È fondamentale conoscere la composizione dei materiali con cui si lavora quotidianamente.
Sempre di più sono gli artisti che ci contattano chiedendoci l’origine dei propri materiali per le Belle Arti. Diversi si chiedono se molti dei prodotti utilizzati, come per esempio pennelli, supporti e colori, possano ritenersi vegani oppure cruelty free.
Purtroppo reperire queste informazioni non è sempre facile, con questo articolo vogliamo aiutarti!
Cercheremo infatti di spiegare brevemente che cosa si intende per “prodotto vegano” e, soprattutto, forniremo una lista di tutti i prodotti che possono considerarsi al 100% vegani.
Attenzione: questo articolo sarà in continua evoluzione, con il tempo aggiungeremo nuovi prodotti o modificheremo quelli già presenti, quindi salvalo nei preferiti e consultalo di tanto in tanto!
Partiamo, buona lettura!
Che cosa significa prodotto vegano?
Noi di MomArte riteniamo che l’argomento sia molto importante e, prima di iniziare con la lista dei prodotti, pensiamo sia doveroso precisare diversi aspetti.
In generale, un prodotto viene definito vegano quando la sua realizzazione avviene rispettando la natura e tutti gli esseri che la abitano. Questo significa che il prodotto stesso, al suo interno, non deve contenere ingredienti e additivi di derivazione animale.
Che cosa vuol dire cruelty free
Un altro termine decisamente molto utilizzato e conosciuto, è cruelty free. I prodotti cruelty free sono tutti quelli che, prima di essere commercializzati, non vengono in nessun modo testati sugli animali. È molto importante specificare che a non essere testato sugli animali non deve essere solo il prodotto finito, ma anche tutte le sue componenti e le singole sostanze che lo compongono. In breve, un prodotto verrà certificato come cruelty free se, in tutte le sue frasi di produzione, non verrà eseguito alcun tipo di test sugli animali.
Molto spesso si crea confusione tra il termine vegano e cruelty free, per questo motivo, riteniamo sia necessario sottolineare che un prodotto vegano non per forza deve essere cruelty free e viceversa. Infatti, è possibile che un marchio continui ad effettuare test sugli animali nonostante produca una linea interamente priva di ingredienti di origine animale, in questo caso il prodotto sarà vegano ma non cruelty free. Lo stesso vale per il contrario, un’azienda potrebbe tranquillamente non effettuare test sugli animali pur producendo prodotti contenenti materiali o sostanza di derivazione animale.
Simboli e certificazioni
Generalmente, per capire quando un prodotto è vegano o cruelty free, è necessario dare uno sguardo al retro della confezione del prodotto e verificare che siano apposti i due simboli. Sicuramente ti sarà già capitato di vederli su uno dei prodotti acquistati nel nostro shop.
Ma attenzione, spesso le aziende produttrici decidono di non ottenere le certificazioni per i loro prodotti. È quindi possibile che un prodotto sia vegano oppure cruelty free ma che, allo stesso tempo, non abbia i relativi loghi a certificarlo. Per questo crediamo sia importante informarsi circa la composizione e la realizzazione dei prodotti per le belle arti!

Un esempio di loghi che certificano se un prodotto è vegano o cruelty free.
La lista dei prodotti vegani
Con il passare degli anni, grazie soprattutto a una continua innovazione nei processi di produzione, molte aziende riescono a fornire ottimi prodotti vegani. Essi sono in grado di garantire le stesse performance dei prodotti non vegani, se non addirittura migliori.
Nel nostro store puoi trovare diverse opzioni vegane, con questo articolo vogliamo rendere la ricerca più facile, fornendo una lista con delle brevi descrizioni per ogni prodotto.
I pennelli cruelty free e vegani
Una delle categorie che presenta una vasta scelta di prodotti non costituiti da materiali o sostanze di origine animale, sono sicuramente i pennelli.
Ormai tutte le aziende produttrici presentano, all’interno della loro gamma di prodotti, pennelli sintetici che grazie a setole sintetiche, riescono a simulare alla perfezione le gesta di pennelli realizzati tramite il pelo degli animali.
Ne abbiamo parlato già in altri articoli, spiegando come ormai la qualità dei pennelli sintetici presenti in commercio sia molto più alta rispetto ad anni fa e che ormai esistono degli evidenti vantaggi dall’utilizzo dei pennelli sintetici.
La linea di pennelli Professional Watercolour Sintetico Martora di Winsor&Newton incarna alla perfezione quanto appena detto. L’intera gamma, pensata appositamente per l’acquerello, è caratterizzata da un innovativo mix di setole sintetiche in grado di offrire prestazioni molto vicine a quelle di un pennello in setola di Martora Kolinsky naturale.
Un secondo esempio è la linea Neptune di Princeton, adatta ad acquerello, tempera e a tutte le tecniche ad umido. Questi pennelli sono realizzati interamente con materiali vegan e cruelty free, con lo scopo di replicare alla perfezione un pennello in pelo naturale di scoiattolo. L’azienda americana è perfettamente riuscita nell’intento, questi pennelli garantiscono performance incredibili ad un prezzo addirittura contenuto rispetto a quello di un normale pennello in pelo di scoiattolo. Princeton ha deciso di puntare molto sulla creazione di pennelli sintetici, per questo motivo troverai varie linee professionali tutte in filato sintetico.
Oltre a Princeton e Winsor&Newton, anche altri produttori storici come Tintoretto, Borciani e Bonazzi e da Vinci realizzano pennelli senza utilizzare materiali di origine animale. Per semplificarti la scelta e la ricerca abbiamo deciso di riportare in questo paragrafo una a breve selezione:
- Pennello Unico Infinito Serie 850 Borciani e Bonazzi
- Pennello Borciani e Bonazzi il Perfetto
- Pennello Borciani e Bonazzi Serie 107/S Masterpiece
- Pennello Colineo da Vinci
- Pennello Casaneo da Vinci
- Pennello Princeton Catalyst
- Pennello Princeton Aspen
- Pennello Professional Olio Winsor&Newton
- Pennello Tascabile Serie 1337 Tintoretto
- Pennello Sintetico Serie 853 Tintoretto
I colori ad acquerello vegani
Un’altra categoria che vanta al suo interno prodotti vegani sono gli acquerelli. Riconoscere un acquerello vegano da uno non vegano non è immediato come per i pennelli, è necessario raccogliere informazioni e documentarsi riguardo la sua composizione. Dopo aver passato diverso tempo ad effettuare ricerche, possiamo ora stilare un breve elenco di quelli che sono i colori ad acquerello vegani.
Partiamo con due prodotti eccezionali: gli Acquerelli Rembrandt e l’Acquerello Fine Van Gogh, entrambi di proprietà di Royal Talens. Raccogliendo informazioni e analizzando le composizioni di queste due linee di acquerelli, siamo giunti ad una conclusione: Gli Acquerelli Rembrandt sono interamente vegani, esclusa la tonalità “Nero Fumo (702)”. Lo stesso vale per gli Acquerelli Van Gogh, interamente vegani esclusa la tonalità “Grigio d’Avorio (701)”. Le due tonalità appena citate contengono al loro interno il pigmento PBk9, il quale si ottiene riscaldando ad alte temperature le ossa di bovino.
Un altro prodotto che può considerarsi vegano in tutta la sua linea, è l’inchiostro Ecoline di Talens. Questo acquerello liquido è un prodotto del tutto singolare e rappresenta una scelta perfetta per creare illustrazioni grazie a colori brillanti e vivaci. Per la realizzazione di questo inchiostro, l’azienda produttrice Royal Talens, non ha utilizzato nessuna sostanza o materiale di derivazione animale.
Terminiamo l’elenco con gli Acquerelli Cotman di Winsor&Newton. Questa linea di acquerelli si può definire quasi nella sua totalità, vegana. Ci sono però diverse eccezioni, ovvero 3 diverse tonalità contengono al loro interno sostanze di derivazione animale, e sono: il “Verde Veronese (696)”, la “Terra d’Ombra Naturale (554)” e il “Nero d’Avorio (331)”.
I colori acrilici vegani
Continuiamo la nostra lista di prodotti vegani e parliamo di colori acrilici. La pittura acrilica è conosciuta dagli artisti per essere una tecnica moderna, vivace e rapida all’asciugatura.
Tra i più famosi produttori al mondo di colori acrilici abbiamo sicuramente Liquitex. Dopo svariate ricerche, possiamo affermare che tutti i colori prodotti dal marchio statunitense possono definirsi vegani in quasi la totalità della gamma colori. Come abbiamo già visto per i colori ad acquerello, c’è un’eccezione, infatti la tonalità “Nero d’Avorio” non può considerarsi vegana in quanto viene ottenuta tramite la carbonizzazione di ossa animali. Questo significa che la composizione della tonalità identificata con il numero 244 contiene sostanze che hanno origine animale.
Oltre a Liquitex, molto conosciuti sono anche gli Acrilici prodotti da Amsterdam, tra cui la Standard Series che può essere considerata 100% vegana. Abbiamo poi Gli acrilici liquidi Aero Color di Schmincke che, pur essendo leggermente diversi dagli altri come composizione, sono da considerare anch’essi totalmente vegani. Anche in questo caso, per semplificarti la ricerca, abbiamo voluto fare una piccola lista di tutti gli acrilici vegani:
- Colori acrilici Heavy Body Liquitex
- Colori acrilici Soft Body Liquitex
- Acrilico Basics Liquitex
- Acrilici Amsterdam Standard Series
- Colori acrilici liquidi Aero Color Professional Schmincke
⚠️ATTENZIONE: per quanto riguarda i prodotti Liquitex ricorda che il Nero d’avorio (codice 244) non è vegano!
I colori ad olio vegani
Un’altra categoria di prodotti che non poteva non essere protagonista nella nostra lista di prodotti vegani, sono i colori ad olio. Questa tecnica è unica e permette agli artisti di realizzare sfumature non raggiungibili con le altre tecniche che abbiamo visto in precedenza.
Sono diverse le serie di colori colori che possono vantare al loro interno tonalità vegane. Per esempio possiamo citare l’Olio Winton di Winsor&Newton, gamma di colori a olio che si contraddistingue per l’eccellente rapporto qualità/prezzo e che può considerarsi interamente vegana ad eccezione del “Nero d’Avorio” e il “Terra d’ombra naturale”, identificati rispettivamente con i numeri 331 e 554.
Oltre all’Olio Winton abbiamo anche altre serie di colori che contengono al loro interno tonalità vegane e, anche in questo caso, abbiamo deciso di stilare una piccola lista:
- Olio Winton: ad eccezione delle tonalità identificate con i codici 331 e 554
- Olio Fine Van Gogh: ad eccezione delle tonalità “Bruno Van Dyck (403)”, “Nero d’Avorio (701)”, “Nero Fumo (702)” e “Grigio di Payne (708)”
- Olio Rembrandt: ad eccezione delle tonalità “Indaco (533)”, “Nero d’Avorio (701)”, “Grigio Freddo (717)” e “Grigio di Payne (718)”
Le tonalità non vegane delle linee Olio Van Gogh e Olio Rembrandt contengono al loro interno il pigmento PBk9 che viene ottenuto tramite la carbonizzazione delle ossa del bovino.
Le matite colorate
Proseguiamo con il fantastico mondo delle matite colorate, sono infatti molti gli artisti che ci chiedono se possano considerarsi vegane o meno. Scopriamolo!
Sul nostro shop puoi trovare diversi produttori, come per esempio Caran d’Ache, Derwent e Faber-Castell. L’azienda tedesca, per esempio, può essere considerata completamente cruelty-free, sono infatti comprese anche le materie prime utilizzate per la produzione dei loro materiali artistici. Questo significa che non solo Faber-Castell non testa o commissiona test su animali per i propri prodotti ma che, allo stesso tempo, anche i suoi fornitori si comportano esattamente allo stesso modo.
Derwent, famoso produttore di matite colorate britannico, non testa i propri prodotti su animali ma non può garantire che i propri fornitori di materie prime non lo facciano. Ovviamente all’interno della gamma esistono prodotti vegani che per comodità elencheremo tutti insieme più sotto. Purtroppo non siamo riusciti a reperire le informazioni necessarie per poter affermare se i prodotti Caran d’Ache sono cruelty-free o meno ma, quello che possiamo dire è che sicuramente esistono matite colorate 100% vegane prodotte dall’azienda elvetica.
Fatte le doverose premesse, possiamo fornirti un piccolo elenco di quelle che sono le matite colorate vegane:
- Matite colorate Derwent Coloursoft
- Matite colorate Derwent Inktense
- Matite colorate Derwent Pastel Pencils
- Matite colorate Derwent Lightfast
- Matite colorate Faber-Castell Polychromos
- Matite colorate Faber-Castell Albrecht Dürer
- Matite colorate Pitt Pastel
- Matite colorate Caran d’Ache Luminance
- Matite colorate Museum Aquarelle
Va segnalato che le Caran d’Ache Pastel Pencils non sono vegane. Infatti, all’interno della loro composizione è presente la colla d’ossa, una particolare colla ricavata appunto dalle ossa degli animali. Le Derwent Artists e le Derwent Watercolour non possono invece essere considerate vegane in tutta la loro gamma, ma soltanto parzialmente.
I colori aclhidici Marabu Green
Dopo aver parlato di acquerelli, acrilici, olio e matite colorate, vogliamo dedicare un paragrafo apposito alla linea di colori alchidici Marabu Green. Questi colori sono vegani e completamente cruelty free, prodotti con l’obiettivo di salvaguardare il pianeta tramite processi ecosostenibili a basse emissioni di Co2.
Oltre alla vernice, anche per la realizzazione dei tubetti viene utilizzato il 30% in meno di materiale, una caratteristica che consente a chi li utilizza di sprecare una minore quantità di colore. I Marabu Green possono essere catalogati come colori alchidici a base d’acqua e oli vegetali, composti al 92% da materie prime naturali e sicuri al 100%. Alla base della formulasi trovano acqua e resine alchidiche. Quest’ultime sono costituite da alcoli polivalenti e oli naturali e, proprio per questo motivo, i colori sono composti al 92% da materie prime naturali.
La consistenza di questi colori è particolarmente cremosa, rendendo possibile l’applicazione sia con pennello e sia con rulli per pittura. Le tonalità che compongono la gamma sono tutte resistenti alla luce, agli agenti atmosferici e sono tutte perfettamente miscelabili tra di loro.
La carta è vegana?
Forse ti sembrerà una domanda scontata, addirittura stupida. Senza esitazione molte persone risponderebbero “Certo, la carta si ottiene da cellulosa e cotone, quindi è certamente un prodotto vegano!”. Non è proprio così…
Il mondo della carta è molto ampio, sul nostro e-commerce è possibile trovarne davvero tante tipologie.
Per esempio, parlando di carta per acquerello , dobbiamo per forza parlare di un processo che viene definito “collatura”.
Per preparare l’impasto in cellulosa o cotone e per garantire la corretta assorbenza del colore, vengono utilizzate delle colle a base di gelatina. Per ottenere questa colla viene utilizzato il collagene che, come forse già saprai, si ottiene da pelle, ossa e tessuti connettivi degli animali.
Questa breve introduzione ci permette di capire che, anche per quanto riguarda le diverse tipologie di carta, è necessario informarsi per conoscere se possono considerarsi vegane o meno. In questo paragrafo elencheremo diverse tipologie di supporti che puoi trovare nel nostro shop, tutti completamente vegani!
La carta Strathmore
Iniziamo il nostro elenco con la carta Strathmore. L’azienda americana è da sempre uno dei più famosi produttori di carta al mondo, in particolare, la Carta Bristol rappresenta una delle prime scelte per tutti gli artisti.
La carta prodotta da Strathmore può tutta considerarsi quasi tutta vegana, grazie all’utilizzo esclusivo di collanti di origine vegetale o sintetica. Abbiamo soltanto un’eccezione, ovvero la Gemini, la quale contiene al suo interno sostanze di origine animale.
La carta Fabriano
Parliamo ora di Fabriano, famosa azienda italiana, che rappresenta un’eccellenza tra i produttori mondiali di carta. Da sempre fornisce artisti di tutto il mondo con prodotti di qualità, in grado di dare una marcia in più alle opere degli artisti.
Quasi tutti i supporti Fabriano non prevedono l’utilizzo, al loro interno, di sostanze di derivazione animale. Unica eccezione è rappresentata da tutte le carte che vengono prodotte a mano, le quali non possono ritenersi vegane, i prodotti in questione sono: Fabriano Roma, Fabriano Esportazione e Fabriano Secolo XIII.
Degna di essere citata è la Fabriano Artistico, essa è priva di gelatina e non contiene prodotti di origine animale. Rappresenta una soluzione ideale per acquerello, tempera, colori acrilici, matite in grafite e da disegno. Prodotta al 100% con cotone, essa in grado di garantire una lunga conservazione, mantenendo intatta l’opera nel corso del tempo.
La carta Amatruda
La cartiera Amatruda si trova nel cuore di Amalfi, a ridosso dell’affascinante Valle dei Mulini.
La carta Amatruda viene lavorata ancora secondo l’antica tradizione artigianale, ma questo non impedisce di avere un occhio di riguardo per l’ambiente e per l’ecosistema.
Non vengono assolutamente utilizzate colle di origine animale, ma solamente ingredienti di origine vegetale. Questo la rende una carta 100% vegan-friendly.
Inoltre è molto forte il loro impegno verso l’ambiente, per il riciclo di acqua e carta e per la riduzione delle emissioni, come spiegato in maniera dettagliata sul loro sito.
Se vuoi provare una carta artigianale, prodotto in Italia seguendo una tradizione che si tramanda da generazioni, ti consigliamo di dare uno sguardo ai loro album e blocchi per disegno e acquerello!
La carta Canson
Il terzo produttore di cui vogliamo parlare è Canson. L’azienda francese è specializzata nella produzione della carta e, fin dall’anno della sua fondazione nel 1557, fornisce gli artisti con prodotti di elevata qualità.
In particolare, possiamo affermare che sia la Canson Heritage che la Canson Montval, sono totalmente vegane. Infatti, i materiali utilizzati per la loro produzione, non contengono sostanze di origine animale.
La carta Hahnemuhle
Chiudiamo il nostro elenco riguardo la carta con Hahnemhule. Tutti i supporti prodotti dall’azienda tedesca possono considerarsi vegan friendly, ad esclusione di: Photo Silk Baryta e PastellFix.
Siamo quindi giunti al termine del nostro articolo riguardante i prodotti per Belle Arti vegani. Noi di MomArte riteniamo che l’argomento sia di fondamentale importanza e, proprio per questo motivo, vogliamo continuare ad aggiornare il nostro articolo. Desideriamo sapere da te, artista, quali sono i tuoi prodotti preferiti, quelli che utilizzi tutti giorni e di cui non puoi fare a meno, che non hai trovato nella nostra lista. Saremo felicissimi di raccogliere informazioni per capire se possono essere considerati vegani e cruelty free.
Le tele sono vegane?
Bene, abbiamo parlato in maniera approfondita della carta, ora concentriamoci sulle tele. Anche in questo caso abbiamo svolto diverse ricerche e contattato direttamente le aziende produttrici, per capire se durante il processo di preparazione universale vengono utilizzati prodotti di origine animale.
Dopo aver raccolto tutte le informazioni, possiamo partire con il confermare che tutte le tele P.E.R. Belle Arti a preparazione universale, non contengono ingredienti o materiali di origine animale. La loro preparazione universale è a base di bianco di titanico e resine acriliche, pertanto possono considerarsi totalmente vegane.
Perché scegliere dei prodotti vegani e cruelty free?
Questo articolo tratta un tema delicato, molto ricorrente nelle discussioni tra la persone.
Quali sono le motivazioni per cui qualcuno dovrebbe escludere dei prodotti di origine animale o testati sugli animali? A parer nostro si dovrebbe considerare una ragione etica ed una ambientale.
Se la prima è più facile da spiegare, cioè chi ama e difende gli animali dovrebbe essere più propenso ad evitare il loro utilizzo e sfruttamento a livello industriale, la seconda, quella ambientale, porta ad un immediato dibattito.
L’industria dell’allevamento animale contribuisce in maniera forte all’inquinamento atmosferico, soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo alimentare. Una parte di questi scarti sono utilizzati per poi produrre pigmenti (ad esempio, nero d’ossa) o collagene utilizzato per la collatura. Scegliendo di non acquistare prodotti con componenti animale si potrebbe in qualche modo spingere i produttori a trovare delle alternative e ridurre l’indotto che gravita intorno all’industria alimentare.
In contrapposizione a questo, ci si potrebbe chiedere: siamo certi che la produzione di alternative 100% sintetiche, come filati o pigmenti ottenuti da processi chimici, abbiano un impatto minore a livello ambientale? Non abbiamo ancora la risposta a questa domanda, ma sarà sicuramente oggetto di un prossimo articolo!
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