Le migliori tavolozze per dipingere [Classifica 2024]

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Come scegliere le migliori tavolozze per dipingere? Se ti sei posto questa domanda, molto probabilmente stai muovendo i primi passi nel mondo della pittura. O magari dipingi già da mesi o persino da anni, ma fino a oggi non ti eri mai domandato quali fossero le migliori tavolozze.

Ebbene, questa è una domanda che va assolutamente fatta, per il semplice fatto che la tavolozza sbagliata – o non adatta – può rendere più difficoltoso l’atto stesso del dipingere.

Ma niente paura: da oggi, grazie a questo post, scoprirai certamente come scegliere le tavolozze in base alle loro forme e alle loro dimensioni, non prima, bada bene, di aver chiarito a cosa servono le tavolozze. E no, non servono solo a dare al pittore un’aria più artistica.

Buona lettura!

A cosa servono le tavolozze?

Non serve essere dei pittori per capire a cosa servono i pennelli, le tele e i tubetti di colore. È diverso invece il discorso per quanto riguarda le tavolozze: non si tratta infatti di accessori per l’arte altrettanto immediati. Va per esempio detto che se i pennelli, i colori e il supporto sono obbligatori per dipingere, la tavolozza non lo è affatto: è possibile infatti dipingere anche senza di essa.

Allora per quale motivo quasi tutti i pittori la usano? E perché sono tutti sono alla ricerca della migliore tavolozza per dipingere? Perché è comoda, permette di avere tutti i colori a portata di mano, senza dover tornare al tavolo, anche quando il tavolo non c’è affatto (come quando si dipinge all’aperto). Consente di mescolare i colori, di crearne di nuovi, di modificarli: di fatto la tavolozza è il passaggio – quasi obbligato – tra i colori così come escono dal tubetto e i colori che devono essere depositati dal pennello sulla tela o sulla carta.

Le migliori tavolozze per dipingere: il materiale

Di tavolozze per dipingere ne esistono di tanti materiali differenti. La tavolozza classica per i colori a olio è quella in legno, meglio ancora se in legno massello. Quelle migliori, come quelle fatte con del buon legno di faggio, possono esser utilizzate direttamente, senza trattamenti. In altri casi, per essere certi che il colore non venga assorbito dalla tavolozza in legno, è consigliato fare un trattamento sigillante.

Ci sono poi le tavolozze in plastica, materiale ovviamente per nulla assorbente e facile da pulire, e le tavolozze in ceramica che, visto le peculiarità di questo materiale, vanno molto bene per i colori molto diluiti: non a caso molto spesso queste tavolozze vengono usate per i colori ad acquerello.

Le migliori tavolozze per dipingere: forme e dimensioni

Cerchiamo di riconoscere quali sono le migliori tavolozze dal punto di vista delle forme e delle dimensioni. Partiamo da questa seconda caratteristica: ovviamente, maggiori sono le dimensioni delle tavolozze, più grande sarà il numero di colori che vi si potranno preparare in contemporanea, e maggiore sarà anche la quantità di colore presente in tavolozza.

Ma le tavolozze più grandi non sono certo particolarmente comode, soprattutto per i pittori alle prime armi, che devono ancora prendere le misure con questi accessori per dipingere. Per i primi tempi è dunque meglio optare per delle tavolozze di dimensioni ridotte, così da non avere un oggetto troppo ingombrante in mano.

Per quanto riguarda le forme, esistono in generale tavolozze rettangolari e tavolozze ovali o tondeggianti. Le prime, a parità di ingombro, permettono di avere più superficie disponibile. Le seconde, però, non avendo angoli, sono più comode sull’avambraccio sinistro (per chi dipinge con la mano destra) e sono più comode da maneggiare.

In tutti i casi, è bene optare per delle tavolozze munite di impugnatura, la quale di solito si riassume in un buco vicino a un bordo in cui infilare il pollice: questo è più che sufficiente per avere una presa stabile.

La migliore tavolozza per dipingere: il colore

Un altro fattore da tenere in considerazione prima di scegliere la migliore tavolozza è il suo colore. Partendo dal presupposto che questo accessorio serve prima di tutto per mescolare i vari colori per creare delle nuove tinte per i nostri dipinti, infatti, è bene scegliere un colore che non vada ad alterare le nostre sensazioni, portandoci a sbagliare i colori.

Meglio evitare, quindi, tavolozze di plastica di colori sgargianti, e mantenersi su tinte chiare e neutre. Per quanto riguarda le tavolozze in legno, alcune di queste, da nuove, possono avere un colore marrone rossiccio che potrebbe trarre in inganno. Va però sottolineato che, in genere, il colore originale della tavolozza in legno finisce per cambiare e per spegnersi, utilizzo dopo utilizzo, pulizia dopo pulizia.

Per chi effettua spesso velature, in ogni caso, si consiglia una tavolozza chiara.

La tavolozza per i colori ad acquerello

Le tavolozze classiche per colori a olio, per colori acrilici e per tempere sono perfettamente piatte: di fatto, sono delle tavole di legno o d’altro materiale. È diverso il caso, ovviamente, per quanto riguarda le tavolozze per i colori ad acquerello, estremamente più liquidi dei colleghi.

Una tavolozza piana, per gli acquerelli, è assolutamente sconsigliabile. Non è un caso se gli stessi set di acquerelli sono classicamente venduti con un coperchio segmentato a “coppette”, con delle aree appositamente dedicate a ricevere i colori diluiti.

Le tavolozze per i colori ad acquerello, solitamente in ceramica (più pesante) o in plastica (più leggera) prevedono quindi dei piccoli scomparti, solitamente lungo i lati, per poter utilizzare gli acquerelli senza rischio di perdere colore – e di sporcare il pavimento e le scarpe.

Diversi sono quindi i fattori da considerare quando si deve scegliere una tavolozza, hai capito qual è la migliore tavolozza per dipingere in base alle tue reali esigenze?

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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