Tutto quello che devi sapere sui pennelli per dipingere

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Scegliere il pennello per la pittura che fa al caso tuo non è così facile come sembra, soprattutto quando si è alle prime armi.

Ogni Artista ha le sue preferenze in fatto di pennelli, a seconda del suo stile e della tecnica utilizzata, ma esistono delle regole di base che tutte le artiste e gli artisti dovrebbero conoscere. Grazie a questo articolo potrai scegliere e acquistare i pennelli che fanno al caso tuo, senza avere più dubbi. Andiamo!

La forma dei pennelli per la pittura

Jackson Pollock faceva colare i colori acrilici sulla tela direttamente dal barattolo. Altri artisti invece, dipingono utilizzando solo le dita. Altri ancora usano le spatole, oppure dei bastoncini con cui spalmano la vernice.

Ci sono delle eccezioni come queste, certo. Eppure, di norma, non ci può essere pittore senza pennello, anzi, pennelli, con la ‘i’ di un molteplice plurale.

Corti, lunghi, piatti, a punta, grossi, sottili, o delle forme più strane: di pennelli per la pittura ne esistono di tantissimi tipologie. Immagina: Una pennellata parallela e uniforme, oppure una pennellata crescente, o, ancora, una sfumatura. E se invece dovessi fare un punto, o una linea sottile? Ad ogni tratto voluto corrisponde un tipo diverso di pennello. Tondo, piatto, a pelo lungo o corto, o magari a lingua di gatto o a ventaglio.

Pennelli tondi

I pennelli a punta tonda sono la prima immagine che ci viene in mente quando pensiamo alla parola “pennello”.

Sono molto versatili e, nelle versioni fini, sono perfetti per la creazione di dettagli e di linee precise, nonché per i ritocchi finali. Diciamo che se si dovesse scegliere un unico pennello da usare per lavorare su di un dipinto classico, la scelta ricadrebbe probabilmente su un pennello dalla punta tonda. Così facendo sarebbe possibile fare sia linee più o meno sottili, che colorare lo sfondo in maniera agevole.

Pennello Serie 810 Borciani e Bonazzi, Punta Tonda

Pennelli piatti

I pennelli piatti non nascondono trucchi peculiari: vengono utilizzati dunque per lo più per la creazione di ampie aree di colore, anche se va detto che esistono artisti che, con i soli pennelli piatti, eseguono qualsiasi tipo di tratto, inclinando lo strumento in base al risultato ricercato.

Utilizzando pennelli piatti di grandi dimensioni, quasi simili a delle pennellesse, è possibile dipingere sfondi, sia con colori pieni che con velature, in maniera davvero agevole. La punta piatta permette di stendere il colore in maniera uniforme e con tratti regolari.

Pennello Professional Watercolour Winsor&Newton, Punta Piatta

Pennelli a lingua di gatto

I pennelli a lingua di gatto, caratterizzati da dei bordi arrotondati, sono il compromesso perfetto tra i pennelli propriamente tondi e quello piatti. Sono dunque indicati per ritocchi, per velature di piccole dimensioni e per finiture, oltre che per sfumare il colore.

La loro forma particolare li rende perfetti per lavorare su forme tonde o con angoli arrotondati.

Pennello Princeton Catalyst Serie P6400, Lingua di Gatto

Pennelli a ventaglio

Del tutto particolari sono i pennelli a ventaglio, i quali permettono all’artista di ottenere degli effetti a macchia o delle sfumature altrimenti molto difficili.

La loro forma ricorda in tutto e per tutto quella di un ventaglio: nell’acquerello vengono anche usati per riprodurre dei tratti molto sottili e distanziati, come ad esempio l’erba di un prato o la texture delle foglie sugli alberi. Sono un ottimo alleato, da imparare a maneggiare con qualche esercizio.

Pennello Serie 141 Tintoretto, Punta a Ventaglio

Altre forme

Oltre a tutte le tipologie di forma che abbiamo appena citato, ne esistono delle altre un pochino più “particolari”. Stiamo parlando, per esempio, della Punta a Spada utilizzata solitamente dagli artisti per realizzare sia linee sottili che spesse, sfruttando l’inclinazione delle setole.

Rientrano in questa categoria anche i pennelli caratterizzati da Punta Rigger. Chiamati anche pennelli per scrivere o tiralinee, per via della punta lunga ed extra sottile. Caratteristiche simili a quelle riscontrabili in pennelli con la Punta Liner.

Abbiamo infine i Pennelli Bombasino, utilizzati sopratutto per la pittura ad acquerello, sono caratterizzati da una punta “bombata” in grado di trattenere una grandissima quantità d’acqua e di rilasciarla in maniera graduale.

Pennello Sintetico Rigger Borciani e Bonazzi, Serie 750

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Come scegliere il pennello in base alla tua tecnica

Come puoi notare nelle apposite sezioni del nostro e-commerce, ogni tecnica necessita di pennelli specifici. In questo paragrafo proveremo a descrivere quali sono le caratteristiche principali dei pennelli di ogni tecnica e consiglieremo qualche prodotto da acquistare.

I pennelli per acquerello

In un altro articolo sul nostro blog, abbiamo parlato di quelli che sono i migliori pennelli per acquerello, se desideri approfondire maggiormente la questione ti consigliamo di dare uno sguardo qui.

Generalmente i pennelli per acquerello sono caratterizzati da un manico corto, o meglio non eccessivamente lungo, e presentano un filato (sintetico o naturale) in grado di assorbire un’elevata quantità di acqua, rilasciandola in maniera graduale.

Per quanto riguarda le punte non ne esista specifica, di solito vengono preferite le punte tonde, ma esistono anche pennelli per acquerello piatti, a ventaglio, a lingua di gatto e via dicendo. Se sei alla ricerca di pennelli per questa tecnica il nostro consiglio è quello di dare uno sguardo a:

 

I pennelli per la pittura acrilica

I colori acrilici sono tra i più apprezzati da artiste e artisti, grazie sopratutto alla loro versatilità e la relativa facilità di utilizzo.

La loro formula prevede generalmente l’utilizzo di pigmento e resina acrilica, dando così vita ad un composto in grado di asciugarsi rapidamente e di aderire a tutte le superfici. Una volta seccato il composto fatica a rimuoversi dalle setole e, proprio per questo, è consigliato l’utilizzo di pennelli super resistenti.

Date le caratteristiche dei colori, è possibile utilizzare pennelli con setole naturali, solo se resistenti ed esclusivamente se viene posta massima attenzione alla pulizia del filato, oppure pennelli sintetici. Questi sono sicuramente soluzione migliore per questo tipo di tecnica, vediamo qualche esempio di pennelli per colori acrilici:

I pennelli per la pittura ad olio

Le caratteristiche dei pennelli per i colori ad olio sono molto simili, se non identiche, a quelle appena vista per i pennelli dei colori acrilici.

Anche in questo caso stiamo parlando di colori densi e strutturati che richiedono pennelli dotati di un’elevata resistenza, in modo da favorire una stesura del colore uniforme e controllata. Come per i colori acrilici, è possibile optare sia per pennelli in setola naturale, come per esempio il pennello in martora che garantisce un ottimo controllo della pennellata, oppure pennelli sintetici. I pennelli sintetici sono molto resistenti all’usura ma bisogna prestare attenzione nel caso in cui vengano puliti ripetutamente con i solventi.

Ecco alcuni esempi di pennelli per colori ad olio:

 

I pennelli per tempere e gouache

Così come le caratteristiche dei pennelli per acrilico sono pressoché identiche a quelle dei pennelli per pittura ad olio, possiamo affermare che i pennelli per le tempere/gouache presentano le stesse peculiarità di quelli per gli acquerelli.

Stiamo parlando di pennelli in grado di assorbire alla perfezione una buona quantità d’acqua e capaci di rilasciarla in maniera lenta e controllata. Anche in questo caso è possibile avere sia pennelli sia in setola naturale, con pelo animale, che in setola sintetica. Per quanto riguarda tempere e gouache noi di MomArte consigliamo:

Di quale materiale sono fatti i pennelli

La questione del materiale dei pennelli per la pittura affonda le sue radici con la storia stessa di questi strumenti.

Essa si perde lontano nel tempo, tanto che ancora oggi non sappiamo collocare con precisione la data in cui per la prima volta il pennello fu concepito: in linea di massima, però, si tende ad attribuire l’invenzione di questo oggetto al generale nonché architetto cinese Meng Tian, il quale avrebbe utilizzato a questo scopo dei peli di coniglio, nel terzo secolo avanti Cristo (anche se va detto che già altre popolazioni, nei secoli precedenti, avevano utilizzato degli strumenti simili).

Altri, invece, sostengono che il materiale utilizzato dal generale sia stato il pelo di capra – il quale, narra la leggenda, sarebbe stato ricavato non da un animale, quanto invece da un ciuffo di peli rimasto incastrati tra le pietre di una muraglia difensiva. Da quel momento in poi, in ogni modo, si iniziarono a creare pennelli a partire dai più differenti peli animali, non disdegnando i peli di cavallo, di lupo, di scoiattolo e di donnola.

Oggi, dopo vari esperimenti, tentativi ed altre prove che sono state fatte nel corso del tempo, ci siamo stabilizzati su cinque materiali diversi, che sono i più utilizzati nel mondo dei pennelli per la pittura. Quattro di questi sono di origine animale, e uno è di origine sintetica. Vediamo nel dettaglio le loro caratteristiche.

Pennelli sintetici

Partiamo subito con il parlare di pennelli realizzati con pelo completamente sintetico. Fino a qualche anno fa, questi pennelli introdotti come alternativa al pelo naturale avevano delle caratteristiche tutt’altro che premianti.

Oggi, invece, i filamenti sintetici con cui vengono composti i pennelli di alta gamma garantiscono dei risultati del tutto assimilabili, ed in molti casi migliori, a quelli dei pennelli di origine animale.

Elastici, con un buon contenimento del colore, i pennelli per la pittura sintetici sono ormai un’ottima alternativa, anche in virtù della loro buona resistenza.
Se ti interessa approfondire l’argomento, ti consiglio la lettura di questa guida dove raccontiamo i vantaggi dei pennelli sintetici per la pittura.

Pennello Unico Infinito Mini Borciani e Bonazzi, Serie 855

Pennelli in Martora Kolinsky

La martora è un piccolo ed elegante mammifero della famiglia dei mustelidi, piuttosto simile, all’aspetto, alla vicina parente faina.

I pennelli più pregiati, però, non sono fatti con del semplice pelo di martora, quanto invece con il pelo della martora proveniente da una ristretta area siberiana. Lassù, in quel preciso clima, i sinuosi mammiferi sviluppano infatti un pelo del tutto particolare, che permette di incamerare molto colore e di rilasciarlo poi piano piano, seguendo il preciso volere dell’artista.

Per l’olio, per la tempera, per l’acrilico, per l’acquerello, per i restauri, i pennelli in martora Kolinsky si prestano alla perfezione per qualsiasi utilizzo, eccezion fatta per la verniciatura.

Pennello Maestro Miniature Da Vinci, Serie 70

Pennelli in Martora Rossa

Sempre di martora si tratta, ma non più Kolinsky. Come dire, ottima qualità, ma non più eccelsa come la precedente.

Si tratta anche in questo caso di pennelli per la pittura polivalenti, i quali danno il meglio di sé come pennelli per acquerello.
Sono molto utilizzati anche per la tempera e per i colori acrilici, nonché per pitturare i più minuti dettagli con i colori ad olio.

Pennelli in pelo di Bue

Così come in altri casi, anche il pelo di bue può essere bollito e sterilizzato per essere utilizzato per formare la punta di un pennello.

Il pelo di Bue è da sempre visto come un’alternativa economica a quello di martora, pur essendo in ogni modo un materiale più pregiato e meno grossolano rispetto alla setola di maiale. Resistente, elastico e a basso costo, è un buon compromesso per l’acrilico, per la tempera, per l’acquerello e per i colori a olio.

Pennello per Filettare Borciani e Bonazzi, Serie 777

Pennelli in setola

Meno adatti rispetto ai precedenti per la pittura di precisione, i pennelli in setola suina sono molto flessibili e hanno una buona presa di colore. Il loro utilizzo ottimale, però, si limita ai colori ad olio e all’acrilico.

Come pulire i pennelli per la pittura?

La cura dei pennelli è fondamentale, tutti gli artisti dovrebbero infatti porre massima attenzione alla pulizia in modo da garantire al pennello stesso una durata maggiore, rendendo le setole utilizzabili anche per la sessione di pittura successiva, come se fossero nuove.

Preservare i pennelli per acquerello

Nel corso di questo approfondimento sui pennelli per la pittura abbiamo parlato dei pennelli per acquerello e delle loro caratteristiche. Ovviamente, anche questi pennelli hanno bisogno di un’attenzione particolare da parte di pittrici e pittori, specialmente dopo l’utilizzo. Abbiamo scritto un piccolo articolo che spiega come prendersi cura di questi pennelli, ti consigliamo di dargli uno sguardo cliccando qui.

Per preservare più a lungo possibile i pennelli per acquerello i passaggi da fare non sono troppi e occorre davvero poco tempo per metterli in pratica.

Una volta terminata la sessione di pittura, è importante procurarsi dell’acqua pulita e immergere dentro le punte dei pennelli, in questo semplice modo è possibile eliminare i residui di colore, senza l’utilizzo di alcun solvente. Aiutandosi con un panno di cotone, ruotando le setole delicatamente in maniera rotatoria, sarà possibile rimuovere anche gli ultimissimi residui, preservando così le setole.

Se si desidera invece pulire in maniera maggiormente approfondita i pennelli, è possibile utilizzare l’apposito sapone. E’ pensato appositamente per pulire le setole e per nutrirle, idratandole e proteggendole, grazie alla composizione oleosa del sapone. Viene usato per la pulitura ed una piccola parte può essere applicata per ridare la forma alla punta, agendo come un balsamo.

Come pulire i pennelli per la pittura ad olio

Anche i pennelli per la pittura ad olio, così come quelli per i colori acrilici, necessitano di cura e pulizia dopo ogni sessione di pittura. Esistono diversi metodi di pulizia, tutti validi.

Il primo riguarda l’utilizzo del sapone per pennelli, come visto in precedenza per gli acquerelli, questi prodotti sono generalmente a base vegetale, riducono al minimo il rischio di rovinare le fibre e hanno un impatto ambientale molto più basso rispetto ai solventi.

Un secondo metodo è quello di utilizzare dei detergenti, come l’Oil Cleaner di Maimeri, un prodotto a base vegetale, atossico, che possono essere usato senza problemi anche negli ambienti chiusi. Non essendo aggreessivo, il diluente non danneggia le setole del pennello ma, di contro, potrebbe essere necessario spendere qualche secondo in più per la pulizia dei pennelli!

Questi sono soltando due dei possibili metodi da utilizzare per la pulizia dei pennelli per i colori ad olio, se desideri approfondire l’argomento consigliamo di dare un occhio al nostro articolo!

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Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!