Come fare la carta marmorizzata a casa

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Marmorizzazione, siamo sicuri che ne hai già sentito parlare.

Si tratta di una tecnica poco conosciuta ed un po’ oscura: molte persone si chiedono come venga realizzata, quali siano gli strumenti necessari per poterla sperimentare anche a casa.

Nella guida che stai per leggere ti spiegheremo come decorare la carta con la tecnica della marmorizzazione, utilizzando alcuni dei colori e medium Liquitex che puoi trovare nel nostro catalogo.

Attenzione: quello che troverai in questa guida è un metodo semplice e casalingo, per provare la marmorizzazione in maniera non troppo complicata. Non è esattamente il metodo usato dai professionisti, che si avvalgono di prodotti specifici e hanno i loro “segreti”. Anche se si tratta di una guida per principianti, ti permetterà di ottenere un risultato interessante e fare le tue prime prove!

Prepara il tuo tavolo da lavoro, oggi si lavora con in colori!

Breve cenno sulla marmorizzazione

La marmorizzazione è una tecnica decorativa davvero affascinante.

Consiste nell’immergere dei fogli di carta in una soluzione appositamente preparata, nella quale galleggiano i colori da noi scelti.
Questa preparazione viene resa più viscosa aggiungendo degli speciali leganti come gomme naturali solubili.

L’effetto che si ottiene sulla carta, una volta completata l’asciugatura, ricorda lontanamente le macchie presenti sul marmo. Da qui deriva il nome “marmorizzazione”.

Che materiale serve per la marmorizzazione?

Il materiale utilizzato in questa guida è in parte reperibile sul nostro ecommerce, soprattutto per quanto riguarda colori e medium, in parte puoi trovarlo in qualsiasi negozio di bricolage. Le vernici che utilizzeremo sono tutte della gamma di colori Liquitex.

Ti serviranno:

  • Colori acrilici fluidi Liquitex Ink
  • Medium per aerografo Liquitex
  • Della carta resistente ed assorbente, meglio se di buona grammatura
  • Dell’addensante naturale tipo Methocel oppure della Colla da Parati.
  • Opzionale: Del Solfato di Alluminio (ALUM) per trattare i fogli di carta
  • Delle vaschette in cui preparare la soluzione
  • Stuzzicadenti, pettini, bastoncini per lavorare il colore

Trattiamo la carta per la marmorizzazione e prepariamo la soluzione

La marmorizzazione è una tecnica che tende a sporcare molto, soprattutto se la provi per la prima volta. Prepara la tua postazione di lavoro, assicurati di avere spazio a sufficienza ed un percorso “facile” per raggiungere il lavandino, se necessario!

La prima cosa da fare è trattare la carta con il solfato di alluminio per renderla adatta a trattenere la vernice in modo permanente. Questo passaggio non è obbligatorio, ma alcune persone lo consigliano.
Esistono vari metodi per fissare la carta con l’ALUM (Solfato di Alluminio), ad esempio puoi scioglierne una piccola quantità in un bacinella d’acqua nella quale andrai ad appoggiare sopra il foglio.

Ricordati di NON immergere completamente il foglio, ma bagna solo uno dei due lati. Se possibile fai un segno a matita sul lato che non andrai a trattare con il solfato, per poterlo riconoscere più tardi.

Solitamente la carta deve essere utilizzata entro 4 giorni dal trattamento per ottenere i migliori risultati.

La seconda cosa da fare è preparare la soluzione nella quale galleggerà la vernice e tramite la quale andremo effettivamente a marmorizzare i nostri fogli.

Questo preparazione necessita dell’uso di un addensante, come la metilcellulosa. Se sull’addensante che hai acquistato ci sono delle istruzioni da seguire per preparare la soluzione, ti consigliamo di leggerle attentamente per regolarti con le quantità.

In alternativa puoi usare la carta da parati, da mescolare all’acqua tiepida. Il rapporto è di circa 1 cucchiaio di colla in polvere per un litro d’acqua. Mescola bene la soluzione per far sciogliere completamente la colla.

Quale carta usare?

La carta migliore da usare per i tuoi lavori di marmorizzazione dipende da vari fattori: cosa farai con il foglio una volta marmorizzato? Un collage, un quadro, delle cartoline, una copertina di un libro? In base alla flessibilità di cui hai bisogno, scegli della carta più o meno spessa.

In generale la fibra di cotone funziona molto bene, perchè è assorbente e resiste all’acqua senza disfarsi. Questo è importante in quanto la carta dovrà essere in grado di sopportare qualche “manipolazione” senza rompersi.

Prova la soluzione liquida

Ora dobbiamo provare che la nostra soluzione, a cui abbiamo aggiunto gli addensanti, sia stata preparata correttamente.

Per fare questa prova dobbiamo verificare che i colori rimangano sulla superficie senza andare a fondo, altrimenti non saremo in grado di creare i classici disegni tipici della marmorizzazione.

Per fare questa prova puoi usare una piccola vaschettina in plastica, anche di piccole dimensioni, in cui andrai ad aggiungere qualche goccia di colore. Non versare tutta la tua soluzione! Così facendo se noti che non è abbastanza densa, potrai sempre correggerla aggiungendo altro addensante e non dovrai rifare tutto da capo!

Per quanto riguarda i colori: ogni pigmento ha delle proprietà uniche e si diffonderà in maniera diversa sulla superficie dell’acqua. Noi ti consigliamo di usare gli acrilici liquidi Ink, che sono davvero molto pigmentati. In più, aggiungi qualche goccia di medium per aerografo al colore se vedi che una volta a contatto con l’acqua tende a schiarire troppo e non rimane “compatto”.

I colori fluttuanti

Ci siamo, iniziamo a far galleggiare i colori nella vaschetta per la marmorizzazione.

Fai cadere delicatamente delle gocce di colore sulla superficie della soluzione liquida. Ogni goccia creerà un effetto tipo “piccola pozzanghera” o “cellula”. Puoi aggiungere più colore nello stesso punto per aumentarne l’intensità, in modo che non risulti troppo chiaro.

Aggiungi altri colori facendoli cadere all’interno o accanto alla macchia precedente. I colori rimarrano separati e non si mescoleranno, creando tante “bolle di colore” sulla superficie. Naturalmente l’ordine con cui farai cadere le gocce di colore determinerà il risultato finale.

Per ottenere degli effetti ancora più particolari puoi usare un pennello piatto o con una forma particolare (anche a ventaglio o di silicone) per stendere il colore in maniera casuale e creare nuove forme, proprio come vedi in foto.

Progettare il disegno sull’acqua

Una volta che tutti i colori stanno fluttuando sulla superficie dell’acqua, è il momento di fare casino!! 😂
No, scherzo! Niente casino, ma dobbiamo far muovere il colore e creare nuovi disegni e pattern.

Usando degli stuzzicadenti, un pettine, o un piccolo rastrellino possiamo trascinare il colore per creare nuove trame.

Usando qualcosa di regolare con molti denti, come appunto un pettine, potrai creare un disegno più uniforme. Usando invece uno stuzzicadenti o un legnetto singolo darai delle forme e una direzione di volta in volta diversa.

Applicare la vernice alla carta

Ci siamo, il disegno che hai creato sull’acqua ti soddisfa? Ora dobbiamo procedere ad immergere la carta che abbiamo trattato in precedenza.

Prendi la carta ed appoggiala sulla superficie dell’acqua. La parte del foglio a contatto con il colore deve essere quella trattata.

Per appoggiare il foglio, ti consiglio di tenerlo per l’angolo superiore destro e l’angolo inferiore sinistro: posa prima la parte centrale e stendi a poco a poco il resto della carta, lasciando andare anche gli angoli. Così facendo, le bolle d’aria non rimarranno intrappolate tra il liquido e la carta.

Mi raccomando, la carta deve galleggiare sulla superficie e non andare completamente a fondo! Lasciala a contatto con l’acqua per circa 2-5 secondi prima di sollevarla. Per farlo, inizia dal bordo più comodo.

Sollevamento della carta

Il momento del sollevamento del foglio dalla bacinella è il più complicato.

Qui esistono varie tecniche e scuole di pensiero. Alcune persone fanno scivolare delicatamente il foglio contro il bordo della bacinella, in modo da rimuovere il colore in eccesso.
Altri mettono il foglio nel lavandino in una seconda bacinella e ci fanno scorrere sopra dell’acqua fredda (senza sfregare) per trascinare via il colore rimasto sulla superficie della carta.

Per l’asciugatura stendi il foglio su una superficie piatta e attendi che il colore si secchi. Molto spesso il risultato sarà più intenso una volta che il colore sarà completamente asciutto.

Ora bisogna ripartire da capo! Per eliminare i residui di vernice dalla superficie dell’acqua, nel caso tu volessi cambiare colori o disegno, puoi usare della carta assorbente o dei fogli di giornale.

Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!

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