Come scegliere la carta da disegno

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Per le persone che non si occupano di arte o di disegno tecnico, un foglio di carta vale l’altro.
Chi si diletta con la grafite, con i carboncini e con i marker da disegno, invece, è di tutt’altra opinione.

La carta da disegno ha svariati formati, diversi spessori, disparate grammature e differenti grane, e la scelta, per i neofiti, si presenta spesso complicata. Come scegliere la carta da disegno giusta per te? Per farlo devi conoscere tutte le caratteristiche del foglio sul quale si andrà a disegnare, infatti, è possibile raggiungere i migliori risultati: un foglio troppo liscio oppure troppo ruvido, per esempio, può compromettere del tutto un lavoro.

A cosa devi pensare, dunque, prima di acquistare il tuo blocco da disegno?
Quali segreti della carta devi scoprire per essere certo che il tuo supporto, anziché d’ostacolo, ti possa essere d’aiuto?

Scopriamolo insieme in questo articolo!

Le caratteristiche della carta da disegno

Partiamo subito e capiamo insieme quali sono le caratteristiche fondamentali della carta da disegno.
All’inizio dovrai tenerle sempre a mente ogni volta che ti troverai a scegliere la carta per il tuo prossimo disegno.
Con il tempo questo diventerà automatico ed inoltre sono sicuro che dopo che avrai provato tutte le differenti tipologie, saprai qual é la tua preferita e saprai subito quale scegliere a seconda del tipo di lavoro che dovrai realizzare.

Ma non perdiamo altro tempo e partiamo con un po’ di storia della carta! 🙂

Breve storia della carta

Un tempo, per la scrittura e per il disegno, si utilizzavano i papiri, le pergamene, l’argilla, il legno, l’osso, il bambù, o semplicemente le pietre.
Di certo questi supporti non di distinguevano per praticità, né brillavano per leggerezza o per facilità di utilizzo.

Fu solo nel 105 d.C. che, in Cina, qualcuno inventò quella che oggi noi chiamiamo ‘carta’.
L’inventore, secondo la leggenda, fu un ministro cinese, Ts’ai Lun, il quale, secondo un’intuizione particolarmente felice, sostituì le fibre animali con quelle vegetali nella lavorazione del feltro.

Si narra infatti che Ts’ai Lun, osservando le lavandaie mentre lavavano logori panni in uno stagno, finì per porre lo sguardo sulle fibrille che andavano a staccarsi dai panni durante lo strofinio, per poi ammucchiarsi in un piccolo angolo dello specchio d’acqua. Incuriosito, l’uomo raccolse il velo di fibre vegetali per poi essiccarlo: fu così che nacque il primo foglio di carta della storia.

Libro stampato cinese del 868

Il primo libro stampato attualmente conosciuto: Sutra del Diamante del 868 d.c

A partire da quella prima esperienza quasi casuale, Ts’ai Lun fabbricò un graticcio con dei finissimi bastoncini di bambù, che usò per dare forma alle fibre di corteccia del gelso precedentemente macerate e battute: il foglio così ottenuto veniva poi messo ad essiccare all’aria, per poi essere utilizzato per scrivere e per disegnare.

Questo metodo fu presentato all’imperatore, che restò favorevolmente colpito, e non tardò ad arrivare in Giappone, dove i monaci buddisti iniziarono a fabbricare carta per i loro scritti religiosi. Solo nell’ottavo secolo, però, l’invenzione della carta iniziò a diffondersi verso occidente: dapprima, nel 750, un prigioniero cinese insegnò la tecnica agli Arabi, i quali avviarono di conseguenza le prime piccole cartiere in Spagna.

Intorno all’anno 1000, finalmente, la carta arrivò anche in Italia: si pensi che si hanno notizie delle prime cartiere a Fabriano intorno al 1283. Furono proprio i cartai italiani, del resto, a introdurre la molitura meccanica degli stracci, la collatura con la gelatina animale e la filigranatura.

Bene, ora che abbiamo sintetizzato le origini della carta, possiamo passare alla guida per l’acquisto della carta da disegno. Come dovrà essere il tuo prossimo blocco da disegno?

Carta da disegno ruvida e carta da disegno liscia: quale scegliere?

Meglio la carta da disegno liscia o quella ruvida? La risposta, ovviamente, dipende dal tipo di disegno che si vuole realizzare!

La carta liscia, in virtù della sua superficie continua, ci dà la possibilità di disegnare con una maggiore precisione, e quindi di realizzare dettagli molto piccoli e curati. La carta ruvida, al contrario, presenta una superficie disomogenea, che va quindi a spezzare le linee tracciate.

Questo, dunque, è il primo e fondamentale criterio da tenere in considerazione: chi vuole maggiore precisione e maggiori dettagli dovrà volgere lo sguardo verso una carta abbastanza liscia. Viceversa, chi non punta al dettaglio, quanto invece a disegni di grandi dimensioni, guarderà alla carta ruvida.

La grana della carta, peraltro, muta in modo marcato anche l’atmosfera finale del disegno: la carta ruvida sottolinea la struttura stessa della carta, soprattutto se utilizzata con pastelli e con carboncini, mentre la carta liscia esalta il disegno di per sé, in particolar modo se si utilizzano matite dure o marker.

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Cosa puoi dedurre da tutto questo?
Semplice: pur non esistendo regole ferree, la carta da disegno liscia è consigliata soprattutto per il disegno tecnico, che pretende precisione e linee esatte. La carta ruvida, invece, si presta alla perfezione all’uso artistico, grazie all’esaltazione delle sfumature.

Ma, per l’appunto, questa è una distinzione di comodo: un artista che vuole eseguire un disegno pieno di particolari, ricco magari di sfumature delicate, potrà benissimo acquistare un blocco da disegno più liscio.

Il formato della carta da disegno

Più facile, rispetto al tipo di grana, scegliere il formato della carta da disegno.
Ma cosa si intende precisamente con format
o? In parole semplici si intende la misura dei due lati del foglio, che può essere espressa in millimetri, centimetri o pollici (usato soprattutto dalle marche inglesi o americane).

Normalmente si propende per il classico formato A4, e quindi per i fogli da 210 x 297 millimetri. I blocchi da schizzo, però, presentano spesso formati più piccoli, come il formato A5. Nei corsi di disegno, invece, si tende a utilizzare carta da disegno di dimensioni maggiori, come il formato A3 o persino il formato A2, forte dei suoi 420 x 594 millimetri.

Esistono poi delle eccezioni a queste misure standard: i produttori di carta artigianale, soprattutto nel caso dei fogli singoli, possono avere misure non convenzionali, che li rendono due volte unici, sia per la qualità che per il formato! 🙂

La grammatura della carta

Un aspetto fondamentale, da tenere sempre in considerazione, è la grammatura della carta, ovvero il suo peso, che spesso i neofiti confondono con lo spessore della carta.

Certo, in linea generale una carta con un peso maggiore avrà anche uno spessore importante, ma non è sempre così: è sempre dunque meglio specificare sia lo spessore che la grammatura ricercati.

La grammatura esprime il peso di un foglio in grammi in rapporto ad una data superficie, di un metro quadrato.
Una carta ‘pesante’ vanterà dunque una grammatura di 200 o 300 g/mq, mentre invece una carta con una grammatura leggera, destinata quindi agli schizzi, avrà una grammatura di circa 100 g/mq.

Anche la scelta della grammatura dipende dunque dall’utilizzo che si farà della carta da disegno: come anticipato, per i semplici schizzi si tende ad acquistare blocchi da disegno con grammature inferiori, mentre invece, per disegni più importanti e laboriosi, si guarda a grammature maggiori, con fogli resistenti alle cancellature, che non si sfibrano, e che – nel caso dell’utilizzo di pennarelli, penne e marker – siano in grado di assorbire l’inchiostro in modo omogeneo.

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La scelta della carta da disegno

Come abbiamo visto, dunque, non esiste a priori il blocco da disegno perfetto.
Il disegnatore tecnico che si collega al nostro e-commerce per acquistare la propria carta da disegno online, molto probabilmente, prenderà delle scelte diametralmente opposte a quello del virtuoso dei carboncini e dei pastelli.

Oltre alle caratteristiche della carta in sé, inoltre, si deve pensare al confezionamento dei fogli.
Chi vuole disegnare lontano dallo studio, senza cavalletto e senza postazione fissa, potrà certamente individuare l’alleato perfetto in un blocco da disegno collato o spiralato, mentre chi disegna nel proprio studio o nel proprio atelier potrà utilizzare con grandi vantaggi i classici album da disegno con fogli indipendenti.

Carta da disegno a matita

I grandi artisti sono capaci di realizzare un’opera incredibile disegnando addirittura su un post-it. Sono sicuro che ti sarà già capitato di vedere qualcosa del genere su Facebook o Instagram.

Se invece sei un disegnatore “normale” come me è meglio dotarsi di una buona carta. Questo ti permetterà di partire con gli strumenti giusti.

Il mio consiglio è di partire inizialmente con della carta a grana ruvida, in quanto può aiutarti nel risultato finale. Riuscirai ad ottenere delle sfumature con meno sforzo e questo influirà sui volumi del tuo disegno.

Via via che migliorerai potrai orientarti verso una carta più liscia, sempre che questa sia di tuo interesse. Viene usata spesso per i disegni con soggetti realistici, in quanto permette di realizzare dei dettagli molto precisi, cosa quasi impossibile con la carta ruvida.

Non è necessario avere una grammatura altissima, a meno che tu non preveda di lavorare su molti strati o calcare molto con le tue matite.

Carta da disegno per matite colorate

Se devi scegliere la carta da disegno per le matite colorate, il discorso è per certi versi simile a quello per le matite in grafite.

Vorrei però mettere in luce due aspetti importanti.
Per prima cosa valuta bene la grammatura dei fogli. Con le matite colorate si lavora per sovrapposizioni di colore e ti capiterà spesso di colorare più volte su una stessa area del foglio.

Una carta troppo leggera potrebbe deformarsi o addirittura consumarsi fino a rompersi.

Seconda cosa: tieni sempre a mente la friabilità e pastosità delle tue matite, quindi la durezza della mina.

Delle matite colorate pastose lavoreranno bene su una carta ruvida, meno su una carta liscia. Con delle matite dalla mina molto dura, sarà vero il contrario.

In ultimo, se vuoi puntare al top, considera anche la possibilità di utilizzare dei fogli in acquerello 100% cotone. Ti assicurerai una carta dalla qualità ottima ed il risultato finale sarà sicuramente di un livello superiore. Te ne accorgerai dal primo tratto. 😉

Carta da disegno tecnico

D’accordo, probabilmente la carta da disegno tecnico non deve essere così pregiata come quella per il disegno artistico (e qui qualcuno potrebbe contraddirmi), ma deve comunque rispettare alcune regole di base.

La grammatura è importante, soprattutto se lavori con matite molto dure e non vuoi strappare il tuo foglio.

Spesso si usano liners, markers e inchiostri, quindi è importante che le fibre siano in grado di assorbire il colore senza sbavare, mantenendo i contorni puliti e precisi.

Ruvida o liscia? Questo dipende molto dai tuoi gusti. Noi preferiamo la carta liscia, in quanto permette un maggiore livello di dettaglio e l’uso delle matite a punta dura è agevolato. Ma tu potresti essere a tuo agio anche con la carta a grana ruvida.

L’importante è provare e trovare la migliore soluzione per il proprio stile di disegno

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E tu, in quale tipo di carta da disegno troverai il supporto perfetto?

Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!

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