Ultimamente le gouache stanno suscitando grandissimo interesse in artiste e artiste. Questi colori particolari presentano caratteristiche peculiari che li distinguono dai comuni colori acrilici e dai colori ad acquerello. Le gouache sono una vernice dalla consistenza cremosa e dalla finitura opaca molto coprente.
Questi colori si asciugano in fretta e si riattivano con l’acqua come gli acquerelli e, proprio per questo motivo, vengono anche chiamati “acquerelli opachi”. Molte volte ti sarà capitato di sentirli chiamare con il termine “tempere”, anche se è importante specificare che non assomigliano per niente alle classiche tempere per bambini!
Questo articolo è ispirato al nostro nuovo video YouTube, realizzato in collaborazione con la bravissima Giulia. Consigliamo di dargli uno sguardo in modo da comprendere al meglio ciò che vedremo in questa guida che, come detto, vedrà come protagoniste le Gouache Maimeri!
- I materiali che utilizzeremo in questa guida
- Realizziamo degli swatch
- Realizziamo l’illustrazione con le Gouache Maimeri
I materiali che utilizzeremo in questa guida
Il primo step da compiere, prima di poter passare all’illustrazione, è la scelta dei materiali. Come detto in precedenza le protagoniste di questo video saranno le Gouache Maimeri. La gamma è composta da 54 tonalità, tutte disponibili nel comodo e pratico tubetto da 20ml caratterizzato da un design estremamente classico.
Per la produzione di questi colori vengono utilizzati esclusivamente i migliori pigmenti che, uniti a gomma arabica e a una parte di materiale inerte (biacca, gesso o simile), consentono di ottenere un buon livello di opacità e una consistenza perfetta. La vernice è molto densa e può essere diluita grazie all’ausilio di acqua. In base al grado di diluizione l’artista avrà la sensazione di lavorare con degli acrilici, in caso in cui ci sia poca o nessuna diluizione, oppure con degli acquerelli, nel caso in cui il grado di diluizione sia elevato.
Nello specifico, Giulia ha scelto i seguenti colori:
- Bianco di Titanio – 018
- Giallo Limone – 100
- Giallo scuro – 118
- Scarlatto – 274
- Terra d’ombra Naturale – 493
- Verde Smeraldo – 347
- Blu Primario – 400
Scelti i colori è il momento di passare ai pennelli. Per questa guida Giulia ha scelto di utilizzare i pennelli Aqua Elite di Princeton. Questa linea è realizzata con un filato sintetico che imita alla perfezione il pelo naturale di martora. I pennelli appartenenti alla gamma si contraddistinguono per buona elasticità e per la capacità di trattenere un’elevata quantità di colore. Giulia ha scelto le seguenti punte e misure:
In aggiunta a questi tre pennelli, è necessario anche un pennello piatto Neptune, sempre sintetico e sempre prodotto dall’azienda americana Princeton.
Rimediati colori e pennelli, è necessario avere anche una tavolozza e la carta. Per la tavolozza Giulia ne ha scelta una molto spaziosa, stiamo parlando della Tavolozza Maimeri in plastica 22×30 cm. Per quanto riguarda la carta invece ha optato per l’Album di carta per acquerello Canson Aquarelle.
Realizziamo degli swatch
Per prima cosa dobbiamo preparare i colori nella tavolozza. Come accennato in precedenza i colori gouache possono essere diluiti con acqua e, a seconda della quantità utilizzata, avremo colori più vicini all’acquerello oppure più simili ad acrilici. Il consiglio di Giulia è quello di fare delle prove aggiungendo poche gocce alla volta.
Per ottenere la consistenza ideale è necessario lavorare un poco il colore. Quando viene prelevato il colore non ci devono essere grumi e, allo stesso tempo, il colore stesso non deve risultare troppo liquido. Se lavorando il colore riesci a vedere il fondo della tavolozza, vuol dire che è stata aggiunta troppa acqua.
Dopo questa breve introduzione possiamo passare alla realizzazione degli swatch, da questo test si può notare come i colori siano incredibilmente opachi. Giulia traccia un segno con una matita in grafite, in modo da far vedere che la coprenza del bianco è superiore a quella degli acquerelli.
Realizziamo l’illustrazione con le Gouache Maimeri
Il modo migliore per mostrare la resa delle gouache è realizzare un’illustrazione. Dopo aver tracciato il disegno, iniziamo a colorare. Per prima cosa Giulia provvede a miscelare il giallo ocra e un po’ di scarlatto per dipingere la sezione dell’arancia. Il consiglio è quello di non dipingere strati troppo spessi, c’è il rischio di fare delle crepe nel colore una volta asciutto. A livello di composizione la gouache non è stabile come gli acrilici.
Con il terra d’ombra naturale doniamo un po’ di profondità e volume al disegno. La gouache si riattiva facilmente, e più lo strato è spesso, più è facile da riattivare. Per avere una sfumature più uniforme utilizziamo l’arancione per ripassare sopra la parte che ho scurito con la terra d’ombra naturale.
Fatto ciò, dipingiamo la sezione degli spicchi usando un rosa creato con il bianco di titanio e lo scarlatto, l’altro spicchio sarà invece realizzato con il giallo limone. È importante alternare il pennello piatto e quello angolare: il primo permette di riempire con facilità la sezione, mentre con le setole del pennello angolare si riesce ad ottenere un tratto preciso.
Per la realizzazione delle foglie, è necessario miscelare varie tonalità di verde tra di loro. Giulia ad un certo punto ha fatto cadere per sbaglio delle gocce di verde sulla parte dipinta di arancio, niente di grave! Con le gouache è possibile stratificare un colore chiaro sopra ad uno più scuro e correggere eventuali errori, come si è soliti fare con i colori acrilici. Per un risultato uniforme, va prestata molta attenzione attenzione che lo strato di colore sia completamente asciutto prima di fare delle correzioni.
Per realizzare la polpa della frutta negli spicchi, stendiamo il colore su più strati. Una volta asciutto uno strato, aggiungiamo i dettagli. Se vuoi che il colore non si riattivi e sporchi gli strati successivi, usa delle velature molto diluite in modo che la carta assorba il colore.
Con un verde miscelato al blu provvediamo ad aggiungere spessore ai margini. È possibile rendere la gouache trasparente diluendola con l’acqua, ma il suo punto di forza è proprio la coprenza. Per questo motivo, a differenza dell’acquerello, è possibile aggiungere dettagli più chiari alla fine del disegno, come ha fatto Giulia con la buccia dell’arancia e le venature sulle foglie.
Per finire, misceliamo il blu primario con un po’ di terra d’ombra naturale. Lo sciogliamo bene per far scorrere con facilità le setole sul foglio e dare un pò di movimento. Nonostante Giulia abbia aggiunto un bel po d’acqua, il colore è rimasto brillante e intenso.
Se ti è avanzato del colore sulla tavolozza puoi riutilizzarlo: basta attivarlo con un po d’acqua, anche se è difficile ottenere una buona coprenza perché il colore risulta molto liquido e diluito.
Cosa ne pensi di questa illustrazione? Siamo curiosi di sapere se ti è venuta voglia di provare le gouache o se magari le hai già provate. Scrivilo nei commenti! E se questo video ti è piaciuto ti invito a mettere un like e iscriverti al canale.
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