Usare le matite colorate? Semplice! Tutti quanti, infatti, abbiamo mosso i nostri primissimi passi nel mondo dell’arte utilizzando un po’ a casaccio le matite colorate e i pastelli. Per questo motivo, la maggior parte delle persone guarda alle matite colorate come a qualcosa di semplice, di infantile, in ogni caso inferiore ad altre tecniche artistiche.
Questo non è però esatto: con questi accessori da disegno è infatti possibile realizzare delle vere e proprie opere d’arte, che nulla hanno da invidiare a delle opere ottenute con i colori a olio, con gli acrilici o con gli acquerelli.
Va peraltro detto che, da piccini, i nostri genitori e le nostre maestre non ci mettevano tra le mani delle matite di qualità: i nostri scarabocchi venivano infatti eseguiti alla bell’e meglio con delle matite colorate estremamente economiche, comprate non in un negozio di belle arti, quanto invece in edicola.
Chi usa le matite colorate a fini artistici – o magari per creare dei bozzetti nel campo dell’architettura, della pubblicità e della moda – si rivolge invece a degli accessori di qualità, come sono per esempio le matite colorate Caran d’Ache, Derwent, Lyra e Cretacolor.
Per raggiungere dei risultati soddisfacenti, però, è necessario fare molta pratica, avere un buon occhio e sì, è ovviamente necessario anche conoscere le tecniche giuste. Così come nel mondo della pittura con i colori a olio e con gli acrilici, anche in quello delle matite colorate nessuno ‘nasce imparato’. Per questo motivo, quindi, in questo post vogliamo spiegare ai principianti come usare le matite colorate, per poi vedere nel dettaglio quelle che sono le principali tecniche da provare.
Usare le matite colorate: la preparazione
Per disegnare e dipingere con le matite colorate non sono necessari molti accessori. Per partire è infatti sufficiente poter contare su un set di matite, su un album di fogli da disegno, su una gomma per cancellare e su temperino.
Il supporto principale per usare le matite colorate è infatti la carta, la quale può essere liscia, così da permettere la definizione di dettagli minimi, o ruvida, per avere un effetto del tutto differente. È però importante che la carta presenti uno spessore sufficiente, per non deteriorarsi in fretta con la pressione delle matite.
La carta, del resto, non è l’unico supporto da prendere in considerazione: le matite colorate possono essere utilizzate con soddisfazione anche su cartoncini, cartoni e cartoni telati.
Le stesse matite colorate vanno preparate con cura. Per prima cosa è necessario scegliere la giusta gamma di colori (munendosi eventualmente di matite acquerellabili se desideriamo provare questa peculiare tecnica). Poi arriva il momento di approntare le punte della matite, con un temperino, con un temperamatite o con della carta abrasiva.
Va inoltre detto che, in base alla tecnica usata e al risultato che si vuole ottenere, è possibile creare delle punte più o meno appuntite: non è detto che una matita debba per forza trasformarsi in un punteruolo!
Come usare le matite colorate
Approntati tutti i necessari accessori da disegno, è possibile iniziare l’opera. Il primo passo è certamente quello di tracciare uno schizzo, tracciando dei tratti lievi e sottili: in questa prima fase è possibile usare anche una semplice matita da disegno, facendo ben attenzione a essere molto leggeri sul foglio.
Fatto questo, è possibile iniziare a dipingere con le matite colorate, tenendo bene a mente che a pressioni diverse corrispondono risultati differenti. Appoggiando debolmente la matita al foglio, è possibile creare delle campiture deboli, appena percettibili e non coprenti. Aumentando la pressione lo strato diventa più coprente, laddove invece, usando ancora più energia, è possibile ottenere un colore uniforme e molto marcato.
Non stiamo parlando di colori liquidi, come sono i colori a olio e gli acrilici. Si capisce dunque che non è possibile mescolare tra loro diversi colori se non direttamente su carta. Ma come si mescolano tra loro i colori delle matite colorate? Esistono tanti e differenti metodi, tutti da provare e da ripescare in base alle esigenze del momento. In linea generale, però, i colori si mischiano sovrapponendo l’uno all’altro, tendenzialmente andando a sovrapporre il colore più chiaro con quello più scuro.
Nello specifico, è possibile amalgamare più colori con la tecnica del tratteggio, la quale consiste nel creare delle sfumature tracciando dei trattini di colori diversi molto vicini tra loro. Con l’esperienza si riuscirà, attraverso questa tecnica, a creare delle intensità differenti di colore, premendo di più o di meno nel tracciare i trattini, facendoli più vicini o più lontani, con delle matite più o meno appuntite.
Va peraltro sottolineato che i trattini, nel caso del riempimento di un oggetto tondeggiante – come per esempio la classica mela in una natura morta – possono essere curvi. Altra tecnica molto utilizzata è quella del tratteggio incrociato: in questo caso si vanno a creare due strati di linee parallele che si incrociano tra loro, dando vita a un colore nuovo. Più lenta ma particolarmente affascinante è poi la tecnica del puntinismo, in cui si dipinge e si mescolano i colori creando tanti piccoli puntini vicini tra loro.
Più ricercata è la tecnica della brunitura, la quale prevede di sfumare uno strato di colore con una matita bianca o grigia, così da creare dei curiosi giochi di luce. Particolare ma meno prevedibile è infine la tecnica del frottage. Per metterla in pratica è necessario appoggiare il foglio su una superficie irregolare, colorare con una matita colorata e, steso questo primo strato, smuovere leggermente il foglio, per poi utilizzare (su una superficie sempre irregolare ma differente) un altro colore.
Per effettuare delle sfumature, inoltre, è possibile utilizzare anche le proprie dita o, per essere più precisi, un apposito sfumino. Non vanno poi dimenticate le matite acquerellabili, che danno una marcia in più al lavoro, avvicinando il mondo del disegno a quello della pittura, sia quanto a tecnica che quanto a risultato.
Un disegno con le matite colorate va portato avanti rafforzando in modo progressivo i colori, aggiungendo un dettaglio dopo l’altro, arricchendo il soggetto delle sfumature, delle lumeggiature e delle ombre necessarie, così da dare l’effetto della tridimensionalità. L’ultimo step, quando si è davvero certi di avere completato l’opera, è quello di ultimare il lavoro con dello spray fissativo, per proteggerlo nel tempo e mantenerlo immutato.
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