A cosa servono i medium in pittura?

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Oggi parliamo di medium. No, non ci riferiamo a quelle persone che affermano di essere in grado di mettersi in contatto con l’aldilà.
E no, non parleremo nemmeno delle teorie della comunicazione di Marshall McLuhan. No, parleremo dei medium per la pittura, dei cosiddetti medium ausiliari che ci permettono di potenziare, diminuire, accorciare o esaltare determinate caratteristiche dei colori usati per la pittura. Esistono pertanto medium per i colori ad olio, per le tempere, per gli acrilici e per gli acquerelli, anche se va detto che, per determinate tinte, i medium sono fondamentali, mentre in altri casi sono del tutto opzionali.

Fino a non molto tempo fa, per esempio, non si usavano particolari ausiliari per la pittura ad acquerello, laddove oggi invece si è iniziato a sperimentare anche in questo campo, con grande soddisfazione.

A cosa servono i medium per la pittura?

Per capire il ruolo degli ausiliari nel mondo dell’arte pittorica va analizzata la natura stessa dei colori pittorici. Il loro colore, il loro tono, la loro brillantezza o la loro opacità, tutto quanto dipende effettivamente dalla loro composizione, dalla loro chimica di fondo, insomma, dalla ricetta utilizzata dal produttore dal quale abbiamo acquistato i nostri colori. Basta un nonnulla, una differenza minima, e il risultato finale è destinato a mutare. Non è certo un caso se, un tempo, gli artisti preparavano da sé i propri colori.

Si deve partire dal presupposto che, quando si parla di colori pittorici, si ha nella maggior parte dei casi a che fare con una sostanza formata da un pigmento, ovvero dal colore vero e proprio, e da un legante. Nei colori ad olio il legante è costituito ovviamente dall’olio, nei colori acrilici abbiamo i polimeri acrilici, mentre nelle tempera troviamo sostanze leganti come l’uovo, la gomma arabica, la caseina, le colle animali e via dicendo.

Quella è la composizione fondamentale di ogni colore, ed è su quella che si interviene con un medium per pittura, così da modificarne la resa e, da un certo punto di vista, il ‘comportamento’. A sottolineare la funzionalità degli ausiliari sta il significato latino della parola ‘medium’, per l’appunto ‘mezzo’, e quindi un mezzo per cambiare il colore in base alle nostre esigenze. Sotto questo ombrello, dunque, si ritrovano sostanze atte a ritardare l’essiccazione o a velocizzarla, ad aumentare la trasparenza, il volume o l’adesione del dipinto. E queste sono solamente alcune delle possibilità offerte dagli ausiliari. Ma quanti tipi di medium esistono? Vediamo quali sono i principali di ausiliari presenti in commercio!

Ausiliari per la pittura ad olio

Tra i medium utilizzati nella pittura ad olio ci sono ovviamente gli oli, i quali sono generalmente di origine vegetale e permettono di affinare la propria tecnica.

L’importante, prima di utilizzarli, è ovviamente conoscere alla perfezione quello che sarà il risultato, o meglio, la trasformazione che essi apporteranno ai nostri colori. Partendo dal presupposto per il quale nei nostri tubetti è già presente una piccola dose di olio, possiamo andare ad aggiungere ai nostri colori, al momento dell’utilizzo, questi particolari oli:

  • Olio di lino raffinato: senza ombra di dubbio il tipo di olio più diffuso per andare a modificare i colori ad olio. Lo scopo del suo utilizzo è quello di fluidificare il colore, donando maggiore lucidità al risultato finale. Può essere utilizzato per creare delle ottime velature.
  • Olio di lino spremuto a freddo: il risultato è del tutto simile a quello garantito dall’olio di lino raffinato. In questo caso, però, l’essiccazione è più rapida.
  • Standolio di lino: anche in questo caso il principale risultato è una maggiore fluidità, alla quale si accompagna una maggiore durata della pellicola e una più marcata resistenza all’ingiallimento. Utilizzato spesso per fare delle velature e per dipingere piccoli dettagli, garantisce un’asciugatura estremamente lenta.
  • Olio di lino ispessito: sono principalmente tre le funzioni di questo medium, ovvero maggiore fluidità, maggiore durata e asciugatura rapidissima.
  • Olio di lino imbianchito: il discorso è il medesimo rispetto a quello fatto per l’olio di lino ispessito. Qui, però, l’essiccazione è meno veloce.
  • Olio di lino essiccante: come riporta il suo nome, il suo maggior pregio è quello di garantire una essiccazione a tempi record.
  • Olio di papavero essiccante: non più di lino ma di papavero, questo olio viene utilizzato per fluidificare i colori più chiari, ed è apprezzato per la sua buona resistenza all’ingiallimento.
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Le resine alchidiche

Negli anni Sessanta il mondo dei medium e degli ausiliari per la pittura venne rivoluzionato dalla  Winsor&Newton: fu allora, infatti, che arrivarono sul mercato i suoi tre famosi medium per la pittura ad olio, ovvero Liquin, Wingel e Oleopasto.

Il più importante dei tre è certamente il Liquin, una resina alchidica pura che di fatto è arrivata fino a noi nella sua formulazione originale (alla quale si sono via via aggiunte delle varianti).

Quello che oggi viene chiamato Liquin Original viene utilizzato come medium ad essiccazione rapida per impastare e per diluire i colori, ma anche per creare in casa delle vernici finali e delle vernici da ritocco.

I solventi

Eccoci arrivati agli ausiliari più propriamente odorosi e aggressivi: non si può dire di conoscere la pittura ad olio fino a quando non si è utilizzata la trementina, la quale impedisce ai pittori di lavorare in ambienti chiusi e non areati. Il suo compito – oltre a quello di rimuovere a secco degli strati di vernice – è quello di rendere più snella la pittura ad olio, con pennellate più fluide.

Oltre alla trementina, tra i solventi più utilizzati troviamo la ragia, con un utilizzo simile, anche se maggiormente votato alla pulizia dei materiali usati per la pittura ad olio.

Le vernici

Le vernici sono un particolare tipo di ausiliare per la pittura, le quali consentono di rafforzare e di proteggere il nostro lavoro pittorico.

Ne esistono principalmente due tipologie distinte: le vernici da ritocco ci permettono di ridare vita a parti dei dipinti eccessivamente opache, nonché di proteggere i lavori in una fase intermedia; le vernici finali, invece, come suggerito dal loro stesso nome, devono essere utilizzate solo quanto l’essiccazione del lavoro sarà totale – solitamente dopo una decina di mesi – per proteggerlo dai danni del tempo.

I medium per la pittura acrilica

Anche nel campo dei colori acrilici, come accennato, esistono dei medium. Più in particolare, abbiamo a che fare in linea di massima con ausiliari liquidi e con ausiliari sottoforma di gel. Andando ancor di più in profondità si possono distinguere dei medium per creare delle velature e dei medium per creare degli effetti opachi (talvolta estremamente opachi).

Non è tutto qui: in commercio si trovano anche degli ausiliari per colori acrilici mirati a ritardare l’essiccazione di questi colori, tipicamente molto veloce, in certi casi fin troppo. Altri ausiliari molto apprezzati nel mondo dell’acrilico, oltre agli spray umidificatori (per avere una maggiore lavorabilità) sono le vernici brillanti.

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Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!

2 Comments

  1. Marianna 7 Novembre 2019 at 22:16 - Reply

    Salve gli acrilici si possono conservare una volta mischiati con il medium? Se si per quanto tempo?

    • Tiziano Momarte 8 Novembre 2019 at 7:49 - Reply

      Gentile Marianna,

      La sua domanda è molto interessante e cercherò di risponderle per quanto mi è possibile.
      Una delle caratteristiche principali degli acrilici, forse quella più discussa, è il loro tempo di asciugatura.

      Gli acrilici asciugano per evaporazione e sicuramente sarà al corrente che è importantissimo chiudere con attenzione il tubetto o boccetta dopo ogni utilizzo, per evitare che il colore si asciughi all’interno del contenitore.

      Se per mischiare la vernice acrilica con il medium l’avrà estratta dal suo contenitore originale, temo proprio che non durerà molto prima di asciugarsi.
      A meno che lei non l’abbia rimessa dentro un contenitore simile a quello in cui erano contenuti inizialmente (o magari proprio lo stesso), facilmente richiudibile con un tappo.

      In ogni caso quello che penso è che aggiungendo del medium alla vernice originale, questa subirà un’alterazione della sua composizione e questo influirà sicuramente sui tempi di conservazione.
      La domanda che le faccio è: nello specifico di che medium parla?

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