Le matite colorate Chromaflow sono una delle ultimissime aggiunte all’ampia gamma di matite colorate prodotte dall’aziende britannica Derwent. Conosciute per la mina super morbida, sono sempre più amate e apprezzate da disegnatrici e disegnatori.
In questo articolo vogliamo illustrare le caratteristiche principali di queste matite e parlare di come rappresentino un’alternativa più che valida alle Prismacolor. In chiusura troverai anche qualche consiglio riguardo i supporti adeguati per il loro utilizzo, andiamo!
- Le caratteristiche delle matite colorate Derwent Chromaflow
- Le Chromaflow come alternativa alle Prismacolor
- Con quale carta utilizzare le Derwent Chromaflow?
Le caratteristiche delle matite colorate Derwent Chromaflow
Come siamo soliti fare in tutti i nostri approfondimenti sui materiali artistici, partiamo da quelle che sono le caratteristiche di queste ottime matite colorate.
Aspetto e packaging
Le Derwent Chromaflow sono costituite da un corpo, verniciato di colore nero, da 7.2mm che racchiude una mina a base di cera da 3.5mm. Lungo il fusto troviamo stampate: la dicitura “Made in Britain” che indica dove viene prodotta la matita, il nome del prodotto e infine il nome del pigmento e il suo rispettivo codice colore. Tutte queste stampe sono realizzate in colore oro pallido.
Come quasi tutte le matite prodotte da Derwent, anche le Chromaflow hanno la fine del fusto verniciata dello stesso colore della mina presente al suo interno. Questa è una caratteristica sempre molto apprezzata dagli artisti che possono così scegliere i colori in modo estremamente rapido.
Oltre ai colori sfusi, Derwent produce anche dei comodi e pratici set con scatola in metallo. Esistono infatti le versioni da 12 colori, da 24, da 36, da 48 e da 72. Le confezioni presentano da un lato un disegno realizzato dall’artista Kinsey Lane e sul retro una breve descrizione del prodotto e anche un immagine che raffigura le matite presenti al suo interno.
Le caratteristiche della mina e la resistenza alla luce
Come abbiamo già accennato in precedenza, stiamo parlando di una mina da 3,5mm caratterizzata da un’incredibile morbidezza. Questa caratteristica, oltre a garantire una resa forte e brillante, consente una facile miscelazione tra i diversi colori e favorisce la possibilità di creare sfumature uniche.
La stesura del colore è liscia e cremosa e assomiglia molto alla resa dei pastelli a olio. Questa è la principale differenza tra queste matite e le Derwent Coloursoft che, durante l’utilizzo, assomigliano molto di più a un pastello secco.
Oltre alla capacità di colorare grandi aree, ciò che ci ha colpito è anche la possibilità di realizzare alla perfezione anche i più minuziosi dettagli. Le Chromaflow sono matite molto equilibrate, grazie alla loro morbidezza si evita di tracciare segni indesiderati durante la realizzazione di sfumature e, al tempo stesso, sono ottime per realizzare dettagli e tratti definiti.
L’estrema morbidezza della mina potrebbe portare a dei piccoli problemi di affilatura, ti consigliamo di prestare molta attenzione durante questa fase.
Nonostante siano abbastanza recenti, le Chromaflow sono già state sottoposte a diversi test riguardo la loro resistenza alla luce e si sono comportante abbastanza bene. Infatti il 60% dei 72 colori presenti all’interno della gamma è stato classificato con un voto che va da 6 a 8 sulla scala Blue Wool.
Le Chromaflow come alternativa alle Prismacolor
In uno dei nostri articoli abbiamo già parlato di questo argomento e, se vuoi approfondirlo maggiormente, ti consigliamo di dare uno sguardo cliccando qui.
Le Chromaflow possono essere considerate l’alternativa europea alle Prismacolor, le quali non vengono direttamente commercializzate sul nostro mercato. Ciò che le accomuna è sicuramente la mina estremamente morbida che per caratteristiche e proprietà ricorda molto quella delle Prismacolor.
Dopo diversi test, su varie tipologie di supporti, possiamo affermare che le Chromaflow sono davvero molto simili alle Prismacolor. Derwent è riuscita a dar vita a una matita di elevata qualità, adatta anche ad artisti professionisti.
Con quale carta utilizzare le Derwent Chromaflow?
Derwent afferma che le Chromaflow lavorano generalmente bene su tutti i tipi di carta e che è particolarmente consigliato l’utilizzo su supporti che hanno una superficie liscia.
Un supporto sicuramente consigliato per queste matite è la Carta Lightfast, prodotta sempre da Derwent. Si tratta di un supporto realizzato al 100% in cotone, pressata a caldo e caratterizzata da una grammatura di 300gr. L’album è composto da 20 fogli di colore bianco e la superficie liscia consente di realizzare fantastiche sfumature.
Per questa tipologia di matite è consigliato l’utilizzo anche di carta bristol, come per esempio quella prodotta da Strathmore. Il supporto si contraddistingue per una composizione al 100% in cellulosa senza acidi e sbiancanti, e per una grammatura di 270gr. Una seconda soluzione potrebbe essere l’Album Fabriano 1264 Bristol. Anche in questo caso stiamo parlando di carta ultra liscia realizzata al 100% in cellulosa acid free, ottima sia per grafica sia per illustrazione. L’album è collato sul lato corto, i fogli al suo interno possiedono una grammatura di 200gr ed è disponibile nei formati A4 e A3.
Oltre ai tre diversi supporti appena consigliati, l’azienda britannica consiglia di utilizzare le Chromaflow insieme a carta per acquerello pressata a caldo. Generalmente questo tipo di carta presenta una superficie liscia, perfetta quindi per la creazione di sfumature e per miscelare in maniera impeccabile i colori di queste matite colorate.
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