti, che davvero non richiedono un grande sforzo, ma che hanno un grandissimo impatto! E soprattutto, dopo un diventeranno “naturali” e ti chiederai come mai non l’hai mai fatto prima.
Questa guida verrà aggiornata ed ampliata con il tempo, quindi ti consiglio di tornare e rileggerla di tanto in tanto! 😉
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