Xilografia, calcografia, litografia, serigrafia: queste sono solamente alcune tra le tecniche più diffuse e più apprezzate di stampa artistica. Certo, oggi giorno, quando si usa o si sente usare la parola “stampa”, si pensa in realtà a tutt’altro. Si pensa alla stampa di un documento che esce dalla nostra stampante collegata al pc, oppure alla stampa d’un quotidiano.
C’è però da dire che ancora oggi ci sono tantissimi estimatori della stampa artistica, nonché un nutrito gruppo di artisti che proprio in questo mezzo trovano un soddisfacente canale per esprimere il proprio messaggio. Come in ogni tipo di espressione artistica che prevede l’uso di carta, però, è fondamentale imparare a sceglierla in modo efficace, muovendosi tra le diverse tipologie e i diversi marchi. Vediamo quindi cos’è la carta da stampa artistica e come selezionare quella più adatta a te!
Storia della stampa artistica
La storia della stampa artistica, e quindi della carta per la stampa d’arte, si fonde inesorabilmente con la storia della stampa. Non c’è un accordo comune tra gli esperti sulla data a partire dalla quale è possibile davvero parlare di stampa: stando ad alcuni studi recenti è possibile infatti retrodatare l’avvio di questa avventura fino al 3500 avanti Cristo, ai tempi delle civiltà persiane mesopotamiche, le quali “stampavano” i propri supporti d’argilla con dei sigilli cilindrici.
Possiamo quindi dire che il concetto di stampa esisteva ben prima della stampa xilografica su carta, comparsa nel 200 avanti Cristo in Cina. Ma attenzione: a fare la differenza è proprio lei, la carta, peraltro protagonista di questo pezzo dedicato ai supporti per la stampa d’arte.
Quel che è certo è che il processo di stampa è stato via via sviluppato proprio in Estremo Oriente, in particolare durante la dinastia Tang tra il 618 e il 907 avanti Cristo: a quell’epoca infatti si era arrivati a usare dei blocchi di legno intagliati a mo’ di matrici per stampare sia parole che immagini.
L’arrivo della stampa in Occidente
In Occidente, invece, la stampa arrivò lentamente: fu nel 1300 che nelle corti e nelle città del vecchio continente si iniziò a usare la stampa. Dapprima peraltro questo processo venne utilizzato soprattutto per imprimere delle fantasie particolari sui tessuti, che venivano poi usati per confezionare dei vestiti signorili. Questo incontrarsi tra stampa e abbigliamento, del resto, non era del tutto nuovo: basta pensare al fatto che la carta in Oriente veniva già da tempo usata per confezionare non solo vestiti, ma anche armature.
A fare la differenza, nella storia della stampa nonché nel nostro modo di vivere, è stata come sappiamo l’innovazione introdotta da Johann Gutenberg nel Quindicesimo secolo, attraverso la sua celebre macchina per la stampa a caratteri mobili. Con questa nuova tecnica la stampa di libri diventò più efficace, più veloce e meno costosa, dando il via di fatto all’epoca moderna.
Come si può intuire da quanto scritto, la storia della stampa ha a che fare in gran parte con la parola stampata, ma non è affatto estranea all’arte visiva: così come venivano usate delle matrici di vari materiali per imprimere delle parole, allo stesso modo nell’antichità venivano intagliate delle matrici per stampare delle immagini più volte.
Di certo, quando si parla della storia della stampa d’arte, non si può che prendere come esempio le opere e la figura dell’incisore tedesco Albrecht Durer, il quale visse non a caso proprio nel 1400, secolo in cui il connazionale Gutenberg rivoluzionò il mondo della stampa. Incisore sopraffino nonché pittore e matematico, esponente di punta della pittura rinascimentale tedesca, ci ha lasciato una lunga serie di acqueforti, incisioni su rame, puntasecca, xilografie e illustrazioni.
Che cosa si intende per stampa artistica?
Cos’è la stampa d’arte? Con questo termine si indicano in realtà diverse tecniche, moderne e antiche, attraverso le quali è possibile riprodurre un’opera d’arte, attraverso per l’appunto il processo di stampa.
Si parla di stampa artistica vera e propria per quel processo di stampa che, pur producendo di volta in volta una stampa del tutto simile a quelle ottenute precedentemente dalla stessa matrice, non crea copie, quanto invece dei multipli. L’originale, in estrema sintesi, non è mai il prodotto della stampa, quanto invece il suo mezzo, ovvero la matrice utilizzata. Del resto è proprio la matrice – realizzata con legno, metallo o altri materiali – a contraddistinguere l’attività stessa della stampa dalle altre discipline artistiche.
Si può inoltre aggiungere che una stampa artistica è in generale una stampa di altissima qualità, effettuata usando sia carta di qualità che inchiostro di qualità. Il prodotto di questo processo è tendenzialmente numerato e presentato al pubblico in tiratura limitata.
Quali sono le caratteristiche della carta da stampa artistica?
Vediamo ora quali sono le caratteristiche peculiari della carta da stampa d’arte. Non parliamo ovviamente di un supporto cartaceo qualsiasi: si tratta infatti di una carta estremamente resistente, che deve vantare un’elevata capacità di resistere all’ammollo, nonché la capacità di assorbire molto inchiostro senza conseguenze negative.
In diverse tecniche di stampa d’arte, peraltro, la carta viene sottoposta a più tirature attraverso la macchina da stampa: si può capire quindi che il supporto ideale non deve presentare rischi di deformazione o di disintegrazione.
Composizione della carta per le stampe d’arte
La carta per stampe artistiche può essere fatta a partire da diverse materie prime. La tipica carta per stampa artistica occidentale è realizzata in cotone, al 100% o con mix in cui il cotone si presenta comunque in misura prevalente.
Guardando invece all’Oriente, e più precisamente alla tradizione giapponese, è possibile trovare composizioni diverse della carta per la stampa artistica, spaziando tra il bambù, la canapa, il gelso, il kozo e via dicendo.
Nel caso delle migliori carte al 100% in cotone viene non di rado specificato il pH, che dovrebbe essere neutro per garantire la stabilità e l’inalterabilità della stampa negli anni.
Peculiarità
I migliori supporti per la stampa artistica sono prodotti con macchina in tondo, e presentano 2 o tutti e 4 i bordi intonsi. A confermare la validità del supporto c’è tipicamente una filigrana ben visibile in un angolo del foglio – tipicamente in basso a destra – riportando il marchio nonché eventualmente la composizione
La grammatura
La carta per la stampa d’arte può essere leggera, media o pesante. Nella maggior parte dei casi ci si rivolge verso queste due ultime categorie, con grammatura superiore ai 150 grammi al metro quadro, per arrivare non di rado a una grammatura superiore ai 300 grammi per metro quadro.
Quali sono le principali tecniche della stampa d’arte?
Esistono tante diverse tecniche per la stampa d’arte: a fare la differenza è soprattutto – ma non solo – il tipo di matrice usata e le operazioni da mettere in campo per prepararla. Si può parlare infatti per esempio dell’incisione a rilievo oppure, al contrario, dell’incisione a cavo. Vediamo qui sotto quali sono le principali tecniche per la stampa artistica.
Xilografia
Iniziamo con la xilografia, ovvero di fatto con quella che era la stampa per eccellenza prima dell’avvento di Gutenberg e della stampa a caratteri mobili. Parliamo quindi di una stampa in rilievo che prevede l’uso di una tavola lignea, la quale viene intagliata e scavata: i rilievi, ovvero le parti che non vengono scavate mediante scalpello, vengono quindi inchiostrati con un apposito tampone o con un ruolo, per poi imprimere la matrice così ottenuta sulla carta.
Con questa tecnica venivano fabbricati pazientemente i primi libri a stampa, un processo molto faticoso: bastava un solo minimo errore dell’incisore per pregiudicare l’intera matrice.
Incisione a bulino
Se la xilografia opera sul rilievo, l’incisione a bulino opera sul cavo. Non è tutto qui: le matrici in questo caso non sono più lignee, quanto invece metalliche, utilizzando rame o zinco. Per incidere la matrice si usa per l’appunto un bulino, uno scalpello sottile e molto preciso che permette di effettuare delle incisioni a V, pulite e nette.
Una volta terminata l’incisione della matrice, questa viene inchiostrata e quindi ripulita, così da avere l’inchiostro nelle sole parte cave: a questo punto è possibile posizionare la matrice e il foglio al di sotto di un torchio, per avere la stampa.
Puntasecca
La tecnica per la stampa d’arte puntasecca è del tutto simile all’incisione a bulino: a cambiare è però lo strumento usato per “disegnare” la matrice, che in questo caso è una penna di metallo con punta conica: il risultato sono delle linee più morbide, dai tratti meno netti, così da avere una stampa più sfumata, dall’aspetto meno duro.
Acquaforte
Meno intuitiva dell’incisione ma più semplice da realizzare – non serve infatti essere degli incisori – l’acquaforte è l’ideale per chi cerca dettagli molto rifiniti. Qui, al contrario di quanto accade nella xilografia e come accade nell’incisione a bulino, l’inchiostro viene depositato nelle fenditure.
Tutto inizia da una placca di metallo, la quale viene coperta da uno strato di materiale a base di cera. Qui è possibile disegnare con una penna d’acciaio, così da “raschiare” la cera e denudare il metallo in corrispondenza del segno. Terminata l’opera, la lastra ricoperta di cera viene immersa in un acido che corrode – laddove messo a nudo – il metallo, per poter essere poi usato come matrice.
Litografia
Ecco un altro tipo di matrice, che porta a un’altra tecnica: qui abbiamo infatti una matrice in pietra. La superficie di questa viene disegnata con una matita litografica, per poi esser tratta con un’apposita soluzione di gomma arabica, acido nitrico e acqua. Così facendo, le zone che non sono state disegnate diventano impermeabili. Si potrà quindi lavare la lastra, inchiostrarla e usarla come matrice per la stampa.
Serigrafia
Chiudiamo questa carrellata delle principali tecniche per la stampa artistica con la serigrafia. Si tratta in questo caso di una tecnica per la stampa di immagini e soprattutto di grafiche su carta e non solo. In questo caso la matrice è costituita da un tessuto – oggi si usa un tessuto in nylon – che viene teso all’interno di un telaio.
La matrice viene trattata con delle sostanze fotosensibili che, una volta esposte alla luce, si solidificano: si capisce quindi che, ponendo una pellicola incisa sul telaio, si potrà decidere quali parti solidificare e quali no durante il processo di stampa. A dare la massima notorietà a questa tecnica è stato, come è noto, Andy Warhol.
I principali produttori di carta per stampa artistica
Esistono diversi – ma non troppi – produttori di carta per stampa artistica. Noi ne abbiamo voluti selezionare due, per dare ai nostri artisti solo il meglio del meglio: parliamo di Arches e di Fabriano.
Arches
La storia di Arches è decisamente lunga: il primo mulino di questa antica azienda apre infatti i battenti nel 1492 in Francia, nel dipartimento dei Vosgi. Fin da subito, del resto, inizia a produrre carta di altissima qualità.
Già l’anno successivo, infatti, produce la carta per le opere illustrate di Albrecht Durer, a partire da alcuni famosi incunaboli illustrati. Conosciuta in tutto il mondo per la sua alta qualità, la carta di Arches viene prodotta utilizzando la forma rotonda, così da avere un supporto artistico stabile, filigranato, con grana naturale e bordi sfrangiati dalla perfetta distribuzione delle fibre.
I supporti Arches pensati per la stampa artistica
Quali modelli di carta per la stampa artistica Arches puoi trovare nel nostro e-commerce di prodotti per l’arte Ebbene, non ci siamo certo limitati: di fronte all’ampia gamma del mulino francese non abbiamo potuto che spalancare occhi e braccia, per portare ai nostri artisti la carta per ogni diversa esigenza.
I Fogli Velin Arches sono al 100% in cotone, con grana fine, 4 bordi sfrangiati e diverse grammature e formati, con colori dal bainco naturale al crema. Guardando alle tecniche di stampa d’arte, i Velin sono perfetti per la litografia, per la serigrafica, per la calcografia, per l’incisione in rilievo e per la tipografia – risultando peraltro ottimi anche per l’uso con matite, pastelli, carboncini, sanguigne e ovviamente inchiostri.
I Fogli Arches Moulin Du Gué sono composti all’85% da cotone al 15% da lino, presentano una grana naturale, una grammatura di 270 grammi al metro quadrato e 4 bordi sfrangiati. Possono essere usati con successo per la litografia, per la serigrafica, per la calcografia, per l’incisione in rilievo, per la tipografia e via dicendo: insomma, sono il supporto perfetto per la stampa d’arte!
I Fogli Arches Velin BFK Rives rappresentano una tipologia speciale di Velin, pensata appositamente per la stampa. Dalla grana morbida e leggera, composti al 100% in cotone, possono essere usati senza dubbio per qualsiasi tipo di stampa d’arte (anche per la stampa in rilievo a caldo, cosa che i Velin classici non possono fare).
Fabriano
Con Fabriano siamo ovviamente in Italia. Parliamo di un brand che non dovrebbe avere bisogno di presentazioni, che produce carta di altissima qualità fin dal 1264 e che, ancora oggi, adatta tradizioni secolari con le più moderne tecniche di stampa.
La gamma di supporti per la stampa d’arte tradizionale di Fabriano presenta per esempio la carta Rosaspina, al 60% cotone: si parla di un supporto medio pesante, con grammatura da 210 a 215 grammi, con due bordi intonsi e filigrana parallela ai due lati maggiori. Disponibile in diversi formati, presenta sempre una grana naturale, con colorazione bianca o avorio.
La carta Fabriano per la stampa artistica Tiepolo è invece al 100% cotone, e può essere usata per qualsiasi tecnica di stampa d’arte, dalla xilografia alla serigrafia.
Prodotta a macchina a tondo, con tutti i bordi intonsi e filigrana in basso a destra, presenta diverse grammature (da 110 grammi a 315 grammi) e differenti formati. Contraddistinta da un pH neutro, è una carta per la stampa d’arte destinata a durare molto nel tempo.
Leave A Comment