Con i colori a olio, con i colori acrilici, con gli acquerelli, con le tempere. Solitamente si finisce per specializzarsi con una precisa tecnica pittorica. È una cosa normale: nel momento in cui si apprende una tecnica, una tecnica che ci piace, vogliamo migliorare il più possibile, mettendo a frutto tutte le ore di lavoro spese in quel campo.
É un po’ lo stesso di quello che accade nel campo dello sport, con il corridore sulle lunghe distanze che si allenerà giorno dopo giorno per migliorare il suo tempo in maratona, senza interessarsi affatto alla velocità dello scatto sui 100 metri, o magari alla corsa a ostacoli. Praticamente nessun allenatore consiglierebbe di fare diversamente!
Nel campo della pittura e in generale dell’arte, però, le cose sono diverse. Il consiglio infatti è quasi sempre quello di provare anche altre tecniche, senza per questo abbandonare del tutto e per sempre la propria tecnica pittorica preferita. Ecco dunque che chi è abituato a dipingere con i colori a olio potrebbe provare per qualche tempo gli acrilici, chi usa gli acquerelli potrebbe darsi di tanto in tanto ai pastelli, e via dicendo.
Ma per quale motivo? Scopriamolo insieme!
- Perché provare una nuova tecnica pittorica?
- Uscire dalla propria zona di comfort
- Cambiare tecnica pittorica: alcuni esempi
Perché provare una nuova tecnica pittorica?
Ci sono tanti motivi per i quali tutti, prima o dopo – meglio prima che dopo – dovrebbero provare una nuova tecnica pittorica. Anzi, un pittore che desiderasse sviluppare al meglio le proprie capacità dovrebbe prendersi l’impegno di testare regolarmente nuove tecniche, decidendo per esempio di provare nuovi medium e nuovi strumenti almeno una volta all’anno.
Ma perché? Prima di tutto, per non fossilizzarsi su una precisa tecnica senza aver preso in considerazione le altre. Un artista che si concentra sempre sui colori a olio potrebbe perdere l’opportunità di conoscere gli aspetti positivi degli acquerelli, e anzi, potrebbe persino lasciarsi scappare l’occasione di capire che in realtà proprio i watercolor sono i colori che fanno per lui.
Cambiare per sviluppare ulteriormente la propria tecnica principale
Non è tutto qui. Provare una nuova tecnica pittorica significa infatti non solo “mettere alla prova nuovi strumenti” per ampliare la propria conoscenza, ma anche sviluppare ulteriormente la propria tecnica principale. Proprio così: è possibile imparare qualcosa in più sulla pittura acrilica dipingendo con i colori a olio, e viceversa.
Pensaci un po’: i medium, i colori e gli strumenti che utilizziamo per disegnare e per dipingere sono delle estensioni della nostra espressione artistica e creativa. Ognuno di questi strumenti, però, ha caratteristiche, funzioni e comportamenti del tutto singolari, con vantaggi e svantaggi, limitazioni e vizi. Ci sono dei media liquidi e dei media secchi, che ci portano a lavorare di volta in volta bagnato su bagnato, bagnato su asciutto, asciutto su asciutto, creando in tutti i casi delle situazioni e dei risultati estremamente differenti, sotto diversi punti di vista.
E sono proprio queste differenze a spingere verso le sperimentazioni di nuove tecniche pittoriche: mettersi alla prova con nuovi colori e nuovi strumenti significa spostare leggermente la propria prospettiva, capire qualcosa in più sugli strumenti e sui colori, scoprire nuove linee espressive. Insomma, cambiare tecnica pittorica vuol dire anche cambiare modo di pensare, scoprire nuovi orizzonti, il che per un artista è assolutamente premiante, se non fondamentale.
Uscire dalla propria zona di comfort
Certo, questi cambiamenti possono essere difficili da affrontare. Un po’ per pigrizia: chi ce lo fa fare di imparare una nuova tecnica pittorica da zero, quando abbiamo faticato così tanto per padroneggiarne in modo soddisfacente una? Poi c’è anche la paura, ovvero il timore di fallire, di vedere che i propri lavori, con la nuova tecnica, saranno significativamente meno “riusciti” di quelli abituali. Eppure saranno anche questi sbagli “nuovi” a farci crescere.
In linea generale, va sottolineato che uscire di tanto in tanto dalla propria zona di comfort, abbandonare le proprie abitudini e le proprie sicurezze, per muoversi in un mondo con un numero minore di punti di riferimento, è assolutamente salutare, sempre. Chi non sperimenta mai nulla di nuovo, anche in campo artistico, finisce per essere inconsapevolmente prigioniero di una serie di meccanismi che non possono che nuocere alla sua arte.
Cambiare tecnica pittorica: alcuni esempi
Perché chi dipinge a olio dovrebbe provare gli acrilici
Chi dipinge con i colori ad olio ha spesso la convinzione di usare i migliori tra i media possibili, convinzione che viene solitamente costruita in base ai grandi capolavori del passato realizzati con questa tecnica pittorica. Eppure… eppure i colori a olio sono più costosi, non particolarmente salubri, e dall’asciugatura molto lenta.
Darsi – anche solo temporaneamente – ai colori acrilici significa aver bisogno di un numero minore di strumenti e di medium. Il che è un bene per l’ordine del proprio atelier, per il proprio portafoglio, nonché per chi vuole dipingere in luoghi diversi.
Dipingere con gli acrilici significa inoltre avere il pieno controllo su texture e consistenza, e soprattutto avere a che fare con un colore che asciuga in fretta, e che apre quindi possibilità insperate con i colori a olio. In generale, sperimentare dei colori acrilici significa usare un medium assolutamente versatile, che apre tanti nuovi scenari.
Perché provare gli acquerelli
Qualsiasi pittore dovrebbe provare gli acquerelli. Quello che solitamente dipinge con le tempere, quello che non vuole mollare i colori a olio, quello che si diletta con gli acrilici: gli acquerelli costituiscono un mondo totalmente differente, e per questo è bene provarli, per aprire nuovi orizzonti.
Pensaci un po’: parliamo di colori trasparenti, estremamente fluidi, almeno agli inizi imprevedibili. E non è tutto qui, in quanto con gli acquerelli c’è l’enorme differenza di non dipingere con il bianco. Il bianco è costituito dalla carta, e questo per il normale pittore è un ostacolo e, allo stesso tempo, un punto di partenza mirabile!
Perché provare i pastelli
Consigliamo a tutti i pittori di provare almeno una volta a usare i pastelli, meglio se di alta qualità. Usare un medium secco ci porta infatti a pensare in modo molto diverso, per capire di contrasto cosa rende la pittura così speciale. Ci si può inoltre stupire di quanto, con dei pastelli a olio, sia possibile avvicinarsi ai risultati della normale pittura con colori a olio!
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