Intervista a Valentina Grilli

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Oggi parleremo della bravissima pittrice ed illustratrice Valentina Grilli, che avremo la fortuna di ospitare nel nostro spazio creativo per un workshop sulla tecnica Dry Brush ad acquerello.

La qualità delle opere e dei lavori le hanno permesso di entrare a far parte nel gruppo di artiste e artisti selezionati da Borciani e Bonazzi. Inoltre, come potrai leggere nei consigli a fine articolo, Valentina adora abbinare l’utilizzo dei Pennelli Borciani e Bonazzi con i fantastici Acquerelli di Winsor&Newton.

La sua produzione comprende lavori ad acquerello, a olio e moltissimi sketch e studi eseguiti a matita, penna a sfera o inchiostro. Il filo che lega la sua produzione artistica è l’attenzione rivolta al mondo animale, rievocazione dei suoi viaggi d’infanzia tra le montagne dell’Appennino e la Savana africana.

Abbiamo avuto la fortuna di parlare con lei riguardo il suo stile, il suo percorso artistico e di quali sono i suoi progetti per il futuro.

Buona lettura!

Una breve introduzione su di te: chi sei, cosa fai e quale è lo stile che ti contraddistingue?

Eccomi qui! Valentina Grilli, pittrice realista. Da quando ho iniziato a dipingere ho sempre indagato la realtà attraverso tecniche antiche come l’olio applicato alla maniera dei grandi maestri del passato, la tempera all’uovo e l’acquerello. Adoro l’artigianalità che è specifica di queste tecniche; ho una particolare cura e attenzione dei materiali, credo faccia parte del mio mestiere. Dalla preparazione del gesso di Bologna fino alle ultime velature.

Non saprei come definire il mio stile. Nonostante i miei soggetti aderiscano molto al dato visivo, non ho mai voluto approdare ad uno stile iperealistico, fotografico. Cerco di suscitare altre emozioni e sensazioni, la morbidezza di un piumaggio, il vento che muove le fronde di un ulivo, la corteccia fredda di una giornata di inverno. Provo a coinvolgere più sfere sensoriali, calando i soggetti in un’atmosfera in bilico tra realtà e sogno, tra passato e futuro.

Come è iniziato il tuo rapporto con il mondo delle Belle Arti e dell’illustrazione?

Fin da piccola ho sempre disegnato e amato la natura, le piante, il cielo e gli animali. Questi due grandi amori, scontrandosi ed incontrandosi hanno permesso di esprimermi, di mettere in figura la mia sfera più intima. Ma in gioventù non ho avuto il coraggio di “seguirmi”, di credere nelle mie capacità e nel mio talento. Così dopo un percorso di studi di stampo scientifico, ho frequentato Beni Culturali; studiare i grandi maestri però continuava ad alimentare la parte più vera di me, quella devota all’espressione artistica.

E come si è evoluto fino ad oggi? Come è oggi il tuo rapporto con questo mondo?

Il rapporto con questo mondo è molto difficile; far carriera nell’arte calcando passi solidi e significativi richiede pazienza e dedizione; sono due cose che non mi mancano. Lavoro duramente, sperimento, fallisco e ogni tanto faccio centro, non stancandomi mai di perseverare perché questa è la chiave. Ad oggi tute le mie energie sono devolute a questo progetto di vita, che è divenuto totalizzante.

Raccontaci qualche risultato raggiunto o avvenimento che ti rende particolarmente fiera o felice del percorso fatto

Nell’ultimo anno ho ottenuto una cattedra alla Raffles Milano, un istituto di moda e design dove terrò un corso incentrato sulle tecniche analogiche; questo mi ha reso immensamente felice e orgogliosa (e anche molto spaventata, spero di esserne all’altezza!).

Sono arrivata in finale ad alcuni concorsi prestigiosi come quello del Meam di Barcellona (con il mio Rinoceronte) e ho ottenuto il 3 posto al Golden Turtle di Mosca, un concorso dedicato proprio alla pittura naturalistica .

Quale è la tua “specializzazione”, la tecnica che preferisci e con cui lavori più frequentemente?

Come spiegavo poco fa, adoro la tecnica dell’olio; procedo dalla grisaglia che è la parte grafica sottostante eseguita a carboncino, fino alla pittura. Ultimamente ho però scoperto la bellezza dell’acquerello a Dry brush, il quale prevede l’utilizzo di poca acqua dando un effetto che definirei “polveroso”, lo adoro!

Visto che non si finisce mai di imparare, c’è qualcosa che hai imparato o scoperto di recente?

Ho imparato leggendo alcuni vecchi manuali di pittura che miscelare più di tre colori non è un bene; la tinta ottenuta rischia di modificarsi con il tempo. Quindi è bene cercare di ottenere la tinta desiderata attraverso l’addizione del minor numero possibile di colori.

Cosa consigli a chi inizia con la pittura/illustrazione e vorrebbe imparare?

Di non avere fretta, di disegnare tanto e di sperimentare. In molti mi chiedono su Instagram consigli, pazienza e duro lavoro sono la giusta via. Io stessa ho iniziato da autodidatta e con molti sacrifici sono arrivata ad un livello che ritengo buono ma non ancora soddisfacente. C’è bisogno di tempo per trovare la propria strada e il proprio stile.

Il secondo consiglio è quello di nutrire la vostra mente! Andate a mostre, comprate libri, osservate e lasciatevi ispirare!

Su cosa stai lavorando ora e quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto lavorando su un grande albero ad olio e un altrettanto generoso lupo ad acquerello; i miei lavori richiedono molto tempo, quindi per un paio di mesi almeno mi dedicherò a loro.

Nel 2022 spero in una mostra ( vi terrò aggiornati ) e nella partecipazione ad alcuni concorsi, che sono sempre un canale importante per farsi spazio.

Dove possiamo trovarti per seguirti? Facebook, Instagram, Youtube? Corsi dal vivo?

Principalmente Instagram; ho iniziato a curare questo prezioso e potentissimo mezzo 4 anni fa ed è stata la scelta giusta, perché mi ha portato a tessere un network di contatti e di occasioni che mai avrei immaginato.

Ho anche iniziato da un paio d’anni a tenere dei workshop di acquerello; insegnare o comunque cercare di trasmettere qualche suggerimento per migliorare la comprensione della tecnica alle persone, mi piace moltissimo.

Fai una lista di 3 prodotti che trovi nel catalogo di MomArte che ami particolarmente e che consiglieresti ai nostri amici Artisti e per quale motivo

Carta Arches satinata 640 grammi ; il massimo per l’acquerello. Uso questo supporto per l’acquerello da sempre e non ho mai trovato una carta che possa sostituirla. Per i dettagli la sua morbidezza è irrinunciabile!

Acquerelli Winsor&Newton, anche loro immancabili nel mio studio, sia in tubetto che in pastiglie. La pigmentazione è molto concentrata e si legano perfettamente con l’acqua.

Pennelli top graphic preciso di Borciani e Bonazzi; uso questo set di micro pennelli sia per l’olio che per l’acquerello; per ottenere i miei micro dettagli sono incredibili!

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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