Tutto quello che devi sapere sulle tele da dipingere

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Un’approfondita conoscenza dei supporti e degli strumenti usati per dipingere permette di trarre il meglio dai propri lavori. Quello che possiamo fare è studiare per bene la composizione e le caratteristiche delle varie tipologie di carta da disegno e da pittura, imparare a distinguere i vari colori e le varie ricette usate per realizzarli, nonché ovviamente scoprire come sono prodotte le tele da dipingere, per capire le caratteristiche fondamentali delle diverse tipologie presenti in commercio.

Oggi vedremo insieme tutto quello che devi sapere sulle tele da dipingere: ci rivolgiamo sia a chi ha già iniziato a usare le tele per dipingere, sia a chi invece sta accarezzando proprio ora l’idea di passare dalla carta al canvas. Buona lettura!

Evoluzione e sviluppo della tela come supporto da disegno

Si potrebbe pensare che la tela da dipingere sia un supporto che si è sviluppato di pari passo con la storia dell’arte, di secolo in secolo. Non è esattamente così: si tratta infatti di un supporto che ha trovato il suo posto fisso nell’atelier dei pittori in tempi piuttosto recenti.

Pensiamo per esempio al Masaccio, uno dei grandi iniziatori del Rinascimento fiorentino, vissuto tra il 1401 e il 1428. Egli non dipinse mai su tela, proprio perché all’epoca il supporto di riferimento era piuttosto la tavola di legno. E, quando non si dipingeva su pannelli lignei, si lavorava direttamente sull’intonaco, per produrre degli affreschi.

La nascita della tela

Fu solo nel pieno del Rinascimento, nel 1500, che la tela si fece spazio nei laboratori artistici dell’Italia e dell’Europa, andando via via a sostituire sempre più spesso le tavole in legno, fino a diventare il supporto principale per la pittura. Questa rivoluzione partì da Venezia, e non a caso. Sappiamo tutti quali sono le particolarità della città lagunare per eccellenza, dove a regnare è prima di tutto l’umidità.

Ecco, in quella città sia gli affreschi che i pannelli di legno presentavano dei problemi notevoli quanto a supporti per la pittura. I primi si asciugavano molto lentamente, mentre i secondi tendevano ad assorbire parecchia umidità, finendo per deformarsi. Non stupisce allora che proprio gli artisti veneziani iniziarono per primi a dipingere su tela, sui canvas.

Il materiale usato dapprima era la canapa. La parola canvas, infatti, deriva dal latino cannabis, ovvero dal termine usato in passato proprio per riferirsi a questa pianta. Resistente alle muffe e ai parassiti, la canapa si mostra inoltre refrattaria all’umidità, garantendo un buon mantenimento del dipinto nel tempo. Leonardo da Vinci, Rembrandt, Vincent Van Gogh dipinsero su tele di canapa, e perfino Pablo Picasso si misurò con questo supporto.

La diffusione delle tele

Ma perché le tele per dipingere si diffusero anche al di fuori dell’ambiente veneziano? Ebbene, i vantaggi nei confronti dei pannelli in legno erano davvero tanti. Si parlava infatti di un supporto che permetteva di dipingere su supporti molto ampi, i quali però restavano sempre perfettamente trasportabili, grazie alla loro leggerezza e alla possibilità di arrotolamento.

I rischi di incorrere in rotture e crepe erano inoltre molto minori. Ecco allora che da Venezia la tela per dipingere si diffuse anche nelle altre città italiane, e poi in altri paesi, a partire per esempio dalla Spagna e dall’Olanda, fino a diventare il supporto in assoluto più utilizzato nel corso del diciassettesimo secolo.

Vedremo tra poco in che modo vengono realizzate le tele, e come vengono preparate dagli artisti stessi per essere dipinte. Vale però la pena di sottolineare, a questo punto, che durante i primi decenni di utilizzi gli artisti dovettero impegnarsi non poco per trovare una buona tecnica di imprimitura della tela, dato che questa, essendo flessibile e traspirante, mal si adattava alla tecnica usata in precedenza per la preparazione dei pannelli di legno.

Come sono fatte le tele?

In che modo sono realizzate le tele per dipingere? A grandi linee, lo sappiamo tutti. Un canvas è infatti un tessuto trattato che viene tirato e appeso su un telaio di legno, così da avere un supporto pronto per la pittura.

Abbiamo visto che le primissime tele erano realizzate con la canapa, la quale fu poi sempre più spesso sostituita con il lino. Oggi, tra i materiali più utilizzati per produrre delle tele da dipingere c’è invece il cotone: vedremo ora quali sono le caratteristiche dei diversi tessuti utilizzati.

Tele da dipingere in cotone

Partiamo proprio da lui, dal cotone. Si tratta di un tessuto economico, che pur non essendo forte quanto il lino può dare grandi soddisfazioni all’artista che desidera dipingere su tela senza spendere troppo.

Certo, il cotone non ha dalla sua la prova del tempo come il lino, e non ha le fibre lunghissime come quest’ultimo, rendendo meno improbabili gli strappi. Ma il cotone è meno rigido e è più facile da tendere, non è un caso se quindi molti artisti che acquistano tele in cotone si impegnano a montarlo da sé sul telaio (cosa che con il lino può risultare più difficile).

Tele da dipingere in lino

Il lino, come abbiamo visto, può vantare una più lunga storia come supporto artistico, essendo arrivato nei laboratori dei pittori immediatamente dopo la canapa. Più resistente, più rigido e più costoso rispetto al cotone, il lino deve il suo costo maggiore a tanti fattori diversi.

La sua tessitura è più difficile, la domanda è più ristretta (laddove quella per il cotone, soprattutto per usi non artistici, è enorme) e la sua ridotta elasticità rende l’intelaiatura più difficoltosa. Va poi detto che il lino, a parità di spessore, garantisce una resistenza e una tenuta maggiore rispetto al cotone: non stupisce quindi che si possano trovare tele in lino più leggere e più sottili.

Il peso e la texture delle tele per dipingere

La texture

In base a come viene realizzato il tessuto, una tela da dipingere – sia essa in lino o in cotone – può presentare diverse texture. Ci sono tele con trame estremamente fini, tanto da presentarsi simili a dei fogli di carta liscia; e ci sono al contrario delle tele con delle trame più grossolane, così da presentare una superficie più ruvida, con il tessuto che non si nasconde in nessun punto. Ovviamente il tipo di trama influenza in modo concreto e non trascurabile il risultato finale del dipinto.

Si potrebbe essere portati a pensare che una trama molto ruvida possa essere solo un aspetto negativo. Ma non è così. Una trama pronunciata può permettere di dare corpo al dipinto, di esaltare il supporto stesso, di accumulare colore sugli incroci più alti, e persino di sfruttare la ruvidità per rendere il dipinto più brillante.

Una trama liscia, con una tela più piana, sarà invece più comoda per avere dettagli precisi, nonché, nel caso dei ritratti, per avere una resa realistica della pelle e dell’incarnato. Non è un caso se i ritrattisti ambiscono sempre alla tela per dipingere in lino extra-fine!

Il peso

Per quanto riguarda il peso, anche le tele, come la carta da disegno, presentano una grammatura ben precisa e indicata dal produttore: con il peso di una tela si intende di fatto la quantità di tessuto presente in una data parte di superficie. Una tela ruvida, con trama larga, è tendenzialmente più leggera di una tela liscia, con trama stretta. Va però detto che a sua volta a fare la differenza è anche il tipo di filo, con quello più grosso che aggiunge peso alla tela, e quello più sottile che pesa meno, andando quindi a riequilibrare il tutto.

In generale, in ogni caso, la tela ancora da imprimare si considera leggera sotto i 140 grammi, media al di sopra dei 230 grammi e pesante al di sopra dei 280 grammi circa per metro quadrato. Ovviamente, nel caso di una tela già preparata e pronta per dipingere, il peso sarà già di per sé alto.

La produzione di tele in Italia: le tele P.E.R. Belle Arti

Come abbiamo visto, le tele per dipingere sono nate nel nostro paese. Non stupisce quindi il fatto che in Italia ci siano degli importanti produttori di tele per la pittura. Un esempio da sottolineare è per esempio quello di P.E.R. Belle Arti, un’azienda toscana fondata nel 1979 da Ricardo Elio Pieraccini. L’obiettivo, fin da subito, è stato quello di realizzare un prodotto artigianale utilizzando però le più innovative tecnologie.

Da oltre 40 anni la P.E.R. BELLE ARTI produce quindi tele per dipingere e telai telati, prodotti che vengono venduti sia in Italia che all’estero. Diventata più grande nel corso degli anni, la P.E.R. continua a coniugare innovazione e tradizione.

Le tele P.E.R. BELLE ARTI disponibili sul nostro e-commerce

Su Momarte è possibile trovare supporti per la pittura firmati P.E.R. BELLE ARTI per le più diverse esigenze. È possibile per esempio acquistare i cartoni telati, ovvero dei supporti molto economici che permettono una transizione morbida dalla carta alla tela, con una spesa minima.

Sono poi disponibili le tele per dipingere già montate, sia in poliestere che in cotone misto a poliestere, nei più differenti formati. Va peraltro detto che le tele P.E.R. sono disponibili in grana fine, in grana media e in grana grossa, questi ultimi sono realizzati con tela in juta al 100%.
Chi vuole montare da sé la propria tela sul telaio può invece acquistare la tela di questo marchio toscano in rotolo oppure su misura, spaziando tra grana fine e media.

La produzione di tele Winsor&Newton

Il marchio Winsor&Newton è conosciuto a livello internazionale. Parliamo infatti di un brand fondato nel 1832 da Henry Newton e William Winsor, i quali si misero in testa di portare sul mercato i migliori materiali per uso artistico al mondo.

In effetti, nel corso della sua lunga storia, questa azienda è riuscita a rispettare questo proposito più volte. Non è un caso se nel 1841 l’azienda è stata nominata come produttore di colore personale dalla regina Vittoria, e se nel 1851 il marchio è stato premiato alla grande esposizione universale come migliore azienda nel campo della produzione di colori per l’arte.

Dapprima l’azienda si concentrò sulla produzione di colori, per iniziare con il Novecento a produrre anche telai e tele per dipingere, con la costruzione di stabilimenti appositi a Wealdstone, a nord ovest di Londra.

Le tele Winsor&Newton disponibili sul nostro e-commerce

Sul nostro e-commerce sono disponibili le apprezzatissime tele al 100% cotone di Winsor&Newton, in diversi formati: si parla infatti di dimensioni variabili dal 20 x 20 centimetri fino al 100 x 150 centimetri.

Guardando alla tela, si parla di un tessuto a grana media, perfetta per la pittura a olio come per quella acrilica, leggera e ben aderente nei confronti dei colori. I listelli usati da Winsor&Newton per fabbricare i telai sono in pino, sono essiccati in fornace e testati per resistere all’umidità e alle deformazioni.

Ogni tela per dipingere viene tesa a mano, per garantire la tensione ottimale e una perfetta piega sugli angoli – con del tessuto extra sul retro al di là della graffatura.

Come preparare una tela all’utilizzo?

Partiamo da un presupposto fondamentale: in commercio, e anche sul nostro e-commerce, esistono delle tele per dipingere che sono già assolutamente pronte per essere utilizzate. Parliamo quindi di tele per la pittura che possono essere scartate, messe sul cavalletto e per l’appunto dipinte senza nessun passaggio preparatorio o propedeutico.

Ma non sempre è così. Il motivo è semplice: molti artisti preferiscono preparare da sé la propria tela, così da avere un fondo perfetto in base al tipo di lavoro che desidererà fare. L’operazione che permette di approntare la tela viene chiamata imprimitura, termine che deriva dal latino “imprimere”, ovvero “premere su”. Abbiamo già dedicato un articolo abbastanza approfondito a cos’è l’imprimitura, e perciò in questa sede saremo sintetici.

Come si realizza l’imprimitura?

Come abbiamo visto, già nel Rinascimento gli artisti cercarono di capire quale poteva essere il metodo migliore per preparare la tela da dipingere, per garantire non solo un’attività pittorica più semplice, ma anche una maggiore durata nel tempo del dipinto stesso.

Ecco allora che fare l’imprimitura di una tela significa creare uno strato amico tra il tessuto e il colore. Certo, formare questo strato senza che poi si creino crepe, e senza che questo vada a rovinare il colore, non è facile. O almeno, non lo era per gli artisti di un tempo: oggi la tecnica per l’imprimitura è perfezionata, e in commercio esistono dei prodotti che permettono di affrontare questo processo in modo abbastanza agevole.

Come si procede? A partire dalla tela grezza – che quindi non ha subito nessuna preparazione – si effettua l’apprettatura, ovvero si stende sulla tela una soluzione di acqua e colla vinilica con pH neutro (1 parte di colla per 5 parti di acqua). Va detto che la maggior parte delle tele in commercio hanno già avuto la loro apprettatura.

Ecco allora che si può passare direttamente alla imprimitura, la quale può essere importante soprattutto per i dipinti a olio. Il metodo più semplice, ma meno efficace, è quello di stendere un fondo di colore acrilico sulla tela. Il metodo un po’ più gravoso ma sicuramente migliore è quello che prevede di stendere del gesso bianco acrilico sulla tela da dipingere, usando una spatola. Una volta steso e lasciato asciugare il gesso, si potrà carteggiare leggermente, usando della carta vetrata dalla grana fine. Dopo due o più mani di gesso (dipende dalle proprie esigenze) si potrà avere una tela pronta per essere usata!

Certo, esistono anche tante altre tecniche per fare l’imprimitura, più antiche e più difficili, a partire per esempio da glicerina e colla di coniglio. Almeno all’inizio, però, è davvero meglio non complicarsi troppo la vita.

Quali sono i colori ideali da utilizzare su tela?

È possibile affermare che chi acquista una tela da dipingere lo fa essenzialmente per usarla con dei colori a olio o con dei colori acrilici. Se i migliori colori acrilici possono essere usati con successo su tanti supporti differenti, dalla carta al legno, passando per il vetro e il metallo, i migliori colori a olio trovano proprio nella tela il supporto per antonomasia e più indicato.

Se l’acquarellista può tranquillamente passare tutta la vita senza avvicinarsi minimamente a una tela per dipingere, chi si diletta con colori acrilici e con colori a olio, invece, dovrebbe fare questo passo quanto prima!

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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