Come temperare le matite

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Con questo articolo vogliamo fornire agli artisti una breve guida riguardo come si temperano le matite. Una pratica che potrebbe sembrare banale, racchiude in realtà parecchie insidie che potrebbero portare ad una rottura della mina e al deteriorarsi della matita stessa.

Come ben saprai, esistono fondamentalmente due accessori per temperare le matite: il temperamatite e il coltellino. Troppo spesso gli artisti si dimenticano che questi due prodotti possiedono una lama e, esattamente come per i rasoi oppure per i coltelli da cucina, essa può deteriorarsi con il tempo, non consentendo più un’affilatura della matita perfetta.

Scopriamo insieme consigli e trucchi riguardo come utilizzare temperamatite e coltellino, andiamo!

Come sono fatte le matite?

Le matite sono tra gli accessori da disegno più utilizzati e apprezzati dagli artisti. Quando si parla di matite, bisogna subito partire dalla distinzione tra matite colorate e matite in grafite. Entrambe sono costituite da una mina, racchiusa da un corpo esagonale oppure tondo, realizzato generalmente in legno.

Trattando delle matite in grafite, un aspetto molto importante è la loro gradazione. Esistono infatti sia matite in grafite dalla mina morbida che dalla mina dura. La scala di durezza parte con la mina più dura, ovvero la 9H, fino ad arrivare alla mina più morbida ovvero la 9B. Il tutto passando per la durezza intermedia, ovvero la HB.

Parlando invece delle matite colorate, un aspetto importante riguarda sicuramente le diverse tipologie che si possono trovare sul mercato. Le matite colorate non sono tutte uguali, esistono matite colorate classiche come per esempio le Derwent Coloursoft, incredibili matite colorate a base di cera.

Abbiamo poi delle matite colorate molto particolari, le matite pastello. Esse rappresentano un punto d’incontro tra le classiche matite colorate e i pastelli, al loro interno si ha una mina che richiama molto la consistenza dei pastelli stessi.

Infine esistono le matite acquerellabili, con cui è possibile realizzare incredibili disegni grazie all’aiuto dell’acqua. Questa tipologia a dire la verità è comune sia alle matite colorate che alle matite in grafite. È infatti possibile trovare matite colorate acquerellabili, come per esempio le Caran d’Ache Museum, oppure delle matite in graffite acquerellabile, come le Caran d’Ache Technalo.

Perché è importante temperare bene le matite

Dopo una breve introduzione riguardo come sono fatte le matite, possiamo passare all’argomento principale del nostro articolo, ovvero come temperare le matite.

Temperare bene e nel modo corretto le matite è un passaggio che può fare davvero la differenza, generalmente non tutti gli artisti prestano abbastanza attenzione a questa pratica. Una buona realizzazione di questo procedimento ti permetterà di scongiurare possibili rotture della mina e garantirà una performance migliore della matita stessa.

Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio come temperare nella maniera corretta una matita, sia in grafite che colorata.

Come utilizzare il temperamatite

Utilizzare il temperamatite è abbastanza semplice, il nostro consiglio è quello di inserire la matita nel foro e mantenerla perfettamente dritta, allineata con il temperamatite stesso. Deve essere prestata molta attenzione a non inserire la matita con una angolatura, la punta verrebbe così sottoposta ad una pressione assolutamente non necessaria e potrebbe rompersi.

I temperamatite lavorano molto bene quando sono nuovi e perfettamente affilati. Come tutte le lame però non durano per sempre. Esistono un paio di semplici vie per poter capire quando un temperamatite non lavora più alla perfezione, scopriamole insieme!

Come capire quando un temperamatite non è perfettamente funzionante

Gli step per capire quando un temperamatite non riesce più a svolgere a pieno la sua funzione sono due.

Per prima cosa, una volta temperata la matita, bisogna esaminare il legno che circonda la matita stessa: se la superficie risulta essere liscia allora vuol dire che le lame del temperamatite sono perfettamente affilate. Se invece il legno si presenta ruvido o “peloso”, allora le lame del temperamatite stanno diventando smussate. Un temperamatite dalle lame molto smussate produrrà una superficie molto ruvida sulla punta della matita.

Il secondo passo consiste nel dare uno sguardo ai trucioli che escono dal temperino, un buon temperamatite produrrà una scheggia di trucioli lunga e continua. Più le lame del temperamatite sono smussate e più piccoli diventeranno i pezzi del truciolo, in tal caso il temperino andrebbe sostituito.

Quali sono le tipologie di temperamatite

In commercio esistono diversi tipi di temperamatite, ognuno presenta caratteristiche diverse ed è in grado di rispondere ad esigenze differenti.

Scopriamo insieme quali sono le tipologie!

Il temperino in metallo

Il temperino in metallo è il più comune e famoso dei temperini. Fin da bambini, siamo abituati ad utilizzare questo accessorio per temperare le nostre matite. Il suo utilizzo è estremamente semplice, basta inserire la matita nel foro e far ruotare la matita stessa al suo interno.

In pochi e semplici passaggi, grazie al temperino in metallo, sarai in grado di ottenere una punta super affilata. Ti consigliamo però di prestare molta attenzione, movimenti bruschi o una posizione errata della matita potrebbe portare a possibili rotture della mina.

Il temperamatite a manovella

Il temperino a manovella è molto comodo e ti consente di ottenere delle punte affilate in brevissimo tempo. Il suo utilizzo non è troppo complicato, anche in questo caso basta inserire la matita all’interno del foro e iniziare a ruotare la manovella. La rotazione delle lame interne al temperino provvederà ad affilare la punta della matita.

Il temperino elettrico

Dopo aver parlato del temperino in metallo e di quello a manovella, siamo arrivati al temperamatite elettrico. Questo temperino è indubbiamente il più comodo da utilizzare, generalmente presenta due fori per due tipologie di matite diverse: uno dedicato a matite dal diametro più piccolo e l’altro per matite dal diametro leggermente più grande.

Per ottenere una punta affilata è necessario, anche in questo caso, inserire la matita nel foro e premere il bottone per azionare le lame presenti all’interno del temperino. Gli scarti verranno comodamente raccolti all’interno del serbatoio dedicato.

Come utilizzare il coltellino

Esattamente come abbiamo visto per i temperamatite, anche le lame dei coltellini possono diventare meno affilate, richiedendo quindi controllo e manutenzione costante.

Affilare la punta della matita con il coltellino è leggermente più complicato, diversi artisti hanno riscontrato svariati problemi che li hanno portati a rompere la punta della matita.

Il trucco, per scongiurare eventuali rotture, è quello di tenere il coltello con una angolazione leggera, quasi parallelo alla matita, e togliere le piccole quantità di legno da ciascun lato della matita stessa. Grazie a dei movimenti di raschiatura molto delicati si riuscirà a creare una punta perfettamente appuntita.

È necessario prestare molta attenzione al particolare appena descritto. Infatti, se l’angolatura utilizzata è troppo ampia, la tendenza sarà quella di togliere una quantità troppo elevata di legno in una sola volta. Questo potrebbe portare addirittura a rovinare il corpo della matita, occorre quindi prestare massima attenzione!

Come temperano le matite gli artisti esperti

Come avrai potuto capire leggendo il nostro articolo, temperare bene le matite è un passaggio fondamentale per una buona realizzazione del disegno. Proprio per questo motivo, abbiamo voluto sentire il parere di diversi artisti bravi ed esperti, i quali ci hanno fornito consigli e spunti interessanti.

I consigli di Luca Tedde

Luca è un artista e insegnante professionista, esperto nel mondo delle matite, del carboncino e dei pastelli morbidi, con cui realizza incredibili ritratti.

In particolare, la prima domanda che abbiamo voluto fare a Luca, è se preferisce utilizzare il temperamatite oppure il coltellino e questa è stata la sua risposta: “Non sempre abbiamo abbastanza tempo da dedicare per fare la punta alle matite quindi, avendo trovato un temperino a manovella che realizza delle punte belle lunghe, il più delle volte preferisco utilizzare quello”.

La seconda domanda che abbiamo posto a Luca, riguarda un dubbio che molti artisti hanno. Ovvero, se diverse tipologie di matite (cera, olio, matite pastello, ecc…) richiedono diversi modi di temperare, questa è la risposta di Luca: “Ci sono casi dove l’utilizzo del cutter risulta essere l’unica alternativa per evitare che la mina si spezzi. Quindi consiglio il temperamatite a manovella per matite colorate a base cerosa oppure oleosa e per i pastelli secchi dalla mina dura (come i Carbothello di Stabilo) e, a volte, anche per le matite in grafite. Il cutter lo utilizzo, invece, principalmente per le matite un pochino più morbide, come le Caran d’Ache, i carboncini a base secca, le sanguigne e anche per le matite in grafite. In particolare, scelgo il cutter quando desidero una mina particolarmente lunga e libera dal fusto in legno”.

Per saperne di più riguardo Luca, sui suoi lavori e sui suoi corsi, ti lasciamo il link per il suo sito.

Sito: http://www.lucatedde.it

I consigli di Valeria: Vale su tela

Valeria è una bravissima artista ed insegnante, con un canale YouTube che vanta 15.000 iscritti dove fornisce consigli e realizza tutorial su svariati temi riguardanti il mondo dell’arte.

Abbiamo chiesto anche a Valeria se preferisce utilizzare il temperino oppure il coltellino o entrambi, la sua risposta è stata: ”Personalmente utilizzo un taglierino classico, come è possibile vedere dal mio video YouTube riguardo il kit creato in collaborazione con MomArte. Preferisco questo strumento perché mi consente di regolare la punta a mio piacimento, mentre invece il temperino la fa sempre uguale. L’utilizzo del taglierino mi consente di sprecare meno mina, perché rimuovo solo il legno e non rischio di rompere la mina”.

Le abbiamo poi chiesto se diverse tipologie di matite richiedono tecniche diverse, questo è il suo pensiero: ”Tempero gli strumenti quasi tutti allo stesso modo, magari regolando l’impugnatura. Per esempio, matite a base di cera e olio sono più dure quindi richiedono più forza. Matite grasse o polverose richiedono, invece, più forza sul legno e più delicatezza sulla mina”.

Valeria ci ha anche brevemente parlato dell’impugnatura da tenere: ”Uso la stessa impugnatura che mi assicura un buon controllo e di regolare la forza. In particolare, per punte dure che richiedono più forza, utilizzo la carta vetrata in modo da realizzarle in maniera più precisa. In questo modo non rischio di romperle esercitando troppa forza con il taglierino”.

Per rimanere aggiornato riguardo tutti i lavori di Valeria, i suoi corsi e i suoi video tutorial, ti lasciamo il link al suo canale YouTube.

Link: Vale su Tela

I consigli di Daniele: draw_by_danydreadful

Il terzo artista che abbiamo contattato per ricevere consigli e spunti è Daniele, draw_by_danydreadful.

Daniele è un eccellente ed esperto disegnatore, appassionato in particolare di disegno realistico, riguardo cui tiene anche dei corsi online.

Alla domanda se preferisce utilizzare il temperamatite o il coltellino, Daniele ha risposto così: ”Considerato il mio modo di disegnare, le matite le tempero sempre con il coltellino. I temperamatite li utilizzo per i carboncini o pastelli, con il coltellino potrebbero sgretolarsi”.

Daniele consiglia di imparare molto bene il procedimento per temperare con il coltellino, il suo corretto utilizzo porta a non intaccare la mina. Una volta terminato di utilizzare il coltellino, Daniele suggerisce di passare la matita sopra la carta vetrata, in modo da definirla meglio.

Per dare uno sguardo agli incredibili lavori di Daniele, ti lasciamo il link alla sua pagina Instagram, è fantastica!

Link: draw_by_danydreadful

I consigli di Eleonora, eleonoratiberia_art

Eleonora è un’artista italiana, esperta e appassionata di matite colorate. I suoi incredibili lavori si concentrano soprattutto sul disegno di animali.

Eleonora ci ha spiegato come realizza le punte alle sue matite: ”Utilizzo principalmente il temperamatite a manovella per le matite colorate. Questo poiché, disegnando animali e lavorando di dettaglio, mi servono punte affilate per il pelo. Per quanto riguarda invece le matite pastello, preferisco utilizzare il taglierino”.

Ti lasciamo il link della pagina Instagram di Eleonora, siamo sicuri rimarrai folgorato dalla bellezza dei suoi lavori!

Link: eleonoratiberia_art

Abbiamo descritto ampiamente le varie tipologie di temperamatite e i loro utilizzi, fornito consigli di artisti esperti e navigati. Ora tocca a te, sperimenta e facci sapere quale metodo preferisci, sei più per l’utilizzo del temperino oppure del coltellino?

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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