Un confronto tra acrilici, gouache e gouache acriliche

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Con la guida di oggi proveremo a mettere a confronto colori acrilici, gouache e gouache acriliche. Per farlo realizzeremo la stessa illustrazione tre volte, utilizzando di volta in volta una tecnica diversa.

Le differenze tra questi prodotti sono molto interessanti e in questo articolo cercheremo di elencare tutte le caratteristiche che abbiamo scoperto utilizzando questi tre diversi materiali. Abbiamo già parlato della differenza tra acrilici e tempere, ti consigliamo di dare uno squadro cliccando su questo link se vuoi approfondire maggiormente.

Questo articolo è ispirato al nostro nuovo video YouTube, realizzato in collaborazione con la bravissima Giulia. Consigliamo di dargli uno sguardo in modo da comprendere al meglio quali sono le differenze tra questi tre prodotti.

I materiali che utilizzeremo in questa guida

I protagonisti della guida saranno i colori. Partiamo con le Acrylic Gouache di Liquitex, nello specifico Giulia utilizzerà: giallo primario, rosso primario, blu primario e bianco di titanio. Questi colori presentano una concentrazione di pigmenti elevata, sono infatti la vernice Liquitex con la più alta densità di pigmenti al suo interno. Le Acrylic Gouache sono estremamente fluide e possono essere utilizzate senza essere diluite con acqua, la stesura del colore è semplice con una resa particolarmente vivace e brillante.

Giulia utilizzerà poi gli acrilici Soft Body Liquitex, nei colori: giallo azo medio, rosso quinacrodone, blu oltremare tono verde e bianco di titanio. I Soft Body sono conosciuti per l’elevata pigmentazione e la bassa viscosità, caratteristiche che assicurano buona copertura e finitura satinata. La formula consente di coprire superfici tre volte più grandi rispetto a quelle che si potrebbero coprire con gli acrilici Heavy Body Liquitex. Se vuoi scoprire di più riguardo questi colori ti consigliamo di dare uno sguardo all’articolo dedicato.

Infine verranno utilizzate anche le Deisgner Gouache di Winsor&Newton, stiamo parlando di un set che contiene: bianco di zinco, gialli primatio, rosso primario, blu primario, verde medio permanente e nero d’avorio. Si tratta di colori chiari e brillanti, caratterizzati da un’elevata concentrazione di pigmenti e conosciuti per la possibilità di essere diluiti con acqua. Una volta applicati si asciugano in modo coprente, garantendo ottima resistenza alla luce.

Giulia affiancherà l’utilizzo dei colori a quello della Carta Liquitex Basics con una texture che ricorda molto quella della tela e dei pennelli sempre Liquietx Basics. Inoltre, per le Gouache utilizzerà una tavolozza in plastica, mentre per gli acrilici si servirà di una tavolozza di vetro.

Realizziamo un’illustrazione con le Acrylic Gouache Liquitex

Per questo video Giulia si è ispirata ai colori di alcuni cartoni animati giapponesi. Dipingerà un cielo con delle nuvole e delle colline, utilizzando solo i tre colori primari più il bianco. Con le gouache acriliche non è necessaria una diluizione perché si stendono molto bene così. Basta inumidire il pennello con dell’acqua.

Iniziamo dal cielo: con il blu primario e il bianco creiamo più sfumature di azzurro, usando un pennello piatto. Il colore è molto coprente, si miscela bene e si stende con facilità. Lasciamo liberi alcuni punti per ottenere un bianco più puro. Queste gouache acriliche sono molto pigmentate e con una resa particolarmente liscia.

Le Acrylic Gouache, prima dell’asciugatura, si comportano in maniera molto simile a quella delle gouache tradizionali, texture e lavorabilità sono pressoché uguali. Invece, una volta asciutte, il colore diventa impermeabile e non si può più riattivare. È infatti possibile sfruttare questa caratteristica per aggiungere più strati senza rovinare quelli precedenti.

Con il bianco dipingiamo le nuvole, il pennello a lingua di gatto è perfetto perché permette precisione ed è ottimo per i tratti arrotondati.

Fatto questo, misceliamo il giallo e il blu per ottenere il verde e, per averne uno più scuro, aggiungiamo del rosso. Con il pennello piatto riempiamo la sezione delle colline, variando le tonalità miscelando altro giallo o blu. Per i ciuffi d’erba alterniamo un pennello tondo e uno piatto: in questo modo si riesce a sfruttare bene le varie forme della punta.

Creiamo sfumature più chiare aggiungendo del bianco. In questo step Giulia lavora abbastanza liberamente con i colori avendo cura di creare un contrasto tra uno strato e l’altro per dare profondità all’illustrazione. Durante la realizzazione dell’illustrazione si è accorta che tra l’erba e la collina sullo sfondo non c’è troppo contrasto: servendosi del pennello a punta tonda e di una sfumatura di verde molto scuro, provvede a creare uno stacco.

Una volta asciutto, il colore ha una finitura opaca, ma nello stesso tempo le tinte non sono spente, possiamo definirle “vellutate”. Per finire alterniamo le varie tonalità di verde per creare contrasto e aggiungiamo dei fiori.

Realizziamo un’illustrazione con le gli acrilici Soft Body Liquitex

Passiamo a dipingere la parte centrale del foglio con la seconda illustrazione. Questa volta con gli acrilici Soft Body Liquitex. La prima differenza che si nota riguarda la diversa consistenza del materiale. La sfida sarà ricreare la stessa tonalità di colore, in quanto abbiamo a disposizione delle tinte diverse.

Come con le gouache acriliche, se lo strato sotto è ancora bagnato, è possibile riattivarlo e trascinare un pò di quel colore con il pennello. Una volta asciutto, si può stratificare più volte del colore denso e coprente senza alcuna difficoltà. È importante ricordarsi che anche gli acrilici, dopo l’asciugatura, non si possono riattivare.

Il tempo di asciugatura è abbastanza veloce e dipende dallo spessore della vernice, si riesce a fare vari strati senza preoccuparsi di trascinare il colore. Una volta asciutto il colore, la resa è satinata.

Realizziamo un’illustrazione con le Designer Gouache Winsor&Newton

Eccoci giunti alla terza e ultima illustrazione dove le protagoniste saranno le Designer Gouache Winsor&Newton. Anche qui, misceliamo i colori per imitare le tonalità usate finora. Per le Gouache iniziamo ad utilizzare più acqua: fino ad ora Giulia l’ha usata solo per pulire i pennelli e inumidire le setole prima di usare il colore. Ora invece può essere utilizzata, senza esagerare, per sciogliere il colore sulla tavolozza e ottenere la consistenza ideale. Non deve essere pastosa ma neanche troppo liquida, l’ideale è quando si riesce a spostare il colore senza vedere il fondo della tavolozza.

Per questa illustrazione consigliamo di tenere lo strato di pittura abbastanza sottile, la resa è molto simile a quella delle gouache acriliche: la finitura è opaca e i colori sono vividi.

Considerazioni finali

Con le gouache acriliche si riesce a lavorare con il controllo e la texture tipiche delle gouache e, allo stesso tempo, si può lavorare su più strati proprio come se fosse un acrilico. Si otterrà un risultato opaco, ideale se, per esempio, si desidera scannerizzare l’illustrazione.

Le gouache acriliche e i colori acrilici sono resistenti all’acqua e all’umidità, le gouache invece no. Tieni presente questo quando dovrai conservare i tuoi lavori.

Se si desidera ottenere una finitura opaca si può usare la gouache, ma gli strati sono limitati. Le Designers Gouache, una volta asciutte, si possono attivare con l’acqua e, se si vuole aggiungere dettagli o sfumature dopo l’asciugatura, bisogna tenere presente che probabilmente si sposterà anche il colore dello strato precedente. Invece con la gouache acrilica si può aggiungere uno strato ulteriore senza difficoltà, perché una volta asciutto diventa impermeabile proprio come un acrilico.

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Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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