Il mondo si divide inesorabilmente in due.
Maschi e femmine? No, no…
Ferie in montagna o al mare? Macché..
Cani o gatti?!?! Proprio così!!
Da una parte ci sono tutte quelle persone che vorrebbero avere sempre a fianco a sé Fido, e dall’altra ci sono invece tutte quelle che vorrebbero sempre avere tra le braccia un micio da coccolare.
Certo, da un’altra parte ancora ci sono quelli che non non vogliono né l’uno né l’altro, ma si tratta comunque di una fetta minoritaria.
Qualche tempo fa abbiamo pubblicato una guida per chi volesse cimentarsi nel disegno di un cane.
Oggi, per soddisfare anche tutti gli altri, abbiamo quindi deciso di creare una guida su come disegnare un gatto, con un sacco di consigli per chi inizia proprio ora a prendere confidenza con la matita da disegno.
Impariamo insieme a disegnare un gatto a matita!
Forse sei già piuttosto bravo a tratteggiare delle nature morte sul tuo album da disegno: quando si tratta di animali – e di animali pelosi – ci sono però parecchi fattori in più da tenere in considerazione. Come disegnare il musetto convincente di un gatto? Come usare la matita per riprodurre il pelo? E come si fa ad abbozzare questo piccolo felino?
In questo articolo ti insegneremo come disegnare un gatto dall’inizio alla fine!
- Prima di tutto: come disegnare i felini
- Scegliere la matita da disegno giusta
- Come disegnare un gatto: partiamo dalla bozza
- Disegnare il muso del gatto: come iniziare
- Come disegnare il gatto, dall’inizio alla fine
Prima di tutto: come disegnare i felini
Imparare come disegnare un gatto, di fatto, significa imparare a disegnare i felini.
Sì, perché questa grande famiglia presenta tantissime caratteristiche comuni: una volta che sarai arrivato in fondo a questa guida e che avrai tratteggiato qualche gatto in diverse posizioni, dunque, potresti cimentarti nel disegno di altri felini, fino ad arrivare alla tigre maschio, che con i suoi 350 chilogrammi di peso e la sua inconfondibile pelliccia ti darà parecchio lavoro!
Ma quali sono le caratteristiche peculiari dei felini, condivise da gatti, leoni, leopardi e via dicendo?
Abbiamo a che fare con corpi allungati e con delle spalle ben sviluppate, pronte per balzare sulla preda, e con dei movimenti sinuosi, perfetti per non farsi sorprendere prima dell’agguato.
Tutti i felini presentano delle mascelle tozze ma molto potenti, e dei bei denti acuminati, usati per lacerare le carni delle loro vittime.
In ogni caso, come per qualsiasi animale peloso, anche per i felini vale sempre la stessa regola: prima di concentrarsi sul pelo, sulle striature e via dicendo, è necessario pensare a quello che c’è sotto, e quindi alla forma reale dell’animale.
Solo così riuscirai a capire come disegnare un gatto, una tigre o una lince in modo convincente!
Scegliere la matita da disegno giusta
La matita da disegno è uno strumento estremamente versatile, che ci da la possibilità di disegnare sia le fauci del leone che il sottile pelo del nostro gatto domestico, passando per la stupefacente pelliccia della tigre del bengala.
Per disegnare il tuo bel gattino, però, dovrai cercare le matite giuste, senza accontentarti della prima matita economica comprata anni fa in edicola.
Per qualsiasi ritratto fatto bene sono in genere necessarie almeno tre matite.
Ti servirà infatti una matita più dura (da scegliere in genere tra una 2H e una HB) da usare per la bozza del tuo disegno, per disegnare il profilo e i dettagli del tuo felino. Poi, per riempire il disegno e quindi per riportare le ombre e il chiaroscuro, avrai bisogno via via di matite più morbide, perfette per essere sfumate e più scure – ma più difficili da cancellare!
Oltre alla matita giusta, ovviamente, serve la giusta carta da disegno.
Soprattutto per iniziare, avrai bisogno di un bel po’ di carta da schizzo: con un bel blocco da disegno da sketching, dunque, potrai abbozzare tutti i gatti che vorrai.
Quando invece sarai pronto per il disegno finale, avrai bisogno di un album da disegno vero e proprio, con della carta con una grammatura leggermente maggiore. Oltre alla matita in grafite e alla carta, poi, avrai bisogno di una gomma da cancellare, di una gomma pane, di uno sfumino, di un temperino e, per finire, di uno spray fissativo, per fare in modo che il tuo ritratto del gatto duri a lungo!
Come disegnare un gatto: partiamo dalla bozza
Non si può pensare di capire come disegnare un gatto se si decide di partire dal disegno del suo pelo, dei suoi baffi e dell’espressione del suo muso.
Molto meglio partire più indietro, molto più indietro, e quindi dallo studio della sua struttura, analizzando muscoli e scheletro.
Una volta capite le peculiarità del corpo del gatto (hai notato che le scapole del gatto e in genere dei felini affiorano parecchio sopra alla sua schiena?) puoi iniziare ad abbozzarlo, e quindi a ‘semplificarne’ la forma.
Partiamo dal torso, il quale ha la sembianza di un wurstel: come anticipato, infatti, i felini sono tutto piuttosto ‘allungati’.
Fatto questo puoi disegnare collo e testa, rispettivamente un cilindro e un specie di avocado sormontato da due semicerchi eventualmente appuntiti.
Bisogna prestare attenzione nell’abbozzare le zampe: come anticipato, le clavicole devono partire al disopra del torso, e hanno la forma di fagiolo, per terminare poi con dei cilindretti. Una volta afferrate la forma ‘base’ del gatto, non ti resta che abbozzarlo in diverse posizioni: sdraiato, seduto, pronto al balzo, di corsa e via dicendo.
Disegnare il muso del gatto: come iniziare
Disegnare il muso dei gatti non è semplicissimo, per il semplice fatto che le diverse razze presentano dei profili leggermente diversi.
In tutti i casi la testa è piccola, rotonda e caratterizzata da zigomi ben visibili, ma alcune volte il naso si presenta molto pronunciato e a punta, mentre altre volte si ha a che fare con un musetto più appiattito.
Per semplificare le cose e disegnare il muso di un gatto domestico in posizione frontale, potresti disegnare un tondo, indicare con delle righe le posizioni approssimative di naso e occhi e poi schizzare via via i dettagli, fino ad arrivare a un ritratto completo.
Ti consigliamo di provare ad abbozzare il muso di parecchi gatti, prendendo come spunto fotografie trovate su riviste o online: in questo modo farai pratica e capirai i tratti distintivi!
Come disegnare il gatto, dall’inizio alla fine
Quando avrai fatto abbastanza schizzi preparatori di gatti e di musetti, potrai metterti al lavoro con il tuo primo disegno completo, per dimostrare a te stesso che hai capito come disegnare un gatto.
Dopo aver riportato in grande una delle tue bozze e aver definito via via il profilo con una matita dura – traendo spunto da una fotografia – potrai iniziare a definire con delle linee curve ed estremamente sottili la struttura reale del gatto, al di sotto del suo pelo (operazione che sarà molto più semplice nel caso dei gatti a pelo corto).
Fatto questo, sempre con la matita dura e con tocco delicato, potrai tratteggiare i dettagli del muso, e poi ripassare con più cura – e con dei tratti spezzati, più realistici – la pelliccia del felino.
A questo punto, abbandonando la matita più dura e prendendo quelle più morbide, potrai iniziare a riportare le ombre e le striature del pelo del gatto, con la tecnica del chiaroscuro, con lineette più ravvicinate lì dove il modello è più scuro.
Per ammorbidire la pelliccia del gatto puoi usare, eventualmente, uno sfumino, così da rendere il tutto più naturale.
Quando avrai finito, per essere certo che il tuo disegno duri nel tempo, spruzzalo con dello spray fissativo: quello è solo il primo dei tanti felini che potrai disegnare, con una soddisfazione sempre maggiore!
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