Che cos’è il gesso acrilico?

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Chi si avvicina per la prima volta al mondo della pittura su tela ha un sacco di domande che frullano per la testa, e che aumentano in proporzione alla propria innata curiosità.

C’è chi decide procede pian piano, e che dunque inizia nel modo più semplice, cominciando per esempio a dipingere su carta con degli acquerelli, o magari con dei colori acrilici, riservando la maggior parte delle questioni per l’avvenire. E c’è chi invece, non appena affacciatosi al mondo della pittura, deve sapere tutto e subito, per poter partire in men che non si dica a dipingere con i colori a olio su tele di cotone.

E in questi casi le domande sono tantissime: cosa sono i medium, e come si usano? A cosa serve la trementina? Come va preparata la tela per dipingere? E, come titola questo post, che cosa è il gesso acrilico? È proprio a quest’ultima domanda che cercheremo di rispondere oggi, per poi spiegare quali sono i suoi utilizzi nonché come si utilizza.

Il gesso: una spiegazione preliminare

Quando si entra nel mondo della pittura su tela, che sia con i colori a olio o che sia con i colori acrilici, ci si scontra con diversi prodotti dei quali non si conosce bene la natura.

Nel caso del gesso acrilico, le difficoltà si moltiplicano, anche perché ci sentiamo di fronte a qualcosa che, in fondo in fondo, ci sembra di conoscere. Sì, perché ci sono tante cose, nella nostra vita, che indichiamo con il termine gesso: ci sono quei pezzetti di gesso bianco o colorati che usiamo sulla lavagna, ci sono i gessi da mettere a braccia o gambe in caso di fratture, c’è il gesso che si usa in edilizia, c’è il gesso che si usa in odontotecnica e via dicendo.

Ma cos’è il gesso, in realtà? Si tratta di un minerale piuttosto tenero, composto da solfato di calcio biidrato. Questo minerale viene estratto da cave e da miniere, come ce ne sono in Piemonte, in Toscana, in Sicilia, in Emilia Romagna e via dicendo.

Ma come entra il gesso nelle nostre vite? Per l’utilizzo in campo artistico, nell’edilizia, nella cancelleria, nell’odontotecnica e via dicendo il gesso viene disidratato, attraverso un processo di cottura superiore ai 100 gradi che permette di eliminare buona parte dell’acqua che si trova al suo interno. Ecco, il gesso disidratato è la componente chiave del gesso acrilico. C’è, però, anche qualcos’altro.

Che cos’è il gesso acrilico?

Abbiamo visto cosa è il gesso in quanto minerale e in quanto materiale. Quale lavorazione ulteriore deve essere fatta per ottenere l’utilizzatissimo gesso acrilico? Ebbene, quello che manca è un legante, qualcosa che renda il gesso lavorabile e compatto: a questo scopo viene mescolato con della resina acrilica, così da avere un materiale non solo lavorabile, ma anche resistente all’acqua una volta steso e asciugato.

Quasi tutti chiamano questo prodotto gesso acrilico, anche se una ristretta minoranza lo indica con il termine “fondo gesso”, a sottolinearne l’uso specifico per la preparazione delle tele (che vedremo tra pochissimo). Sul nostro e-commerce di prodotti e accessori per l’arte puoi trovare il gesso acrilico in tubetto o in barattolo, in base alla quantità necessaria.

A cosa serve il gesso acrilico?

Ma a cosa serve il gesso acrilico? Ebbene, questo prodotto ha un sacco di utilizzi differenti: possiamo certamente affermare che quello di cui stiamo parlando oggi è un prodotto per l’arte molto versatile. Il suo utilizzo principale, o meglio, quello che va per la maggiore, è quello di base, di fondo, per i dipinti su tela.

Come vedremo nel paragrafo successivo, infatti, il gesso acrilico è al centro del processo normale e “veloce” di imprimitura di una nuova tela, per avere la certezza di avere un fondo perfetto per il proprio lavoro. Ma non è tutto qui, in quanto il gesso può essere usato come fondo anche su altri supporti, come per esempio il legno, il cartone, il cemento e l’intonaco, con una o più mani: in tutti i casi si potrà così avere una superficie particolarmente adatta per far aderire i colori che andremo a utilizzare.

É possibile inoltre usare il gesso acrilico in modo da creare dei “rilievi” sulla tela, aggiungendo una terza dimensione al dipinto: si può per esempio decidere di dare un movimento ulteriore a un mare ondoso. Gli scultori, infine, utilizzano la pasta di gesso per creare calchi, nonché talvolta vere e proprie sculture.

Il gesso acrilico per l’imprimitura della tela

Abbiamo già dedicato un intero post all’ imprimitura della tela da dipingere, ovvero a quel sapiente processo che permette di preparare questo supporto a ricevere i nostri colori.

Come abbiamo anticipato, il gesso acrilico è molto utilizzato nel processo di imprimitura, anche se va detto che esistono tante diverse tecniche per eseguire l’imprimitura di una tela, che mescolano di volta in volta materiali diversi. Si parla infatti di gesso, ma anche di calce, di biacca di piombo, di olio, di collanti e via dicendo. L’obiettivo, in ogni caso, è sempre quello di creare un fondo in grado di trattenere il colore e di mantenerlo luminoso ed elastico nel tempo.

L’imprimitura si compie su una tela già apprettata – quali sono quelle che si trovano normalmente in commercio. C’è chi non fa affatto l’imprimitura, chi la fa semplicemente ricoprendo la tela con un colore acrilico neutro, e chi invece segue tecniche arcaiche e complicate. Con il gesso acrilico si può scegliere il compromesso: sarà sufficiente stenderlo sulla tela usando una pennellessa in setola o una spatola, si lascerà asciugare, per poi carteggiare delicatamente con della carta vetrata fine, per ripetere eventualmente l’operazione. Facile, no?

Il gesso acrilico fai da te

Sul nostro negozio di belle arti online puoi trovare il gesso acrilico già pronto per l’uso. Forse però vuoi provare anche il brivido di prepararlo in casa con le tue mani. Non è difficile, ma ci vuole un po’ d’occhio, in quanto le proporzioni variano in base al tipo di materiale di partenza.

Servirà del gesso disidratato e macinato, da mescolare con dell’acqua – senza formare grumi, versando poca acqua alla volta – e con della colla vinilica. In linea di massima, possiamo partire con una proporzione del tipo una parte di gesso per ogni due parti di acqua. Per provare in casa, va detto, è possibile fare un esperimento anche usando del semplice borotalco, per fare un “bicchierino” di pasta modellante per i propri lavori.

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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