Come smaltire correttamente i prodotti per le Belle Arti

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Come smaltire in modo corretto i prodotti per le Belle Arti? Abbiamo già visto in passato quali sono le basi per dipingere rispettando l’ambiente: in quell’occasione avevamo sottolineato come sia assolutamente vietato gettare diluenti e solventi negli scarichi nonché come sia importante ridurre l’uso dell’acqua corrente per pulire gli strumenti, optare per prodotti sostenibili, e via dicendo.

Resta però un problema: come avviare allo smaltimento i prodotti e gli strumenti che usiamo per disegnare, per colorare e per dipingere? Non sempre leggere con attenzione le tabelle e le regole per la raccolta differenziata del nostro comune ci aiuta realmente a trovare il luogo giusto in cui smaltire pennelli, penne, pennarelli, matite, colori, vernici, solventi e bombolette spray.

Per questo ci siamo messi al lavoro per raccogliere il maggior numero di informazioni possibili a riguardo, per riuscire a rendere la nostra arte sempre più sostenibile, e quindi sempre meno impattante per l’ambiente. Vediamo quindi come smaltire correttamente i prodotti per le belle arti!

Dove gettare i pennelli usati?

Partiamo da loro, dai pennelli usati. Va detto che, acquistando dei pennelli per dipingere di qualità e usandoli nel modo giusto, ricordandosi di pulirli attentamente dopo ogni sessione, è possibile prolungare di parecchio la loro durata. Il vantaggio è duplice: da una parte non si dovranno spendere altri soldi per acquistare frequentemente dei nuovi pennelli, dall’altra si ridurrà in modo concreto l’impatto ambientale.

A un certo punto, però, arriva quasi inevitabilmente il momento in cui un pennello non può più essere usato. Certo, anche un pennello “vissuto” può essere “spremuto” ancora un po’, usandolo per delle attività che richiedono minore precisione. Ma cosa farne dopo? Ebbene, non ci sono delle linee guida ufficiali sul dove buttare i nostri pennelli una volta arrivati al capolinea. Ma possiamo certamente fare di più del buttarli semplicemente nel raccoglitore dell’indifferenziata.

Come sappiamo, infatti, i pennelli sono costituiti da materiali di tipo diverso: una volta pulito bene il pennello, eliminando tutte le tracce di colore rinsecchito, possiamo quindi procedere con il suo “smontaggio”. Sappiamo infatti che il classico pennello per dipingere presenta un manico in legno verniciato, di una ghiera metallica e, infine, dai peli o dalle setole: a questo punto potremmo quindi conferire ogni singolo elemento nei rispettivi bidoni, seguendo le istruzioni del nostro comune di riferimento.

Dove gettare matite, penne e pennarelli

Non solamente i pennelli arrivano al punto in cui non possono più essere utilizzati. Anche gli altri materiali che usiamo per “tracciare” le nostre superfici da disegno o da pittura prima o dopo si consumano. Pensiamo per esempio alle matite: l’artista che vuole proteggere sia l’ambiente che i propri risparmi cercherà di usare questi utensili fino all’ultimo centimetro possibile, fino cioè ad avere tra le dita qualcosa di non più utilizzabile. Sappiamo che i trucioli prodotti dal temperamatite possono essere gettati nell’umido; i mozziconi di matita, vista la loro anima – la mina – non possono invece che essere buttati nell’indifferenziata.

Per quanto riguarda penne e pennarelli, l’umido è ovviamente da scartare a priori. In molti pensano che questi oggetti debbano essere buttati nei contenitori della plastica, ma non è così: pur essendo realizzati in materiale plastico, penne e pennarelli non rientrano né nella categoria degli imballaggi, né di fatto in quella della plastica riciclabile, tanto più che la loro plastica viene a contatto con sostanze come l’inchiostro, che la rendono porosa e quindi non riciclabile a priori. Dovranno quindi essere messe nei bidoni dell’indifferenziato. Si capisce quindi quanto sia importante assicurarsi di usare fino in fondo sia le penne che i pennarelli, ricordandosi di mettere sempre il tappo, per non condannarli a una breve vita!

Come smaltire colori e vernici

Veniamo a uno dei quesiti più difficili: dove devono essere gettati colori e vernici? Il primo comandamento è, ovviamente, quello di evitare sempre di buttare queste sostanze negli scarichi, siano essi quelli del wc o del lavandino. Il secondo comandamento è quello di trattare correttamente tutti i colori, dal tubetto al barattolo, ricordandosi di chiuderli sempre molto bene per farli durare più a lungo, senza esporli a temperature troppo basse (meglio evitare quindi, per esempio, di lasciare i tubetti di colore in un garage gelido durante l’inverno).

Come linea generale, del resto, non ha senso buttare dei colori solo perché “sono avanzati”: potranno certamente tornare utili per altri dipinti in futuro, o eventualmente potranno essere donati a delle persone che potranno farne buon uso.

Detto tutto questo, hai comunque l’esigenza di buttare dei colori vecchi, perché devi assolutamente fare spazio in casa, perché nessuno li vuole, e perché sai per certo che non li utilizzerai mai più? Non ti resta allora che rivolgerti al centro di raccolta del tuo comune: saranno gli addetti stessi, in base all’effettivo sistema di raccolta messo in campo, a indicarti il modo più corretto per smaltire i tuoi vecchi colori e le tue vecchie vernici.

Come smaltire correttamente i solventi

Trementina, diluente, acquaragia: soprattutto chi dipinge con i colori a olio può avere in casa un certo numero di sostanze solventi, le quali vanno trattate a tutti gli effetti come rifiuti nocivi per l’ambiente.

Anche qui non esistono bidoni in cui gettare direttamente questi prodotti, e resta ovviamente proibito gettare il tutto negli scarichi. Si capisce quindi quanto sia importante optare quando possibile per alternative sostenibili, utilizzare fino in fondo nel tempo i prodotti utilizzati e conservarli nel modo giusto. Nel momento in cui si rendesse necessario disfarsene, sarà necessario contattare il proprio centro di raccolta di riferimento, in quanto le linee guida mutano di comune in comune: molti centri di raccolta, va detto, presentano tutto il necessario per prendersi cura del recupero e del riciclo dei rifiuti tossici.

Dove buttare le bombolette spray

Veniamo infine al capitolo dedicato allo smaltimento corretto delle bombolette spray. Anche qui, le cose non sono esattamente facili, anche perché non tutte le bombolette spray per la street art presentano le stesse peculiarità. Alcune soluzioni sono più sostenibili, altre meno: i colori spray Liquitex, per esempio, essendo formulati a base d’acqua, presentano un buon grado di sostenibilità.

Al di là di questo, al momento dello smaltimento è bene andare sempre a leggere per bene tutte le indicazioni che i produttori sono obbligati per legge a riportare sulla bomboletta, così da scoprire se si ha a che fare con sostanze infiammabili tossiche, corrosive e via dicendo.

Come regola generale, è bene sottolineare che tutte le bombolette con sigla RUP – Rifiuto Urbano Pericoloso – non devono assolutamente essere buttate nella raccolta differenziata dei materiali. Devono invece essere conferite personalmente al centro di raccolta del comune, sapendo che peraltro in talune città ci sono dei contenitori stradali appositi proprio per questa tipologia di rifiuti.

Per quanto riguarda le bombolette spray che non rappresentano un Rifiuti Urbano Pericoloso, la faccenda è diversa: una volta completamente svuotate, potranno essere conferite nel contenitore per la raccolta differenziata dei metalli, non prima di aver tolto il tappo e il cappuccio nebulizzatore, che dovranno essere gettati nel contenitore per la plastica.

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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