Come scegliere le migliori penne per il disegno tecnico?

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Portamine, album tecnico, compassi, righe, squadre, maschere, curvilinee, marker… il mondo del disegno tecnico è ricco dei più disparati accessori. Per trasmettere in modo oggettivo delle informazioni geometriche su un piano bidimensionale – scopo precipuo del disegno tecnico – è infatti necessario poter utilizzare i migliori e più precisi strumenti, a partire dalle matite, ma anche dai pennarelli a punta graduata. Ed è proprio di questi ultimi che parleremo in questo articolo. In base a quali caratteristiche è possibile scegliere le penne per il disegno tecnico più adatte ai tuoi scopi? Lo scopriremo insieme in questa guida, dedicata dall’inizio alla fine proprio alle penne tecniche, in tutte le loro forme.

Penne per il disegno tecnico

Le penne per il disegno tecnico sono concepite appositamente per essere utilizzate insieme a righe, squadre e maschere, così da poter creare delle rappresentazioni precise, fedeli, complete e trasferibili circa la progettazione di un dato oggetto. I destinatari principali sono dunque per l’appunto i disegnatori tecnici, e quindi i professionisti dei settori dell’architettura e dell’ingegneria. Non è però raro che delle persone acquistino le penne per il disegno tecnico anche per scopi differenti, come per esempio la calligrafia, il disegno artistico ad inchiostro o persino per la creazione di fumetti. Le caratteristiche che vengono apprezzate anche dai non-tecnici sono la stabilità dell’inchiostro, la precisione delle linee e la pulizia del disegno.

Le penne per il disegno tecnico, in ogni caso, sono molto differenti dalle normali penne che si possono acquistare normalmente in edicola. E non è tutti qui: anche tra le penne tecniche si individuano differenti tipologie, per soddisfare le esigenze di tutti i disegnatori, dagli architetti agli illustratori.

In molti avevano pensato che, con la progressiva diffusione dei software CAD, le penne per il disegno tecnico sarebbero andate via via scomparendo. Eppure non è così: molti disegnatori tecnici continuano comunque a preferire il foglio di carta, la grafite, le penne e le squadre ai computer, e a questi si accompagnano tutte le persone che, lungi dall’avere particolari competenze architettoniche o ingegneristiche, utilizzano le penne tecniche per altri scopi, e quindi per illustrare e per scrivere.

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Gli spessori delle penne per il disegno tecnico

Caratteristica peculiare delle penne tecniche è quella di presentare, per ogni modello, degli spessori differenti, i quali vengono spesso definiti in base alle esigenze reali dei disegnatori tecnici, e quindi in relazione agli standar ISO. In linea generale, è possibile acquistare delle penne liner con spessori dai 0,05 millimetri ai 2 millimetri. In questo modo, dunque, si possono tracciare linee sottilissime e linee invece molto spesse, sempre con la garanzia della massima precisione e pulizia. Qualsiasi sia lo spessore scelto, infatti, la stabilità sarà sempre superiore rispetto a quella offerta dalle normali penne in commercio, con una variazione minima – praticamente nulla – dello spessore del segno lasciato sul foglio.

Altro tratto caratteristico delle penne per il disegno tecnico è il rivestimento in metallo della loro punta, il quale permette così l’utilizzo confortevole e preciso di righe, squadre e maschere: l’appoggio contro il bordo di questi strumenti, infatti, è sempre perfetto e scorrevole.

Brevissima storia delle penne tecniche

Come è noto, il disegno tecnico è nato sul finire del 18° secolo, insieme alla Prima rivoluzione industriale. Le prime penne tecniche erano regolabili, con lo spessore della linea che variava in base al variare della regolazione dei due componenti finali dello strumento. La manutenzione richiesta, come è possibile immaginare, era molto alta, moltiplicata dal fatto che si trattava pur sempre di penne a immersione, le quali dovevano dunque essere costantemente ricaricate durante l’utilizzo. Solo più tardi si realizzarono delle penne per il disegno tecnico in grado di contenere il proprio inchiostro, e quindi più facili da maneggiare, con un livello di manutenzione richiesta ridotto allo zero.

Tipologie di penne per il disegno tecnico

A prescindere dallo spessore del pennino, esistono principalmente tre tipologie differenti di penne per il disegno tecnico. In primo luogo, ci sono le penne ricaricabili con inchiostro, molto poco diffuse, le quali richiedono un alto livello di manutenzione. Alcuni guardano a questi strumenti come a dei rimasugli del passato, destinati ai soli nostalgici; altri, invece, vi vedono un accessorio più preciso degli esempi moderni. Queste penne tecniche costano più dei modelli normali, ma questo investimento iniziale più alto può poi risultare vincente ricarica dopo ricarica, in quanto l’inchiostro è piuttosto economico. Va però sottolineato il fatto che queste penne richiedono un’attenzione del tutto particolare, oltre che a una buona pulizia: se l’inchiostro viene fatto seccare all’interno del pennino, l’intero strumento è infatti da buttare.

Ci sono poi le normali penne tecniche non ricaricabili, senza ombra di dubbio le più diffuse, per facilità di utilizzo e per il loro prezzo accessibile. Infine, c’è il compromesso, costituito dalle penne ricaricabili a cartuccia: di fatto, quando l’inchiostro è terminato, si trasferisce il pennino su una nuova cartuccia, che costituisce l’intero corpo della penna.

Scegliere la penna per disegni tecnici in base al tipo di inchiostro

Tutte le penne per disegno tecnico sono caratterizzate da un inchiostro molto inteso. Nella maggior parte dei casi si tratta di inchiostro a base d’acqua; talvolta però, si trovano delle penne tecniche con inchiostro a base oleosa, le quali hanno un unico grande vantaggio: con queste penne è infatti possibile scrivere e disegnare anche sui supporti lucidi, come per esempio sulle fotografie. La maggior parte degli illustratori e dei disegnatori tecnici, però, non hanno questa esigenza, e per questo le penne con inchiostro ad acqua sono, in linea generale, un’ottima scelta, grazie al maggior controllo della linea.

Staedtler Pigment Liners e Sakura Pigma Microns: quale scegliere?

Esistono molto differenti brand di penne per il disegno tecnico, da Copic a Koh-i-Noor, ma non c’è storia: quelle che vanno per la maggiore sono le Staedtler Pigment Liners e Sakura Pigma Microns, apprezzatissime sia dagli architetti che dagli illustratori. Ma cosa distingue queste due penne tecniche?

Le liner di Staedtler sono perfette per chi non vuole avere alcun dovere in fatto di manutenzione: basti pensare al fatto che queste penne possono restare stappate per oltre 18 ore senza rischiare di asciugarsi. Certo, non ti stiamo consigliando di dimenticarti sistematicamente il tappo: se di tanto in tanto dovesse capitarti, però, con le Staedtler Pigment Liners non avrai alcun problema! Questa particolarità ti permette di cambiare tutte le penne e tutti gli spessori che vuoi durante il tuo lavoro, senza doverti preoccupare, ad ogni passaggio, di tappare la tua penna. L’inchiostro di queste penne è di un nero forte e inteso, ed è molto resistente allo sbiadimento. Sul nostro e-commerce puoi trovare Staedtler Pigment Liners con spessore dai 0,05 ai 2 millimetri.
Diffusissime a livello mondiale, le Sakura Pigma Microns sono disponibili in vari colori differenti. Anche in questo caso, la manutenzione richiesta è nulla, anche se raccomandiamo di tappare queste penne il prima possibile! Estremamente versatili, le Pigma Micron sono molto apprezzate da disegnatori tecnici ma anche da artisti e da mangaka. Sul nostro e-commerce sono disponibili diversi colori, da 0.2 a 0.5 millimetri.

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Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!

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